[Gfoss] QGIS , la conservazione della vestizione grafica e la conservazione dell'investimento fatto.

aperi2007 aperi2007 a gmail.com
Dom 2 Mar 2014 17:24:30 CET


On 02/03/2014 15:49, Francesco P. Lovergine wrote:
> On Sat, Mar 01, 2014 at 06:42:26PM +0100, Andrea Peri wrote:
>> Molto interessante la citazione di TEX.
>>
> Questo è il famoso statement di Knuth di feature freezing per TeX e Metafont:
> http://tug.org/TUGboat/Articles/tb11-4/tb30knut.pdf
>
> Le considerazioni relative ai vantaggi di questo approccio le lascio a voi,
> ma quando io nel 2014 compilo qualcosa che ho scritto venti anni fa, il
> risultato è identico ad allora, che sia in PS o PDF (e il PDF venti anni
> fa praticamente non esisteva). Il che ha indubbi vantaggi pratici.

Eccezionale.
Aveva anche codificato la regola per eventuali futuri rilasci con la 
sequenza del pi-greco.



>> Purtroppo non conosco cosi' in profondita' qgis .
>> Ma sarei tentato di pensare che il composer di qgis si prefiguri un po'
>> come fa TEX con i suoi files di configurazione.
>>
>> Infatti la parte di interfaccia utente di qgis unita con la sua canvas è
>> una interfaccia utente che potrebbe anche non esserci.
>> L'importante è che ci sia un file di progetto di QGIS e un progetto di
>> Composer.
>> Il composer non fa' altro che prendere questi due files , unitamente a
>> tutti i dataset citati nel progetto qgis e trasformarli in un file di
>> output.
>> Un output che puo' essere un pdf, ma anche un TIFF o una stampa diretta.
> In qualche modo sì, il motore di rendering tratta oggetti diversi rispetto
> a quelli di TeX, e probabilmente (anzi sicuramente) non è monolitico
> come quello di TeX, ma per certi versi è simile. Dubito fortemente però
> che nessuno accetterebbe un freezing sine die del motore di rendering.

Sicuramente. Tra l'altro a quel che capisco allo stato attuale lo 
sviluppo di qgis è molto distribuito, e questo genere di cose richiedono 
invece una logica molto
inquadrata e un pensiero unico.
Non a caso Tex è un prodotto pensato e realizzato da una persona sola 
(Knuth).
Certamente una persona molto particolare, ma è importante anche il fatto 
che operando in autonomia completa se lo è cucinato come voleva lui,
senza interferenze.
Ottimizzando ogni singolo passaggio , ogni singolo passo.

Allargare la filiera avrebbe causato dispersione delle energie e perdita 
di vista dell'obiettivo.

Vista da questo punto di vista QGIS è proprio agli antipodi.

Assomiglia di piu' al moto degli elettroni in un conduttore.
Presi singolarmente si muovono caoticamente in un intorno.
Ma considerati tutti assieme e sottoposti a una energia potenziale, 
"mediamente" si muovono nella direzione del vettore di energia, ma 
sempre con urti e interferenze tra di loro.
...

A.

> Certo IMHO un ciclo di rilascio troppo rapido non aiuta a garantire
> un minimo di stabilità inter-versione. E quindi la scelta del ciclo
> di sviluppo ha la sua importanza.
>



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