[Gfoss] Una nuova alternativa allo shapefile?

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Mar 15 Gen 2013 11:47:31 CET


On Tue, 15 Jan 2013 10:45:13 +0100, Luca Manganelli wrote:
> Qui una proposta per uno standard OGC su un nuovo formato geospaziale
> che racchiude dati vettoriali, raster (con tiles)...
>
> 
> http://slashgeo.org/2012/12/21/OGC-Draft-GeoPackage-Specification-Finally-Shapefile-Format-Replacement
>
> p.s. ma non erano giĆ  sufficienti sqlite e rasterlite?
>

ciao Luca,

la situazione sta piu' o meno in questi termini:
- sqlite e' semplicemente un motore DBMS / SQL generico
- spatialite e' la corrispondente estensione Spatial (vectors)
- rasterlite infine ti consente di caricare anche i rasters
   (tiled, piramidali) nel solito DB

quindi usando sqlite+spatialite+rasterlite hai a tua disposizione
un sistema di archiviazione completo per qualsiasi categoria di
dati GeoSpatial.
ma questo e' semplicemente un livello "fisico", non e' certo
sufficiente per definire uno standard di interoperabilita' universale.

la specifica OGC GeoPackage (GPKG) parte da questo livello base
offerto da sqlite+spatialite+rasterlite (che sono le implementazioni
di riferimento dello standard), ma per cosi' dire "incapsula" tutto
quanto dentro ad una specie di contenitore universale che serve per
auto-descrivere ciascun layer in modo esteso e sofisticato ...
in soldoni si tratta di un gruppo di tavole aggiuntive che espandono
ulteriormente la possibilita' di gestire un set di metadati molto
ricco e dettagliato.

dato che la specifica OGC GeoPackage parte (per ora) con un occhio di
riguardo tutto particolare per i Mobile devices (Android etc) e per i
servizi WEB, e' inoltre necessario gestire tutte le ulteriori 
informazioni
che possono servire per le connessioni client-server (anche in modo
intermittente, "a singhiozzo").

quindi un GPKG non e' semplicemente un database sqlite/spatialite: deve
essere accompagnato da un Manifest XML, che serve proprio per tenere
traccia del contesto client-server che ha portato alla generazione di
quel determinato GeoPackage.

per ora GPKG si limita a definire un "formato standard" (diciamo a
spanne: qualcosa che puoi scaricare in download).
ma i piani a lungo termine di OGC gia' oggi prevedono di integrare
GPKG con i servizi web, a cominciare da WFS.
quindi in uno scenario futuribile ma non troppo, un servizio WFS
di nuova generazione potrebbe anche generare "al volo" un GPKG
completo, anziche' ritornare il canonico GML.
ed in quesi nuovi scenari il Manifest XML serve per consentire le
seguenti funzionalita':

a) una volta che il client ha ricevuto il GPKG puo' tranquillamente
    chiudere la connessione e lavorare autonomamente anche in totale
    assenza del supporto di rete
b) ma grazie al Manifest XML il client puo' sempre contattare il
    server in un secondo momento (anche dopo giorni o settimane)
    ricostruendo esattamente il contesto originario, e p.es. potrebbe
    sincronizzarsi ricevendo in modo incrementale tutti gli 
aggiornamenti
    che si fossero resi disponibili nel frattempo.
c) naturalmente funziona anche nel verso opposto: il client potrebbe
    eventualmente trasferire al server tutti i dati rilevati 
dall'operatore
    sul campo (pensa ad una sorta di WFS-T "differito")

concludendo:
- qualsiasi GPKG e' sicuramete un database spatialite/rasterlite; ma
   un generico database splite non puo' essere considerato di per se
   un GPKG valido. servono ulteriori informazioni, ed occorre rispettare
   le regole (pedanti e minuziose) imposte dallo standard.
- dire "altrernativa allo shapefile" serve sicuramente a rendere
   l'idea in modo intuitivo; ma puo' anche confondere. il GPKG e' ben 
piu'
   ambizioso e sofisticato dei vecchi SHP (che dopo tutto, sono stati
   inventati circa 30 anni fa ...)

giusto a titolo di esempio: mi risulta per certo che durante i
test preliminari sono stati prodotti alcuni GPKG con dimensioni
superiori ai 150 GB, e che contenevano centinaia di layers vettoriali
e decine di coperture raster differenti; oltre a tutti i rispettivi
metadati ISO, che in alcuni casi si spingevano fino al livello di
dettaglio della singola feature o della singole tile.
... insomma, lo scenario e' un bel po' diverso da quello del buon
vecchio SHP :-D

ciao Sandro

-- 
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