[Gfoss] proposta (indecente?)

Margherita Di Leo diregola a gmail.com
Ven 27 Set 2013 19:14:28 CEST


Ciao Andrea,

grazie per il feedback,

2013/9/27 aperi2007 <aperi2007 a gmail.com>

>  >Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu`
> delle idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi.
> Sentitevi pure liberi di criticarlo. Mi
> >piacerebbe che tale proposta venisse discussa in ML e arrivasse ad uno
> stato di maturazione, o eventualmente al cestino dei rifiuti, al momento
> dell'assemblea dei soci.
>
>  E' un appello rivolto ai soci o anche a non soci ?
>

è indirizzata ai soci e ai potenziali tali. Al momento io stessa non sono
socia.

>
> Ho letto la proposta e anche alcuni degli interventi,
> ho anche provato a inserire un commento, ma poiche' leggevo da smartphone
> ci ho capito poco su cosa dovevo fare per scrivere sul sistema che avete
> attivato.
>
> Comunque, prima di tutto vorrei capire se è una vs discussione interna o
> no.
>
> Poi , mi permetto di fornire una mia considerazione in merito.
>

che giunge benvenuta.

>
> sentitevi liberi di ignorarla perche scrivo a ruota libera.
>
> L'approccio che proponete, per quello che capisco è da "parco giochi
> pubblico".
> Ovvero un posto piu' o meno virtuale che mette a disposizione delle
> risorse a disposizione di chiunque abbia qualche idea.
> Per cio' che piu' gli aggrada di fare.
>
> Non mi pare chiaro (ma forse la cosa è gia' emersa nel vs dibattito) a che
> serva il presidente e se ci devono essere dei punti fermi a cui tutti
> devono aderire come principi ispiratori oppure no.
>

Hai ragione, in una eventuale stesura ufficiale immagino si debba
specificare che, come ha anche ribadito Ale Sarretta, nessuno qui si sogna
di stravolgere i principi fondamentali elencati nello statuto all'art3.

>
> Ad esempio: Da quello che leggo non mi pare che ci siano preclusioni se
> qualcuno volesse fare un GDI che studia il software commerciale e mette in
> piedi dei wiki in cui racconta come li ha scaricati e installati e provati
> a usare. (faccio un esempio estremo, ma per chiarire il senso che trasmette
> il nuovo regolamento)
> Basterebbe che dicesse che si tratta di una sperimentazione per conoscere
> le funzionalita' che deve avere un software GFoss per poter essere
> competitivo con quello commerciale. E da quel momento si mette in piedi un
> GDI/GDL dove magari ci sta solo lui per testare il software commerciale che
> gli piace.
> E riportare le sue libere considerazione sul wiki della associazione.
>

Mi sono resa conto dai tuoi commenti e da quelli di altri sul pad che
questo punto non è chiaro, allora ho esteso il pad con la modalità di
costituzione dei gruppi, tenendo anche conto dei commenti. Ovviamente,
parliamone.

>
> Poi , un altro aspetto che secondo me dovete ben valutare, è il ruolo del
> presidente in questa nuova organizzazione.
>
> Infatti da quello che capisco nella "vecchia" organizzazione il presidente
> era un factotum oberato da impegni.
> Questo costringeva a un superlavoro chi ne svolgeva il ruolo. Cosa
> giustamente da risolvere, ma in questa nuova versione.
> Ill presidente è un "due di picche".
> Nel senso che all'interno dei GDI e dei GDL , si svolge tutto quanto.
>

Avendo vissuto l'esperienza del consiglio, ho potuto sperimentare che il
modello attuale è overkill per i consiglieri e per il presidente, mentre è
frustrante per i soci che hanche se hanno una mezza idea di far qualcosa si
trovano davanti un'infrastruttura monolitica e ingessata (e qui mi
riferisco a quelli che hanno chiesto come mai i cambiamenti che vengono qui
proposti tutto sommato sono idee che si erano spesso sentite ma poi mai
erano state messe in pratica).


> Addirittura si prefigua anche l'ipotesi che chi dirige un GDI/GDL possa
> parlare a nome della associazione con altri soggetti.
>

Io non ci vedo niente di sconvolgente in questo. Mi piace pensare che ogni
socio si senta parte di gfoss.it allo stesso modo, e il fatto che possa
parlare a nome di gfoss ne aumenta le responsabilità e il senso di
appartenenza. Poi, se un socio appartiene ad uno specifico GDL che ad
esempio sta portando avanti una (dico per dire) proposta di legge, chi
meglio di lui sarà preparato abbastanza per parlarne?


> E spingersi fino a prendere impegni e a stabilire accordi.
>

Non so di che tipo di impegni e accordi parli, ma in linea generale, gli
impegni e gli accordi vengono votati in consiglio (costituito dalle 3
figure amministrative + i rappresentanti dei GDL) o, meglio, in assemblea.


