[Gfoss] Vogliamo anche l'Italia nel registro INSPIRE [no HTML vers]

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Lun 10 Feb 2014 12:14:53 CET


PG,

l'edtor n linea che propone il portale inspire, non è di per se'
dirimentedella questione.
Perche' potrebbe benissimo trattarsi che chi ha scritto quel aggeggino non
aveva chiaro la questione.
:)
E poi il suo funzionamento è abbastanza ambiguo visto che consente di
definire separatamente serie e datasets. E non prevede allcune forma di
legame.


Passando invece al documento che mi hai indicato.


a pag.79:

<gmd:fileIdentifier>
<gco:CharacterString>f9ee6623-cf4c-11e1-9105-0017085a97ab</gco:CharacterString>
</gmd:fileIdentifier>

nella stessa scheda il campo RS_Identifier viene valorizzato con questi
altri valori:

<gmd:RS_Identifier>
<gmd:code>
<gco:CharacterString>http://rdsi.jrc.ec.europa.eu/id/dataset/ccm2.1/lakes
</gco:CharacterString>

Gia' questo dorebbe mettere in sospetto.
Che forse li' sul campo resource non ci va un codice tipo UUD, visto che in
questo caso ci viene scritto un codice piu' parlante.
E comunque differente da quella in FileIdentifier.
La ragione di questa differenza è che qui sul campo "resource" ci si
riferisce all'identificativo della risorse, ma poiche' siamo nella sezione
DataIdentification  la risorsa a cui ci si riferisce è il dataset dei dti.
Mentre il parent-Identifier e il FileIdentifier sono collocati in altra
parte della scheda, dove la risorca a cui ci si riferisce è la scheda di
metadato (i concetti di "resource" vanno contestualizzati in base alla
sezione dove ci si trova)

Quindi qui ci si riferisce al codice identificativo del dataset e non della
scheda di metainformazione.

Purtroppo chi ha scritto queste specifiche di Inspire è stato di "spalla
tonda" e gli ha fatto fatica scrivere anche un esempio
che contenesse almeno una stracciosa scheda di tipo serie che fosse parente
di una dataset. Per chiarire una volta per tutte.
(forse su le specs ISO19115 un tale esmepio ci potrebbe essere),
per cui ha alimentato questo drammatico equivoco.


Detto questo io non so piu' che altro dire.
:)





Il giorno 10 febbraio 2014 11:22, Piergiorgio Cipriano <
pg.cipriano a gmail.com> ha scritto:

