[Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'
Francesco P. Lovergine
frankie a debian.org
Mer 5 Feb 2014 14:22:59 CET
On Wed, Feb 05, 2014 at 12:49:17PM +0100, a.furieri a lqt.it wrote:
>
> quello che a me personalmente non quadra in tutta questa operazione
> e' il ruolo istituzionale assunto dal Comune.
> se il comune volesse continuare ad offrire gratuitamente le cartine
> come incentivo al turismo non ci vedrei proprio nulla di strano:
> rientrebbe con tutta evidenza nei suoi poteri.
>
> ma che invece il comune intervenga in prima persona in un processo che
> a questo punto sembra avere assunto connotazioni esclusivamente
> commerciali
> (creando poi di fatto una situazione di monopolio a beneficio di un
> unico
> soggetto) lascia invece abbastanza stupiti.
> ci porta alla mente vaghe reminescenze "sovietiche" di eccessiva
> ingerenza
> della mano pubblica in problemi che potrebbe tranquillamente
> affrontare la
> libera iniziativa dei privati.
> non mi pare che nessuna legge imponga ai comuni di pubblicare
> cartografie
> turistiche certificate col bollino.
>
> se viceversa il comune avesse piuttosto deciso di pubblicare come
> Open Data
> tutti i files digitali ed i datasets che sono sicuramente alla base
> di quelle
> cartine avrebbe certamente operato in modo migliore e piu' trasparente:
>
> - si sarebbe immediatamente sbarazzato dei costi tipografici e di
> distribuzione (con ovvia soddisfazione del cittadino contribuente)
> - sarebbe riuscito ad assicurare la sopravvivenza di un ricco
> patrimonio
> di informazioni accumulato nel corso degli anni.
> - avrebbe comunque consentito ad una pluralita' di operatori di
> intraprendere le proprie iniziative commerciali e/o promozionali
> in regime di libera concorrenza vera e genuina scongiurando
> cosi' qualsiasi tentazione monopolistica.
> - e certamente avrebbe indirettamente favorito il riuso di quei
> datasets anche su media non cartacei di tipo innovativo (mobiles,
> smartphones, siti web etc).
>
> insomma, personalmente non lo trovo scandaloso: ma sicuramente e'
> un brutto segnale che va nella direzione sbagliata.
> in epoca di Open Data non mi pare certo un esempio da imitare.
>
> ciao Sandro
>
Sandro ti amo :) Hai colto esattamente il senso del mio intervento.
E comunque, non capisco da dove si evinca che la società in questione
incassi un milione sulle vendite. A me sembra che la società abbia
semplicemente vinto una gara per un milione di euro. E che al comune
bene che vada ritornino 225K di quell'investimento 'a perdere'.
E dopo tre anni, quale sarebbe il valore aggiunto di tutto questo
can can?
--
Francesco P. Lovergine
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