[Gfoss] QGIS , la conservazione della vestizione grafica e la conservazione dell'investimento fatto.

Francesco P. Lovergine frankie a debian.org
Sab 1 Mar 2014 16:22:37 CET


On Sat, Mar 01, 2014 at 11:21:53AM +0100, Alessandro Pasotti wrote:
> Il progetto QGIS è cresciuto e i limiti e i difetti del modello di sviluppo  open si fanno sentire, 

s/open//

Senza nessuna polemica, mi spiace ma in questa tua affermazione vedo un
preconcetto legato al fatto che lo sviluppo open sia 'diverso' dallo sviluppo in genere. 
Cosa assolutamente falsa, prova ne sia che il problema deila conservazione dei
formati e dei risultati del processing è un problema reale trasversale per 
strumenti open e proprietari.

In un contesto completamente diverso - quello dei documenti - esiste un solo
strumento che mi consti garantire esattamente il risultato finale
dell'impaginazione (più o meno negli ultimi 30 anni) indipendentemente 
dalla versione, a meno di bug e si chiama TeX. 

E lo fa per un ottimo motivo, perché tale caratteristica è
garantita by concept fin dall'inizio del suo ciclo di vita negli anni
70. Qualsiasi altro prodotto documentativo da questo punto di vista
in confronto è fuffa, indipendentemente dal costo. 

Questa cosa non è senza un costo, ed il costo è questo: TeX è ritenuto dal 
suo creatore perfetto, con tutto quanto necessario e sufficiente ad 
ottenere un documento completo di qualsiasi lunghezza e complessità. 
Se l'utente non ci riesce il problema non è TeX, ma l'utente che 
non è in grado di concepire correttamente la soluzione implementativa, 
per quanto complessa essa possa essere.

Temo che Qgis allo stato attuale sia molto lontano da tale Nirvana, e non
credo nemmeno intenda arrivarci. E come Qgis il 90% di ogni altro software.

Ergo è in definitiva questione di obiettivi e di conseguente workflow di sviluppo. 
In questo mondo imperfetto ci si può solo accontentare di prodotti imperfetti 
e di usare ogni volta la versione (imperfetta) adatta ad ottenere in modo
ripetibile lo stesso risultato (imperfetto, ma sempre identico). 

Il vero problema è quindi: riesco ancora a far girare su una macchina 
del 2014 una versione 0.7.2 che mi serve per renderizzare i miei 
file di X anni fa?

La risposta ovviamente è sì, basta installare una macchina virtuale 
Debian GNU/Linux di alcuni anni fa che pacchettizzava una versione 
0.7.2 e risolvere il problema momentaneamente. Naturalmente entro
un limite temporale ragionevole (dieci anni?), entro il quale ci si aspetta
di migrare i dati a versioni up-to-date per ricominciare il ciclo.

Just my 2 cents.

-- 
Francesco P. Lovergine


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