[Gfoss] Spatialite gui su Ubuntu 12.04

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Mar 18 Mar 2014 10:07:15 CET


On Mon, 17 Mar 2014 20:56:57 +0100, Daniele Bonaposta wrote:
> ciao Sandro,
>  ho impostato la variabile d'ambiente come mi hai detto, ma nulla da
> fare:per "lui" libgaiagraphics รจ ancora obsoleta...
>

risposte brevissime:
a) prova a rimuovere/disinstallare la vecchia versione
b) oppure passa (magari anche su VM) a qualche distro Linux
    alternativa che supporti nativamente le ultimissime versioni
    di sqlite e di spatialite_gui (p.es.: fedora, open suse,
    arclinux etc)

risposta un po' piu' lunghetta:
- automake (./configure) e' un sistema sofisticatissimo che
   aiuta a semplificare lo sviluppo di sw portabile cross
   platform; non e' affatto un componente banale, e richiede
   un buon livello di competenze sistemistiche per venire
   utilizzato al meglio delle sue possibilita'
- il compito specifico di automake e' quello di riconoscere
   e verificare la configurazione locale; cioe' di andarsi
   a cercare tutte le dipendenze richieste, tanto come
   header files che come librerie
- il riconoscimento di molti packages e' basato sul tool
   accessorio pkg-config
- il funzionamento di automake e di pkg-config e' fortemente
   condizionato da svariate variabili di ambiente, che
   dipendono strttamente dalla piattaforma (di norma p.es.
   Fedora e Debian usano impostazioni di default fortemente
   diversificate, praticamente antitetiche)

CFLAGS: indica dove andare a cercare gli header files
LDFLAGS: indica dove andare a cercare le librerie
PKG_CONFIG_PATH: specifica le regole di ricerca per il
   tool di gestione dei pacchetti pkg-config
LD_LIBRARY_PATH: specifica le regole di ricerca per il
   caricamento a run-rime degli shared objects.

di norma si riesce sempre a gestire adeguatamente anche
le configurazioni locali piu' pazze impostando queste
variabili nel modo piu' opportuno: ma per riuscirci serve
sicuramente una buona competenza sistemistica relativa
agli ambienti Linux/POSIX.
nel caso in cui si incontrino difficolta' sapere leggere
ed interpretare adeguatamente il configure.log non e'
affatto un optional: e' strettamente indispensabile.

last but not least: le configurazioni multiple (quando
cioe' il medesimo package e' presente in piu' versioni
alternative installate il locations differenti) sono
sempre sicuramente le piu' laboriose e rognose da gestire.
lavorare su "configurazioni pulite" rende tutto il
processo decisamente piu' semplice.

ciao Sandro


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