[Gfoss] Seminario Toscana: short report

Diego Guidi diegoguidi a gmail.com
Gio 30 Maggio 2013 10:49:19 CEST


2013/5/30 Paolo Cavallini <cavallini a faunalia.it>:
> * la pubblica amministrazione _deve usare software libero
> Da qui in avanti, per me una qualunque amministrazione che *scelga* di non usare
> GFOSS ce lo _deve_ spiegare, a noi come cittadini.
Pare solo a me o le due frasi sono in contraddizione l'una con l'altra?
Se deve usare software libero, non ha niente da spiegare.

> * _non_ ci sono cose che non si possono fare con il software libero.
Direi abbastanza opinabile come frase.
Sarò il classico bastian contrario, ma usare un software libero che
non fa bene il suo lavoro (ammesso e non concesso che sia vero, e qui
sta il succo della questione) non è dare un buon servizio al
cittadino.
Vero è che la pubblica amministrazione potrebbe investire sul software
libero per renderlo adatto alle proprie esigenze, ma richiederebbe un
investimento.

Provo a spiegarmi con un esempio.
Sono un comune di 5000 abitanti, ho un compito che con QGis non riesco
a fare e con ArcGIS si.
Strada 1: non svolgo il mio lavoro
Strada 2: compro ArcGIS e faccio il mio lavoro
Strada 3: Incarico una ditta di estendere QGis per fargli fare il mio lavoro.

IMHO le strade 1 e 2 sono due fallimenti, ma il primo è peggiore del
secondo perchè al cittadino non ne viene niente,
La strada migliore è "ovviamente" la terza, anche perchè in teoria
potrei dare, come pubblica amministrazione, soldi ad una ditta della
zona e non ad esri, quindi è un win-win.
Il problema è se il modulo che mi serve costa, chessò, 100mila euro.
Come comune non avrò mai quei soldi, semplicemente.

OK, tutto molto semplicistico come ragionamento.
Diego Guidi


Maggiori informazioni sulla lista Gfoss