[Gfoss] Risoluzione spaziale dataset

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Gio 16 Gen 2014 09:22:47 CET


Aggiungo un dettaglio che forse non è trascurabile.

A parte la specifica utente:
snappare su griglia prefissata.

Se l'obiettivo vero è riprodurre la griglia del noto software commerciale.
Occorre stare molto attenti. Perche' la griglia cambia in base al box di
imiego definito per il dataset.
E il processo è irreversibile.
Ovvero lo snap che egli effettua non è dinamico ma statico  al momento del
caricamento.
Dopodiche' resta quello.
Se poi si sposta l'archivio su altra piattaforma lo snap puo' ulteriormente
cambiare.
Se poi si passa su uno shapefile, lo snap cambia ulteriormente perche' a
quel punto interviene la griglia dell' FP64
E cosi' via.
Per cui non è facile stabilire la griglia esatta da usare.
Occorrerebbe tracciare tutti i passaggi pregressi.

Evito di partire con il solito pistolotto alla luna che sarebbe utile che
queste cose venissero riportate nel lineage di una eventuale scheda di
metadato , perche' serve proprio a profilare questo genere di situazioni.
La specifica nazionale prevede altre metodiche che non incoraggiano  questo
tipo di informazione e quindi lascio perdere pure io.


A.



Il giorno 16 gennaio 2014 09:03, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
scritto:

> Se la griglia è regolare.
> Prendi spatialite, con esso ti fai generare un dataset che è una griglia
> rettangolare che parte da una coordinata che gli dici te e che ha un delta
> pari all'incremento.
> Poi carichi tale dataset su qgis e forzi lo snap di tutti gli altri
> dataset su di esso.
>
> Oppure altra opzione:
> sempre in spatialite:
>
> carici hi il dtaaset che devi portare su tale griglie e poi lanci:
>
> update tabella set geometry = ST_SnapToGrid(.....)
>
> dove li' dentro ci scrivi punto di partenza e delta.
>
> Dovrebbe funzionare.
>
> Io ho usato una strategia simile per troncare (brutta parola, ma è per
> tagliare corto) i dati del nostro DBT ristrutturato su due cifre decimali.
>
> A.
>
>
>
> Il giorno 16 gennaio 2014 08:52, Giuseppe Patti <gpatt a tiscali.it> ha
> scritto:
>
> Mettiamola così allora: un cliente vi commissiona un dataset vettoriale in
>> cui i vertici delle geometrie devono essere precisamente posizionati su una
>> griglia a spaziatura omogenea XY pari a 1e^-7, eventuali cifre dopo la
>> settima decimale devono essere al limite pari a zero, eventuali geometrie
>> che in seguito ad operazioni di processing dovessero risultare con
>> coordinate differenti devono essere ricondotte al caso precedente.
>>
>> Come risolveremmo il problema con strumenti GFoss?
>>
>>
>>
>>> ---------- Messaggio inoltrato ----------
>>> From: "G. Allegri" <giohappy a gmail.com>
>>> To: Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com>
>>> Cc: gfoss <gfoss a lists.gfoss.it>
>>> Date: Wed, 15 Jan 2014 20:06:25 +0100
>>> Subject: Re: [Gfoss] Risoluzione spaziale dataset
>>>
>>> Il problema degli arrotondamenti investe qualsiasi problema geometrico
>>> computazionale. Ci sono librerie come le CGAL in grado di lavorare con
>>> precisione arbitraria, ma la maggior parte dei software implementa le
>>> proprie strategie per gestire i problemi del floating point. Non so se la
>>> "portabilità della precisione" sia un problema risolvibile, certamente i
>>> software che sfruttano librerie geometriche comuni (vedi GEOS) possono
>>> sfruttarne la trasparenza per gestire la cosa, ad es. tramite il Precision
>>> Model (usato ad es. dallo SnapToGrid di PostGIS).
>>>
>>> Mi sembra comunque che le questioni sono due:
>>>
>>> 1) come viene rappresentata una coordinata nel formato dati scelto
>>>
>>> 2) come viene gestita dal software
>>>
>>> Il primo credo non sia un problema, visti i tanti mezzi che ci sono
>>> (dallo shapefile a PostGIS, ecc.) . Il secondo... bhè, finché un sw è
>>> chiuso c'è poco da discutere.
>>>
>>> giovanni
>>> Il 15/gen/2014 19:34 "aperi2007" <aperi2007 a gmail.com> ha scritto:
>>>
>>>>  Diciamo che tra parecch softwares si spostano in maniera trasparente.
>>>>
>>>> Un discorso a parte è il noto software commerciale , il quale
>>>>
>>>> UNICO AL MONDO adotta una riclassificazione in "quanti" della
>>>> coordinata.
>>>>
>>>> Poiche' lui adotta un meccanismo che non trova riscontro in nessun
>>>> altro software.
>>>> Difficile che con altri software si riesca a riprodurre la sua
>>>> coordinata.
>>>> Oltre tutto , se prendi due PC con il medesimo software commerciale,
>>>> non è assolutamente detto che quando sposti da uno all'altro la coordinata
>>>> ti rimane invariata.
>>>> Dipende da quali altri dataset sono caricati nel medesimo DB di
>>>> partenza o di destinazione.
>>>>
>>>> A.
>>>>
>>>>
>>>> On 15/01/2014 18:29, Giuseppe Patti wrote:
>>>>
>>>> Sono d'accordo, ma questo è un altro aspetto del problema. Rimane il
>>>> nocciolo: se io devo spostare degli shape da un sw ad un altro, è possibile
>>>> garantire la consistenza delle coordinate? Non penso sia un problema
>>>> peregrino, ho trovato discussioni analoghe con soluzioni "esoteriche" anche
>>>> qui:
>>>>
>>>>
>>>> http://gis.stackexchange.com/questions/68636/spatial-precision-for-editing-in-multiple-gis-clients
>>>>
>>>> http://gis.stackexchange.com/questions/76939/qgis-polygon-precision
>>>>
>>>>
>>>> Il giorno 15 gennaio 2014 18:01, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
>>>> scritto:
>>>>
>>>>>  Il noto software commerciale permette di impostare la XY resolution
>>>>> , ma all'aumentare della resolution diminuisce la BBOX ammessa.
>>>>>  E viceversa.
>>>>>
>>>>> Per cui ti crea un bel problema anche lui. Perche' ovviamente o
>>>>> ammetti una resolution veramente bassa (leggi scarsa) oppure non riesci a
>>>>> spostare il dataset su basi dati di lvello nazionale anziche' locale.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Il giorno 15 gennaio 2014 17:44, Giuseppe Patti <gpatt a tiscali.it> ha
>>>>> scritto:
>>>>>
>>>>>>   Ciao. Vorrei approfondire con voi la questione della risoluzione
>>>>>> spaziale di dati vettoriali nella quale sono incappato.
>>>>>>  In particolare mi riferisco alla precisione delle coordinate ad es.
>>>>>> di uno shape, che continuano a variare passando da un software all'altro.
>>>>>> In quale modo, anche appoggiandosi ad un DB, sarebbe possibile essere
>>>>>> sicuri di avere coordinate di precisione nota e costante settando il numero
>>>>>> di cifre decimali alle quali arrotondare? Ad esempio un noto sw commerciale
>>>>>> fa impostare i valori di XY_resolution e XY_tolerance creando un file
>>>>>> geodatabase, sarebbe interessante capire se esiste la possibilità di
>>>>>> raggiungere lo stesso risultato anche con GFOSS.
>>>>>>
>>>>>>  Saluti
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