[Gfoss] Riflessioni della domenica pomeriggio su OSM ed emergenze

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Dom 24 Nov 2013 16:51:17 CET


Condvido.

Ho proposto una iniziativa di "pressione": vedi
https://mail.google.com/mail/u/0/h/1l02gr4x4n1sm/?&v=c&s=a&th=1428a97c4b1073e8

Leggo in http://www.gfoss.it/drupal/associazione

L'associazione si prefigge di:

    Favorire lo sviluppo, la diffusione e la tutela del software
esclusivamente libero ed open source per l'informazione geografica;
    Promuovere gli standard aperti per l'informazione geografica e il
libero accesso ai dati geografici;
    Promuovere i contatti all'interno della comunità di utenti e
sviluppatori del software libero ed open source per l'informazione
geografica, e fra la comunità e gli enti esterni;
    Favorire e coordinare la traduzione, la localizzazione e
l'internazionalizzazione di programmi e manuali per l'informazione
geografica;
    Promuovere relazioni con altre Associazioni Nazionali ed
Internazionali e con Enti Pubblici e Privati.

e

L'Associazione Italiana per l'Informazione Geografica libera
(GFOSS.it) è un'associazione di promozione sociale costituita nella
primavera del 2007, al fine di favorire lo sviluppo, la diffusione e
la tutela del software esclusivamente libero ed open source per
l'informazione geografica e di promuovere gli standard aperti per
l'informazione geografica e il libero accesso ai dati geografici in
Italia.


Tutto questo è assolutamente in linea con le decisioni assunte con la
Convenzione di Aarhus (
http://www.regione.toscana.it/documents/10180/1060591/Convenzione+di+Aarhus.pdf/d27ec148-7a23-42f5-b574-67329303e9ab
), che vincola ed indirizza le iniziative normative dell'Europa e
degli stati membri.

L'Associazione può svolgere un ruolo importante di "pressione" e di
raccordo di tante iniziative legate all'"Openness", ma dovrebbe
proporsi come interlocutore ai soggetti istituzionali e farsi
portatrice di quelle istanze (standard aperti, diffusione del software
libero (anche all'interno delle PA), libero accesso ai dati
geografici) che riconosce come sua missione.

Uno strumento su cui forse potete investire è anche la GFOSS news che
potreste inviare ai soggetti istituzionali.

Potreste contattare il sistema delle Regioni ( http://www.cisis.it/ )
e proporre la stipula di un accordo di intenti che sottolinei
l'importanza e definisca strategie comuni per la liberalizzazione dei
dati, l'adozione di GFLOSS nelle PA, l'adozione esclusiva di formati
aperti.

Mi piacerebbe poi anche dare seguito, in una forma organizzata ed
istituzionalizzata, alla recente esperienza avviatasi in Sardegna tra
Regione ed OSM.

Vediamo, i tempi sembrano fertili e maturi.

Ciao.



Il 24/11/13, Stefano Costa<steko a iosa.it> ha scritto:
> Ciao GFOSS,
> anche questa volta (di disastri ne abbiamo visti negli ultimi anni) è
> stato possibile dare un contributo da lontano alla gestione
> dell'emergenza e dei soccorsi. C'erano le persone, c'era
> l'infrastruttura, sono arrivati i dati che servivano. Io poi credo
> sempre che finiamo per dare troppa visibilità a queste iniziative,
> perché per uscire dall'emergenza ci vuole altro, ma mi sembrano comunque
> esperienze importanti, da consolidare nel tempo. Ma questa domenica
> pomeriggio volevo condividere un'altra riflessione.
>
> L'emergenza non è il maltempo, ma la cattiva gestione del territorio.
> Non mi interessa discutere del lato politico di questo problema. Quello
> che vorrei è invece capire se e quanto sia possibile fare per conoscere,
> evidenziare e curare questo problema con lo stesso spirito di chi
> ricalca le mappe per aiutare durante i soccorsi. Lo so che ci sono
> intere amministrazioni e associazioni che fanno esattamente questo, ma
> forse non basta, e forse possiamo fare qualcosa per supportare questo
> tipo di lavoro dove c'è già. Abbiamo a disposizione i dati sul pericolo
> idrogeologico? Pubblichiamo le mappe in rete, contiamo quante
> costruzioni sono nelle zone a rischio, facciamo girare queste
> informazioni, facciamo da megafono a chi già ha fatto gli studi del
> caso. Se i dati non ci sono, facciamoli uscire. È da tempo che tra di
> noi ci ripetiamo che gli open data sono solo uno strumento: questo
> sarebbe un fine, importante e urgente. Certamente non l'unico possibile
> ma ...
>
> Vorrei sapere cosa ne pensate. Poi magari se la cosa non morisse qui tra
> le righe della mailing list sarebbe anche più bello.
>
> Ciao,
> steko
> _______________________________________________
> Gfoss a lists.gfoss.it
> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
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> dell'Associazione GFOSS.it.
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