[Gfoss] Geodati liberi: prosegue il dibattito

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Mer 15 Maggio 2013 19:35:38 CEST


On Wed, 15 May 2013 18:54:26 +0200, Maurizio Trevisani wrote:
> Per quali casi potrebbe risultare opportuno rilasciare come CC-BY-SA
> alcuni archivi?
>

Ciao Maurizio,

prima di tutto ti do una risposta di ordine generale, e poi provo
a farti qualche esempio specifico.

CC-BY-SA e' la scelta piu' opportuna per tutti quei casi in cui hai in
mente di attivare un qualsiasi processo di creazione / aggiornamento 
dei
dati basato sulla collaborazione attiva e partecipativa degli utenti.
insomma, quando speri di ottenere dei ritorni reali e tangibili da un
processo "community" aperto verso l'esterno.

esempio #1: piste ciclabili / cicloturismo / trecking / sentieristica 
etc

e' assai verosimile che gli Amici della Bicicletta piuttosto che il CAI
abbiano informazioni tempestivamente aggiornate e di qualita' migliore
di quelle in possesso della PA.
ma anche un escursionista hobbista qualsiasi potrebbe trovare 
interessante
passare indietro le proprie tracce rilevate con un GPS traker 
economico.
ovvio che in casi come questi adottare una CC-BY-SA favorisce il
processo di condivisione e promuove attivamente la collaborazione.

esempio #2: disciplina del traffico, segnali stradali, semafori etc

anche qua; un processo di segnalazione attiva aperto al pubblico puo'
garantire credibilmente aggiornamenti frequenti e molto tempestivi.
un esempio per tutti; piu' o meno lo stesso giorno che la Tramvia di
Firenze e' stata inaugurata c'era immediatamente una traccia molto
accurata disponibile su Open Street Map.
altro esempio sempre si base OSM: quando alla Fortezza da Basso c'era
la mitica "ovonda", OSM riusciva a fornire una mappa della viabilita'
di zona tempestivamente aggiornata in near-real-time.

esempio #3: numeri civici

la ditta Xxxx opera nel settore delle consegne a domicilio; parte dai
dati iniziali forniti dalla PA, magari li integra con altra roba tipo
OSM, probabilmente fa ulteriori rilievi di dettaglio per proprio conto.
Alla fine ottiene una situazione molto piu' aggiornata e dettagliata;
p.es. e' riuscita a coprire un intero quartiere di recente 
urbanizzazione.
se il dataset originario e' sotto CC-BY-SA la ditta e' "spinta" a
passare indietro i propri rilievi; e cosi' la PA si trova in mano un
rilievo di qualita' professionale a costo circa-zero.


controindicazioni della CC-BY-SA:

alla PA costa sicuramente di piu' (in termini economici) rispetto alla
CC-0 o CC-BY.
perche' se si vuole rendere realmente credibile il processo 
partecipativo
ovviamente occorre mettere in piedi una task force che valuti le 
segnalazioni
ed i contributi di terze parti, ne valuti in qualche modo l'accuratezza 
e
l'attendibilita'/affidabilita', li filtri, li integri, e quindi alla 
fine
li incorpori definitivamente nella base dati "ufficiale/istituzionale".
se l'anello non si chiude, gli utenti (tanto hobbisty che 
professionali) si
scoraggiano e cessano di fornire contributi ed aggiornamenti, vista la
sostanziale inefficacia del processo.
a quel punto avere adottato la CC-BY-SA si rivela come una scelta di 
puro
stampo "ideologico", ma non produrra' di certo benefici di sorta per la
PA detentrice del dato di origine.

ciao Sandro


-- 
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