[Gfoss] Seminario Toscana: short report

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Gio 30 Maggio 2013 13:37:37 CEST


Si, indicazioni.

Ma resta il fatto che a fronte di una legge che afferma che il ricorso
a soluzioni "costose" rispetto ad altre "meno costose", la scelta più
onerosa sia possibile purchè documentata, sostanzialmente il dirigente
si trova a dover testimoniare che davvero non esistano alternative
FOSS o a riuso rispetto ai prodotti con licenza.
Se non è assolutamente convinto e se non è in grado di documentarlo
con assoluta evidenza, secondo te il dirigente cosa troverà più utile
scegliere?

E comunque nell'attesa di indicazioni chiare.....

Il 30/05/13, Alessandro Sarretta<alessandro.sarretta a gmail.com> ha scritto:
> Scusa Maurizio,
> mi sembra che il tavolo di lavoro dell'Agenzia per l'Italia Digitale
> debba definire i criteri e le modalità da rispettare per effettuare la
> valutazione comparativa necessaria per la scelta del tipo di software.
> Non è così?
> Ale
>
> On 05/30/2013 12:50 PM, Maurizio Trevisani wrote:
>> Il 30/05/13, Alessandro Sarretta<alessandro.sarretta a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>>> E' Trevisani che ha detto che "la pubblica amministrazione _deve usare
>>> software libero", normativamente non è scritto proprio così...
>>> Se un'amministrazione sceglie software NON libero, dovrà spiegarne i
>>> motivi, e il tavolo tecnico sui Criteri per valutazioni comparative ai
>>> sensi dell’art. 68 del CAD dovrebbe dire come farlo.
>> Non compete al Comitato.
>> Il rapporto è tra il dirigente e la Corte dei Conti.
>>
>> Fate voi!
>
>
> --
> Alessandro Sarretta
>
> e-mail: alessandro.sarretta a gmail.com
> skype: alesarrett
> Web: http://ilsarrett.wordpress.com
> Twitter: https://twitter.com/alesarrett
> Google scholar: http://scholar.google.it/citations?hl=it&user=IsyXargAAAAJ
> ORCID: http://orcid.org/0000-0002-1475-8686
> ResearchGate: https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta/
>
>


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