[Gfoss] Geodati liberi: prosegue il dibattito

Maurizio Trevisani maurizio.trevisani a gmail.com
Mer 15 Maggio 2013 22:22:52 CEST


Difficile che una PA affronti un percorso di condivisione dati per
avere dei ritorni da una comunità: la PA ha necessità di avere piena
consapevolezza del proprio patrimonio conoscitivo e dei suoi processi
di produzione (la strada è aspra e ricca di difficoltà!), e
difficilmente recepisce contributi da altri, fatte salve
"segnalazioni" o poco più.

Più facile, invece, che una PA "collabori" con le community per quel
che riguarda FOSS e GFOSS, dove invece c'è una più forte possibilità
di sinergie.

La PA ha necessità di SW adeguato alle propie esigenze e di cui, alla
bisogna, sia in grado di verificare o testimoniare l'effettivo
corretto funzionamento (i sorgenti sono disponibili!), o che possa far
evolvere per adeguarlo a proprie esigenze.
La comunità può "avvantaggiarsi" sia di supporti della PA
all'evoluzione, sia ad una disseminazione del FOSS all'interno della
PA stessa, sia al possibile aiuto al debug che deriva da un uso
intenso.


Ciao,
Maurizio

Il 15/05/13, a.furieri a lqt.it<a.furieri a lqt.it> ha scritto:
> On Wed, 15 May 2013 18:54:26 +0200, Maurizio Trevisani wrote:
>> Per quali casi potrebbe risultare opportuno rilasciare come CC-BY-SA
>> alcuni archivi?
>>
>
> Ciao Maurizio,
>
> prima di tutto ti do una risposta di ordine generale, e poi provo
> a farti qualche esempio specifico.
>
> CC-BY-SA e' la scelta piu' opportuna per tutti quei casi in cui hai in
> mente di attivare un qualsiasi processo di creazione / aggiornamento
> dei
> dati basato sulla collaborazione attiva e partecipativa degli utenti.
> insomma, quando speri di ottenere dei ritorni reali e tangibili da un
> processo "community" aperto verso l'esterno.
>
> esempio #1: piste ciclabili / cicloturismo / trecking / sentieristica
> etc
>
> e' assai verosimile che gli Amici della Bicicletta piuttosto che il CAI
> abbiano informazioni tempestivamente aggiornate e di qualita' migliore
> di quelle in possesso della PA.
> ma anche un escursionista hobbista qualsiasi potrebbe trovare
> interessante
> passare indietro le proprie tracce rilevate con un GPS traker
> economico.
> ovvio che in casi come questi adottare una CC-BY-SA favorisce il
> processo di condivisione e promuove attivamente la collaborazione.
>
> esempio #2: disciplina del traffico, segnali stradali, semafori etc
>
> anche qua; un processo di segnalazione attiva aperto al pubblico puo'
> garantire credibilmente aggiornamenti frequenti e molto tempestivi.
> un esempio per tutti; piu' o meno lo stesso giorno che la Tramvia di
> Firenze e' stata inaugurata c'era immediatamente una traccia molto
> accurata disponibile su Open Street Map.
> altro esempio sempre si base OSM: quando alla Fortezza da Basso c'era
> la mitica "ovonda", OSM riusciva a fornire una mappa della viabilita'
> di zona tempestivamente aggiornata in near-real-time.
>
> esempio #3: numeri civici
>
> la ditta Xxxx opera nel settore delle consegne a domicilio; parte dai
> dati iniziali forniti dalla PA, magari li integra con altra roba tipo
> OSM, probabilmente fa ulteriori rilievi di dettaglio per proprio conto.
> Alla fine ottiene una situazione molto piu' aggiornata e dettagliata;
> p.es. e' riuscita a coprire un intero quartiere di recente
> urbanizzazione.
> se il dataset originario e' sotto CC-BY-SA la ditta e' "spinta" a
> passare indietro i propri rilievi; e cosi' la PA si trova in mano un
> rilievo di qualita' professionale a costo circa-zero.
>
>
> controindicazioni della CC-BY-SA:
>
> alla PA costa sicuramente di piu' (in termini economici) rispetto alla
> CC-0 o CC-BY.
> perche' se si vuole rendere realmente credibile il processo
> partecipativo
> ovviamente occorre mettere in piedi una task force che valuti le
> segnalazioni
> ed i contributi di terze parti, ne valuti in qualche modo l'accuratezza
> e
> l'attendibilita'/affidabilita', li filtri, li integri, e quindi alla
> fine
> li incorpori definitivamente nella base dati "ufficiale/istituzionale".
> se l'anello non si chiude, gli utenti (tanto hobbisty che
> professionali) si
> scoraggiano e cessano di fornire contributi ed aggiornamenti, vista la
> sostanziale inefficacia del processo.
> a quel punto avere adottato la CC-BY-SA si rivela come una scelta di
> puro
> stampo "ideologico", ma non produrra' di certo benefici di sorta per la
> PA detentrice del dato di origine.
>
> ciao Sandro
>
>
> --
> Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
> contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
> risultato non infetto.
>
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> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
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