> Immagino che sia sempre roba da sottoporre alla votazione , ma non è
> chiaro alla votazione di chi
>
Perche' si ipotizza che solo chi è attivo ha diritto di voto.
> Con tutte le complicazioni che si sarebbero nello stabilire chi è piu'
> attivo e chi è meno attivo e quale sia la soglia di attivismo che permette
> di accedere al voto.
>

Qui c'è un malinteso generale. Il diritto di voto dei soci in assemblea non
è mai stato messo in discussione. Quello di cui si parla è il diritto di
voto nelle riunioni di consiglio, prima destinato ai soli consiglieri. La
proposta prevede l'inclusione dei rappresentanti dei GDL.

>
> Poi pare che ci sia pochissimo raccordo tra i vari GDI/GDL.
>

Distinguiamo fra GDI e GDL. GDI sono gruppi tematici, puoi pensarli come le
cerchie di G+, una persona può appartenere a quanti gruppi vuole e
ovviamente i gruppi avrebbero molte intersezioni. I GDL sono i gruppi che
si occupano di portare avanti un determinato task, e rendono conto di
quello che fanno agli altri soci. Chiunque è libero di unirsi e dare una
mano a un gruppo che sta già lavorando su qualcosa.


> E non è chiaro che succede se il rappresentante di un GDI/GDL smettesse di
> farsi vedere alle riunioni nazionali della associazione.
>

Il GDL ne nomina un altro. Il rappresentante è un portavoce che viene
nominato di volta in volta con meccanismi decisi dal gruppo stesso (p. es.
uno è libero il giorno del consiglio e gli altri hanno un impegno).


> Ovvero cominciasse a operare in completa solitudine.
> Chi potrebbe toglirgli il diritto di usare sempre il nome della
> associazione, avendo lui l direzione di un GDIGDL approvato e attivato ?
>

Se lo usa bene, bene, altrimenti per i casi di abuso c'è sempre (e c'è
sempre stata) l'espulsione dall'associazione.

>
> Poi la questione dei fondi e di chi paga le spese:
> Eventuali gadget e volatini verrebbero prodotti con i soldi della
> associazione, ma se un GDI/GDL mettesse in piedi un evento e raccattasse
> dei fondi , non è chiaro se restano all'interno del singolo GDI/GDL o se
> passano alla associazione complessiva.
>

c'è un solo tesoriere, i GDL non hanno un tesoriere proprio.

>
> Insomma , ogni GDI/GDL sembra fare storia a se'.
>
> Questo depotenzia molto il ruolo del presidente e del consiglio direttivo.
>

L'associazione è fatta dai soci, non dal solo consiglio direttivo.


> E quindi se prima faceva paura per il troppo  lavoro (e il troppo potere).
> Ora scoraggia perche' non serve a niente, salvo , unica cosa, la
> respsoabilit'a in sede civile.
> Infatti, in quanto legale rappresentante della associazione sarebbe lui ad
> essere citato in tribunale per qualsiasi cosa un qualsiasi membro del
> GDI/GDL facesse in nome dell'associazione.
> I GDI/GDL non vengono istituiti davanti a un notaio.
>
> Per cui dubito che ci sarebbe la corsa a divenire presidente che non conta
> niente e pero' paga per tutti.
>

Allora, qui mi sembra terrorismo. Insomma, se un socio fa qualcosa di
illegale lo si caccia, per il resto.. non so quale possa essere una
eventualità del genere.. ma il presidente può sempre scegliere di non
ratificare alcune decisioni, di non prendersi la responsabilità di alcune
cose secondo coscienza e se gli altri sono contrari, dimettersi. Davvero,
un caso del genere non riesco ad immaginarlo nella realtà.

>
> Infine , mi permetto quindi suggerire alcune varianti:
>
> mettere da statuto quali sono gli argomenti o i principi ispiratori che
> devono essere ala base per la nascita di un GDI/GDL.
>

sono quelli dell'associazione, articolo 3.

>
> Onde evitare che nasca il GDI su mapserver , come pure quello su geoserver
> oppure quello su QGIS e in alternativa al GDI su gvSIG.
> Ovvero un software non puo' essere argomento di un GDI/GDL.
>

Questo mi pare giusto per i GDL, per i GDI non vedo il motivo di tale
limitazione. Qual è il problema di un gruppo di interesse su mapserver?

>
> E poi, capire (ma questo è difficile) se un GDI/GDL puo' essere composto
> da un solo membro (colui che lo propone ) o deve avere un numero minimo di
> partecipanti.
>

Un GDI, ripeto, è una manifestazione di un interesse personale. Io entro in
gfoss e all'atto dell'iscrizione mi viene sottoposto un form in cui mi si
chiedono i miei interessi. Serve per inquadrare i soci e facilitare
l'interazione tra coloro che hanno interessi in comune, che magari prima
non si conoscevano. Io posso avere un interesse ed essere solo. Poi il mese
prossimo si iscrive un altro con lo stesso interesse, e siamo in due. Mi
telefona e ci andiamo a fare un aperitivo. Magari nasce un'idea per una
collaborazione, un progetto comune, un GDL...

