[Gfoss] ricampionamento dtm

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Ven 5 Dic 2014 18:36:02 CET


Alcune considerazioni
Da come lo descrivi sembra che ipotizzi il masso indeformabile.
Tieni presente che quando avviene il contatto tra due superfici in
movimento relativo tra di loro se una o entrambe si deformano, la
deformazione a seconda di come si comporta può alterare la direzione la
forza di rimbalzo.
Poi occorre vedere se una delle due superfici dopo la deformazione ritorna
alla forma originale oppure no.
Oppure ipotizzi che la caduta sia quasi verticale , per cui la forza dell
impatto è trascurabile ?
 Il 05/dic/2014 16:06 "stefano campus" <skampus a gmail.com> ha scritto:

> buongiorno a tutti,
> in questi giorni sto studiando l'influenza del dtm nell'applicazione di un
> modello di calcolo di traiettorie di caduta massi.
> sinteticamente, quando il masso (schematizzato da un punto materiale che
> viaggia secondo le equazioni della cinematica) tocca la superficie, una
> volta applicati i coefficienti di riduzione energetici, è pronto per
> continuare a muoversi.
> il modello a questo punto ha bisogno di sapere se il masso rimbalza o
> rotola
> ed il passaggio da una configurazione cinematica ad un'altra è determinato
> dal confronto tra angoli di incidenza/uscita e l'inclinazione locale del
> pendio e dunque si impostano degli angoli limite.
>
> quello di cui mi vado convincendo è che ovviamente la configurazione di
> uscita sia legata non solo alla dimensione della cella, ma che avere dtm
> maggiormente dettagliati in qualche modo "falsi" la rugosità della
> superficie e qunindi la risposta geometrica del passaggio da un cinematismo
> ad un altro.
>
> per questo motivo vorrei confrontare i parametri morfometrici (TPI, TRI,
> rugosità, ecc) di diversi dtm che rappresentano lo stesso luogo, di cui uno
> è da considerare "vero" e gli altri derivati per sotto- e sopra-
> ricampionamento.
>
> fatta 'sta premessa, spero utile, vorrei avere un'opinione da voi sui
> metodi
> di ricampionamento per minimizzare l'introduzione anche della variabile
> "modalità di ricampionamento".
> in particolare, GRASS permette il ricampionamento con interpolazione
> bilineare e bicubica, oppure con "smoothamento" spline, o anche nearest
> neighbors. anche SAGA ha svariati moduli di ricampionamento basati più o
> meno sugli stessi interpolatori.
>
> partendo da un DTM 5x5 m2 e scalando verso 10x10 m2 e 1x1 m2, ottengo
> ovviamente risultati piuttosto diversi con differenze locali tra i vari
> metodi, rispetto al 5x5 m2 "vero", anche di un paio di metri e quindi
> questo
> condizionerà il calcolo dei parametri morfometrici.
>
> in base alla vostra esperienza, quali algoritmi consigliereste che,
> appunto,
> non "liscino" troppo o producano "picchi" locali elevati?
>
> grazie mille
>
> s.
>
>
>
>
>
>
>
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