[Gfoss] PGT/PRG - CTR - Catasto

Ruggero Bonisolli ruggero.bonisolli a polimi.it
Ven 25 Ott 2013 08:50:02 CEST


Buon giorno a tutti.
Non mi addentro nella disciplina ma racconto questo episodio, che poi ha 
avuto altri sviluppi che cercano di mettere assieme progetto di 
territorio, questioni di rapporto tra democrazia e scelte pubbliche, 
utilizzo delle tecnologie digitali.
Nel 1998 .... oops il secolo scorso, ho partecipato alla redazione 
dell'allora PRG per la città di Seregno (Lombardia/Brianza). L'ho 
disegnato utilizzando un software che una particolare scuola di 
pianificazione considerava il migliore sulla piazza, Microstation. 
Confermo che le qualità grafiche del prodotto mi sono rimaste ancora nel 
cuore.
Al momento di passare la filiera giuridica, adozione, approvazione 
ecc... ho chiesto ed ottenuto che fossero utilizzate le stampe dei file 
pdf come allegati alla delibera in modo da poter considerare quei file 
"copie conformi" e quindi riutilizzabili da tutti, interni 
all'Amministrazione, tecnici esterni, cittadini, per tutti gli atti 
amministrativi e giuridici per i quali serve un "estratto di piano". Per 
fare ciò il disegno era stato pensato in modo specifico a "fil di 
ferro", bianco e nero, con esito della stampa indifferente rispetto allo 
strumento di stampa utilizzato. Quei file sono poi stati messi in rete, 
scaricabili e stampabili da chiunque. inoltre un progetto, poi 
naufragato, avrebbe consentito ai cittadini, se ne erano in grado, e ai 
tecnici del settore di "costruirsi" autonomamente il CDU (Certificato di 
destinazione urbanistica) dove una procedure "archview" consentiva di 
restituire le porzioni di "lotto di zona urbanistica" comparato con i 
"lotti catastali" (mappali) in quanto il disegno era fatto su un 
fotogrammetrico. I software non erano liberi, ma il prodotto ottenuto 
era assolutamente disponibile per chi "doveva farne uso" scaricando 
anche gli Uffici Comunali da tutta una serie di pastoie burocratiche.
Solo per dire che l'insieme opzioni di progetto (utilizzo di basi 
informative il più realistiche possibili .... e non è il caso del 
catasto), tecnica di rappresentazione orientata alla diffusione e 
all'uso che i prodotti avranno, accordo con i gestori del piano (uffici 
preposti), aveva consentito allora di ottenere un prodotto, forse non 
libero ma sicuramente accessibile e democratico (sotto questo punto di 
vista).
Chiudo. Frequento per lavoro le basi cartografiche di Lombardia Emilia 
Romagna e Trentino. La migliore é sicuramente Regione Lombardia che ha 
finanziato la realizzazione di Data Base Topografici prevedendo nella 
norma il loro utilizzo per consentire la raccolta in forma digitale dei 
piani da assemblare. E l'efficacia del piano è legata proprio alla 
compatibilità del prodotto digitale alle specifiche regionali. Il 
risultato è per ora ancora molto acerbo ma le altre regioni che ho 
nominato sono sicuramente ad anni luce di distanza (indietro intendo).
Mi mancano gli strumenti per valutare le questioni dei diritti d'autore 
ma la sensazione è che sia utile orientare le riflessioni pensando prima 
di tutto all'utilizzatore dei prodotti digitali perchè non succeda come 
in Trentino dove la battaglia per il software libero ha avuto come 
effetto quello di concentrarsi sugli strumenti ottenendo dei "prodotti" 
che sono molto complicati da utilizzare (estratti, documenti scritti, 
domande per autorizzazioni ecc.. ).
Un saluto
R

Il 24/10/2013 23:23, giulianc51 ha scritto:
> Il giorno Thu, 24 Oct 2013 19:49:06 +0200
> Iacopo o
> ciao Iacopo;
>
>
> scusa se scombussolo (per mia comodità) un pò il tuo intervento :-)
>
>> .............
>> ma è anche vero che, come sosteneva Astengo, il progettista dovrebbe
>> essere all'oscuro dei rapporti di proprietà e basarsi su
>> considerazioni di altro tipo (scientifiche direbbe qualcuno,
>> strategiche, democratiche, ecc. ecc.).
> evidentemente tanti (troppi?) anni passati (per motivi che non
> ti sarà difficile capire) a "progettare" canili, pollai,
> ecc. mi hanno un pò arrugginito sugli ideali culturali e professionali:
> ti ringrazio sinceramente della ventata di freschezza che hai mandato
> (mi fa pensare che l'urbanistica "contrattata" forse non ha ancora
> vinto del tutto:-)
>
>
>> Come commento generale direi che redigere un piano sulla CTR, se pur
>> genera il problema che notate, ha però aspetti positivi di varia
>> natura. ......
>> Le CTR, ma anche le mappe di altra natura, contengono molti più dati
>> sulla natura del tessuto che si intende pianificare e questo già
>> giustifica un loro intenso uso.....
> il problema che ponevo nell'altra mail non era comunque ideologico;
> credo concorderai che l'aspetto edificatorio è una componente
> importante, se non principale, della pianificazione urbanistica
> comunale; uno strumento non chiaro di definizione dei destini
> urbanistici dei terreni (peggiore del precedente secondo la mia
> provocazione) non facilita l'attività amministrativa con il rischio di
> generare contenzioso; lo vedo un pericolo per quei caratteri di
> trasparenza e chiarezza che riporti sotto;
>
>
>> Tutto ciò detto e dato che un piano urbanistico è appunto, prima di
>> tutto uno strumento di democrazia diretta, poi un prodotto tecnico, le
>> CTR dovrebbero essere tutte liberamente fruibili dai cittadini,
>> distribuite gratuitamente e con licenze adeguate.
> questo mi sembra un argomento diverso, piùgenerale e molto importante,
> peraltro molto dibattuto in lista, sul quale mi permetto di aprire uno
> specifico thread;
>
>
>> Scusate la lungaggine, ma infondo questo è proprio il mio mestiere.
> se non scusano te, io vengo impalato al prossimo GfossDay :-) beh, però
> ho ancora un anno davanti :-) :-)
>
>
>> Iacopo
>
> grazie, ciao,
> giuliano
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