[Gfoss] Punto di vista su qgis

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Dom 13 Ott 2013 14:48:38 CEST


Credo che occorra rendere il più possibile "indifferente" la questione
(cruciale per l'affermazione dei OSS) dei formati: se per certi versi
i formati chiusi sono stati la forza e la garanzia degli strumenti
proprietari, fidelizzando e rendendo dipendenti gli utilizzatori, oggi
potrebbero e credo dovrebbero diventare proprio il limite su cui
diventa esplicita ed evidente la loro debolezza.

In tal senso la "dipendenza psicologica" che ancora traspare anche per
gli strumenti OSS, che continuano a ragionare in termini di shapefile,
DXF, Ascii o binary grid, ecc.e che a quei formati, cui siamo tutti
abituati, tutto riconducono, è il limite da superare.

Nuovi formati possono essere progettati ed adottati (e magari in
sinergia tra gli utilizzatori dei dati ed i produttori dei dati -
sinergia tra le comunità ed i soggetti pubblici, e tra i vari soggetti
pubblici), ed è quello che cerchiamo di fare ad esempio scommettendo
su uno Spatialite (e su un Rasterlite) che sia in grado di veicolare
insieme dati, metainformazioni, vestizioni, regole e procedure di
verifica o di vestizione, ecc.: insomma, tutto quanto è funzionale
all'uso, allo scambio, all'analisi ed alla comprensione delle
informazioni che che si producono, si memorizzano, si veicolano.

ciao,
Maurizio


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