> Andrea,
> INSPIRE non prevede il parentId per gestire le Serie.
> INSPIRE prevede l'id del metadato (1) e quello della risorsa (2):
>
> (1)
> <gmd:fileIdentifier>
> <gco:CharacterString>123456</gco:CharacterString>
> </gmd:fileIdentifier>
>
> (2)
> <gmd:identifier>
> <gmd:RS_Identifier>
> <gmd:code>
> <gco:CharacterString>123456</gco:CharacterString>
> </gmd:code>
> <gmd:codeSpace>
> <gco:CharacterString>miocodespace</gco:CharacterString>
> </gmd:codeSpace>
> </gmd:RS_Identifier>
> </gmd:identifier>
>
>
> Esempio:
> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/EUOSME_GEOPORTAL/temp/7c46933a.xml
>
> Oppure:
>
> http://inspire.jrc.ec.europa.eu/documents/Metadata/MD_IR_and_ISO_20131029.pdf(pagg. 79,80)
>
>
> pg
>
>
>
>
> Il giorno 10 febbraio 2014 11:11, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
> scritto:
>
> Salve,
>> avri un questio tencico che mi piacerebbe conoscere:
>>
>> Inspire prevede che il campo ParentID sia valorizzazo solo e solamente
>> nel caso in cui la scheda dataset e' legata a una scheda di tipo serie.
>> Le specifiche RNDT, invece prescrivono che tale campo sia usato per
>> indicare la storicita' della scheda dataset. E addirittura prevedono che
>> nel caso la scheda sia di tipo serie in tale campo sia ripetuto il valore
>> del campo FileIdentifier.
>> Ovvero RNDT attributisce a tale campo dei significati differenti rispetto
>> a Inspire.
>>
>> Nell'affrontare questi tests di inspire,
>> il RNDT ha rimaneggiato le schede modificando il campo ParentiIded
>> adeguandolo alle prescrizioni inspire (che poi sono quelle ISO)
>>  ?
>>
>> O a confermato le schede con i valori di storicita' inseriti in tale
>> campo.
>>
>> Inoltre vorrei sapere se nel affrontare il test inppsire , il RNDT ha
>> sottoposto schede di tipo serie o solamente schede ditipo dataset chenon
>> erano figlie di serie ?
>>
>> Giusto per chiarirmi un dubbio in merito a un dettaglio tecnico sul quale
>> ci si sbatte il capo da diverso tempo.
>>
>> Grazie,
>>
>>
>>
>>
>> Il giorno 10 febbraio 2014 10:19, stefano campus <skampus a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>> *Premessa*
>>> INSPIRE prevede che ogni Stato Membro fornisca almeno un endpoint
>>> nazionale
>>> per il discovery di metadati.
>>> Ad oggi, la maggior parte degli Stati Membri (23 su 28) ha soddisfatto
>>> questo requisito registrando il proprio riferimento nazionale nel
>>> geoportale
>>> INSPIRE:
>>> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/INSPIRERegistry/
>>> In particolare, come si può vedere, alcuni paesi hanno registrato più di
>>> un
>>> endpoint, come l'Austria, il Belgio e la Lettonia: è infatti possibile
>>> registrarne anche più di uno per paese.
>>> A differenza di ciò, l'Italia non ha ancora alcun endpoint registrato
>>> per il
>>> servizio di discovery.
>>> Per questa registrazione è necessaria una semplice comunicazione (email)
>>> del
>>> National Contact Point INSPIRE (o di qualcuno delegato dal NCP)
>>> indirizzata
>>> a EC/EEA INSPIRE Team (env-inspire a ec.europa.eu) ed per conoscenza JRC
>>> (michael.lutz a jrc.ec.europa.eu).
>>>
>>> *Domanda*
>>> Perché il servizio CSW realizzato da RNDT non è ancora stato registrato
>>> come
>>> endpoint italiano?
>>>
>>> Dal punto di vista normativo, sia il recepimento della Direttiva INSPIRE
>>> (Dlgs. 32/2010) sia il Codice dell'Amministrazione Digitale riportano che
>>> RNDT è il riferimento nazionale in questo contesto:
>>> "Il repertorio nazionale dei dati territoriali, [...] costituisce il
>>> catalogo nazionale dei metadati relativi ai set di dati territoriali"
>>> (Dlgs.
>>> 32/2010, art.5).
>>>
>>> Dal punto di vista tecnico-operativo i test effettuati nel luglio 2013 e
>>> gennaio 2014 dal Joint Research Centre della Commissione Europea (su
>>> richiesta dell'Agenzia per l'Italia Digitale) hanno dimostrato che il
>>> servizio CSW del RNDT e la quasi totalità dei metadati raccolti sono
>>> perfettamente conformi a quanto previsto dai Regolamenti 1205/2008
>>> (metadati) e 976/2009 (servizi di rete) della Commissione Europea, nonché
>>> alle relative Technical Guidelines (1.2 del 2010 per i metadati, e 3.1
>>> del
>>> 2011 per i servizi di discovery).
>>> In particolare il test effettuato a gennaio 2014 ha riportato 4412
>>> metadati
>>> "passed" e 412 "passed with warnings" su un totale di 5540 metadati
>>> sottoposti ad harvesting (nel RNDT i metadati disponibili sono 6143).
>>> Il livello di conformità rispetto a INSPIRE è quasi totale per i
>>> metadati di
>>> dataset e serie (4415 su 4462).
>>> Questo è un risultato importante ed è da notare che risulta essere
>>> migliore
>>> rispetto ai risultati ottenuti da altri Stati Membri.
>>> Il report completo è disponibile a questo indirizzo:
>>>
>>> http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/resources/sandbox/INSPIRE-dc160d85-7f54-11e3-9486-d8d3855bd8fc_20140117-095358/services/1/PullResults/
>>>
>>> Sottolineiamo che è importante che la registrazione del servizio sia
>>> fatta
>>> al più presto perché:
>>> 1.    la disponibilità dei metadati italiani nel catalogo europeo serve a
>>> dare visibilità alle informazioni territoriali esistenti in Italia, il
>>> tutto
>>> proiettato a:
>>>        i. supportare le politiche ambientali nazionali e comunitarie
>>>        ii.  favorire la conoscenza e la promozione del nostro territorio;
>>> 2.    l'iniziale disponibilità di metadati potrà innescare un processo
>>> virtuoso spingendo gli enti pubblici di ogni livello a conferire i
>>> metadati
>>> all'RNDT per far conoscere le attività dell'amministrazione su scala
>>> internazionale;
>>> 3.    per incentivare la realizzazione di servizi innovativi da parte di
>>> professionisti, consulenti e PMI locali da offrire agli enti locali sulla
>>> base della disponibilità di dati;
>>> 4.    per istanziare il ruolo del "nodo" Italia all'interno della rete;
>>> 5.    per dare riconoscimento e visibilità alle persone che, su scala
>>> diversa, hanno attivamente operato per la realizzazione
>>> dell'infrastruttura
>>> e dei servizi.
>>>
>>> *Conclusioni*
>>> Alla luce di queste considerazioni, esortiamo il NCP INSPIRE italiano a
>>> comunicare al più presto al JRC l'indirizzo del servizio CSW di RNDT
>>> affinché questo venga registrato come primo endpoint italiano in INSPIRE.
>>>
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>>> Associazione Stati generali dell'innovazione
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