Se questi possono partcpare anche a piu' GDI/GDL e come fare per evitare
> che qualcuno per puro interesse personale, faccia iscrivere a un gdi/gdl
> alcuni amici pur di poterlo mettere in piedi poter poi presentarsi nei vari
> posti con la giacchetta di rappresentante di GFOss Italia.
>

sarebbe una fortuna :D


> Altrettanto direi che occorre puntualizzare che l'anima ispiratrice deve
> essere (sempre che lo siate realmente convinti) il GFOSS.
> Ovvero tutto cio' che riguarda il mondo Geografico (software e dati)
> OpenSource e a Codice Libero.
>
> Almeno negli obiettivi dei singoli GDL/GDI.
>

statuto, art.3

>
> E poi dovete stabilire meglio il legame tra GDL/GDI e direttivo centrale.
> Perche' sa da un lato a nessuno piace avere un direttore che lo sovrasta.
>

infatti lo scopo del gioco è quello di avere meno gerarchia possibile


> E' anche vero che a nessuno piace fare il prestanome e quindi finireste
> dopo si' realmente che nessuno accettrebbe di fare il presidente.
>

perchè invece adesso vedo che si stanno prendendo a calci per farlo..

>
> Io, poi suggerirei anche di evitare che chi partecipa a un GDI/GDL possa
> stabilire accordi e prendere impegni e suggerirei di dare al presidente o
> al consiglio il potere di sospendere l'attività di un GDI/GDL e indire una
> assemblea dei soci (con potere di voto anche per email) per il suo
> scioglimento o riattivazione.
>

non credo di aver capito che tipo di situazione tu abbia in mente.

Comunque in generale, spero di aver chiarito i tuoi dubbi, o magari ne ho
creati di nuovi..

saluti
madi

>
> Saluti,
>
> Andrea.
>
>
>
> On 26/09/2013 14:49, Margherita Di Leo wrote:
>
> Carissimi Amici di GFOSS,
>
>  come sapete sono un membro dimissionario del consiglio precedente, anche
> se non ho mai voluto parlare pubblicamente delle cause che hanno condotto
> alle mie dimissioni e al mio allontanamento dall'associazione. Al momento
> infatti non sono piu` iscritta.
> In vista del prossimo GFOSSday e della prossima assemblea di GFOSS, ho
> pensato che dopotutto condividere le mie motivazioni potesse essere utile
> per un rinnovamento dell'associazione stessa. Devo premettere che sono (e
> sono sempre stata) convinta che tutti coloro che si sono avvicendati
> nell'amministrazione di GFOSS lo abbiano fatto nella piu` candida buona
> fede e accompagnati dalle migliori intenzioni. Tuttavia, con un consiglio
> dimissionario e una situazione di stallo, purtroppo e` evidente che i
> problemi ci sono, e che vale la pena affrontarli (o, eventualmente, morire,
> ma parliamone).
> La motivazione principale che mi ha spinto a prendere le distanze
> dall'associazione e` l'immobilismo in cui versa, e conseguentemente, il
> fatto che cosi` com'e` l'associazione non serve a niente o quasi.  (almeno
> per come la vedo io). Il consiglio si e` trovato suo malgrado ad accentrare
> ogni potere decisionale nelle sue mani, scoraggiando secondo me la
> partecipazione orizzontale e la capacita di auto-organizzazione).
> Per questo motivo, ho deciso (con l'aiuto di Anne) di buttare giu` delle
> idee [1] per un rinnovamento sostanziale, e condividerlo con voi. Sentitevi
> pure liberi di criticarlo. Mi piacerebbe che tale proposta venisse discussa
> in ML e arrivasse ad uno stato di maturazione, o eventualmente al cestino
> dei rifiuti, al momento dell'assemblea dei soci.
>
>  I miei piu` cari saluti,
> Madi
>
>  [1] http://titanpad.com/8PHVQIQMv2
>
>  --
>  Best regards,
>
>  Dr. Margherita DI LEO
> Scientific / technical project officer
>
>  European Commission - DG JRC
> Institute for Environment and Sustainability (IES)
> Via Fermi, 2749
> I-21027 Ispra (VA) - Italy - TP 261
>
> Tel. +39 0332 78 3600
> margherita.di-leo a jrc.ec.europa.eu
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>  Disclaimer: The views expressed are purely those of the writer and may
> not in any circumstance be regarded as stating an official position of the
> European Commission.
>
>
> _______________________________________________Gfoss a lists.gfoss.ithttp://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
> 666 iscritti al 22.7.2013
>
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