[Gfoss] Punto di vista su qgis

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Dom 13 Ott 2013 00:22:24 CEST


La forza dei FOSS e dei GFOSS è l'apertura. E' una apertura
"geneticamente" intrinseca ai software Open-Source, che risponde ad un
comune desiderio di abbattimento di ostacoli, vincoli, limiti alla
crescita, alla libertà, alla condivisione.
L'opposto è la chiusura, il desiderio di avere un vantaggio diretto
dalla detenzione di un qualcosa (un sw, un algoritmo, un dato,
un'opera d'arte), magari cercando di aumentare il vantaggio facendo
risultare desiderabile o importante ciò che si detiene, e cercando di
fidelizzare o di indurre dipendenza rispetto al prodotto che si
propone.
In tal senso la scelta dell'apertura (dell'Openness) è una scelta che
si opera quotidianamente su tanti fronti (tutti in qualche modo legati
tra loro: servono i software liberi per poter usare i dati liberi, ma
anche il viceversa; servono idee libere, competenze divulgate,
conoscenze condivise, per favorire una crescita comune che non
favorisca solo alcuni a discapito di altri;.... ).
Dall'altra parte, occorre forse diffidare di chi propone cose
mirabolanti, ma che alla fine inducono dipendenza ed assuefazione
(pensate a quanti Soggetti Pubblici si trovano oggi in enormi
difficoltà ad ipotizzare l'abbandono dei software o dei formati
proprietari!), ma anche, secondo me, di quanti propongono cose
"gratis" che alla fine si rivelano cavalli di troia (penso a motori di
ricerca che ormai si sono evoluti diventando i padroni dei software
dei cellulari di tutto il pianeta, e oggi pretendono di usare le
informazioni sulle tue telefonate, sui tuoi contatti, sulla tua
navigazione, ecc.; alle TV libere di tanti anni fa, che sono diventati
strumenti di condizionamento delle idee e di falsificazione
dell'informazione al punto da indirizzare le scelte (di voto, di
acquisto, ...) di tantissimi; ecc.: strumenti che possono pesantemente
limitare le nostre libertà (magari senza nemmeno che ce ne rendiamo
realmente conto)).
Allora la scelta dell'Openness è innanzitutto una scelta politica, di
trasparenza, di condivisione, di apertura e disponibilità.
La strategia dell'Openness è quella di costruire continuamente ponti
che integrino e amplifichino esponenzialmente tutte le potenzialità e
le possibilità, e il rifiuto o la titubanza nel costruire anche un
singolo "ponte", ad utilizzare un singolo mattoncino o componente, un
domani potrebbe rivelarsi un grave errore.

In tal senso leggo il suggerimento di Andrea a sfruttare al massimo le
possibilità di integrazione e di valorizzazione dei contributi che
prodotti come PostGis, o Spatialite (e non semplicemente come meri
contenitori), insieme a tanti altri prodotti e librerie, possono
portare alla crescita e diffusione degli strumenti software Open.

La forza e l'affermazione dell'Associazione, parallelamente, secondo
me, dipenderà (scusatemi se ne parlo senza essere parte in causa) da
quanto saprà essere al suo interno libera, aperta, trasparente,
disponibile, e verso l'esterno aperta, disponibile, collaborativa,
pronta a contribuire nell'opera continua di costruzione di "ponti" che
contrastino il più possibile le iniziative di chiusura, isolamento,
assuefazione, dipendenza cui tutti siamo quotidianamente esposti e
sottoposti.
ciao.


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