[Gfoss] Basta tagli dalla parte sbagliata

Stefano Iacovella stefano.iacovella a gmail.com
Ven 15 Mar 2013 10:06:24 CET


Il 11 marzo 2013 16:15, Alessandro Radaelli
<a.radaelli a comune.prato.it> ha scritto:
>
> Sono d'accordo, anche se in questi tempi di outsourcing non va di moda:  la
> competenza interna è un grosso investimento, in termini di qualità ma anche
> di mero risparmio economico. Ed il discorso non vale solo per la PA, ma
> anche per il privato che se di grossa dimensione ha dinamiche e difetti
> assolutamente simili a quelle che avete descritto nei precedenti interventi
> (per esempio scelgo il grande nome così non rischio che mi venga rinfacciata
> una scelta più economica ma meno blasonata... tanto non sono mica soldi miei
> e non sono misurato su quanto risparmio) ; parlo per esperienza diretta,
> avendo avuto modo di lavorare in entrambi i contesti. Indubbiamente andare
> "contro corrente" non è facile e spesso non è possibile farlo nel 100% dei
> casi per tanti motivi di tempo, scadenze, investimenti già fatti, facilità
> di trovare personale già addestrato su certi strumenti etc.; l'inerzia anche
> dei sistemi informatici è notevole.

Si, il problema della competenza non è assolutamente ripartibile nella
semplificazione:

PA = incompetenti
Privati = Competenti

Si tratta di una situazione assolutamente trasversale. Per mia
esperienza personale diretta, ed indiretta attraverso amici e
colleghi, ho incontrato persone assai competenti e volenterose in
alcune PA e uno sconsolante deserto di competenze ed idee in altri
casi, non di rado anche all'interno della stessa organizzazione.

Concordo con te che la dimensione non sia, da sola, garanzia di
qualità della competenza del fornitore.
Forse su questa cosa servirebbe una riflessione profonda per capire se
alcune clausole, che per loro natura dovrebbero tutelare
l'investimento pubblico, non vadano invece spesso nella direzione
opposta.
Penso in particolare a tutte le clausole su fatturato pregresso e
fidejussioni bancarie. Il razionale alla loro base è evitare che
l'appalto sia aggiudicata ad un fornitore improvvisato che non dia
garanzia sul buon esito. Ovviamente il fine è del tutto condivisibile,
nessuno di noi si augura che la PA sperperi i nostri soldi con il
primo venuto. L'effetto collaterale è che ci siano sempre i soliti
grandi nomi che concorrono per alcuni appalti, magari senza averne la
competenza adeguata.
Non credo siano particolarmente rari i casi in cui la competenza viene
reclutata post aggiudicazione.
Superare questo problema non è semplice, dal mio punto di vista
potrebbe aiutare la scomposizione delle forniture in porzioni più
piccole e più semplici da gestire e controllare. Certo questo complica
la gesione, devo bandire n gare invece di una, n procedure di
aggiudicazione n collaudi etc etc

>
> Sapendo "fare" le cose puoi avere il polso della situazione su come vanno
> fatte per evitare problemi o costi futuri e per avere un'idea della
> congruità dei costi. Senza contare il fatto che le scelte devono essere
> calibrate sulla realtà della propria organizzazione, cosa che valuta molto
> meglio un "interno". E in un campo come quello dell'IT, in continua
> evoluzione e cambiamento, non si mantiene questa competenza senza "fare" in
> prima persona le cose; ovviamente facendosi aiutare anche dall'esterno, ma
> come giustamente dice stefano "mantenendo il controllo".
>
Sapere fare o almeno saper gestire. E farsi carico della complessità e
dell'obbiettivo condividendolo tra cliente e fornitore.
Le storie di insuccessi, sempre dalla personalissima casistica
personale, sono spesso legate ad irrigidimenti da una delle due parti
o da entrambe.
Ad esempio il fornitore che cerca la soluzione più semplice ed
economica senza tener conto della reale necessità dell'utente.
Ma anche il cliente che si svincola dalla fornitura delegando tutta la
responsabilità al fornitore come se l'oggetto da realizzare non gli
interessasse in se ma solo come metro di valutazione della qualità del
fornitore.

E visto che siamo su GFOSS penso che l'uso di tecnologie open possa
solo agevolare questa collaborazione. Perchè se il mio fornitore è
vincolato, per sua natura o perchè così ha specificato nell'offerta da
tecnologia proprietaria, sarà più difficile reperire le competenze
necessarie all'azione di controllo.

Stefano

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