[Gfoss] Corretta Interpretazione di un paio di campi della scheda metadati ISO19115

rndt anto.rotundo a gmail.com
Mer 20 Feb 2013 11:23:44 CET


Ciao a tutti.
Confermo tutto quanto scritto da Piergiorgio in risposta ai dubbi di Andrea
Peri, integrandolo con qualche ulteriore considerazione con la speranza di
contribuire al (definitivo) chiarimento circa i dubbi sollevati.
1) FileIdentifier e parentIdentifier sono elementi da riferire certamente ai
metadati e non alla risorsa, essendo inseriti nella classe relativa ai
"metadati sui metadati";
2)in relazione al punto precedente, circa l'interpretazione dei due
elementi, oltre a quanto detto da Piergiorgio, segnalo soltanto che nella
nuova versione dello Standard 19115 in discussione i due elementi saranno
denominati "metadataIdentifier" e "parentMetadataIdentifier";
3) tali elementi in ISO sono opzionali (fileIdentifier) o condizionati
(fileIdentifier). Nel RNDT l'obbligatorietà è stata modificata rendendoli
entrambi obbligatori. Tale modifica è stata fatta nel rispetto di quanto
indicato nell'annex C dello Standard ISO 19115 quando, in relazione alle
estensioni e ai profili di metadati basati sullo Standard, prescrive "The
following types of extensions shall be allowed: (..) 6) imposing a more
stringent obligation on an existing metadata element" e ancora "An extension
is permitted to impose more stringent obligation on existing metadata
elements than the standard requires. (Metadata elements that are optional in
the standard may be mandatory in an extension.)". Il fatto di averli resi
obbligatori implica che vanno comunque valorizzati; GN non valorizza il
parentIdentifier perchè utilizza lo Standard ISO originario e non un
determinato profilo;
4) lo Standard ISO non fornisce nessuna indicazione su come compilare i due
elementi; tra l'altro, sono di tipo "characterString" e quindi testo libero;
5) il RNDT è coerente con l'indicazione presente nel preambolo del
Regolamento (CE) n. 1205/2008 relativo ai metadati ovvero "Si tratta del set
minimo di elementi di metadati necessari per conformarsi alla direttiva
2007/2/CE e non esclude la possibilità per le organizzazioni di documentare
le risorse
di informazioni in modo più ampio con elementi supplementari derivanti da
norme internazionali o metodi di lavoro esistenti nella loro comunità di
interesse";
6) il fatto che fileIdentifier sia presente in un esempio riportato nelle
linee guida INSPIRE non significa automaticamente che è richiesto da
INSPIRE. Infatti nel citato Regolemanto (CE), che è la norma che ha valore
cogente, direttamente applicabile negli Stati Membri, l'elemento non è
proprio presente, così come non viene mai citato nelle istruzioni di
implementazione delle linee guida medesime. Ciò è confermato anche dal fatto
che un file XML è validato correttamente dal validatore del geoportale
INSPIRE anche se non sono presenti i due elementi in parola;
7) non è vero che l'elemento "lineage" sia alternativo a
"AbsoluteExternalPositionalAccuracy". La relazione, infatti, che lega la
classe DQ_DataQuality e le classi LI_LINEAGE e
DQ_AbsoluteExternalPositionalAccuracy è una relazione di aggregazione;
8) l'applicazione del RNDT è stata sviluppata internamente al CNIPA (poi
DigitPA, ora Agenzia per l'Italia Digitale) con l'utilizzo di tecnologia
open-source (tra l'altro è disponibile al riuso) e non ha collaborato
nessuna ditta. L'interpretazione dei metadati, quindi, non è stata imposta
da nessuno ma rientra nelle prerogative dell'Ente (predisporre linee guida
per l'applicazione del CAD), tra l'altro confermata dal recente D. L. n.
179/2012;
9)confermo che il CSI Piemonte sta lavorando ad un profilo RNDT per GN. La
soluzione prodotta, una volta validata dall'Agenzia, sarà resa disponibile
per il riuso;
10) in base a quale criterio una organizzazione piuttosto che un'altra può
essere depositaria dell'interpretazione autentica degli Standard ISO?
11) vista la disponibilità di chi lavora per il RNDT, sarebbe opportuno che,
oltre alle utilissime discussioni online, si "sfruttasse" tale disponibilità
per confrontarsi e chiedere chiarimenti e approfondimenti anche direttamente
a chi è responsabile della gestione del RNDT. Tra l'altro, molteplici sono
le modalità che si possono utilizzare: oltre alle classiche (mail:
info a rndt.gov.it, telefono, modulo online), è stato attivato anche un
contatto skype (rndt.help) dedicato alle PA per fornire supporto adeguato;
12) il fatto che il RNDT sia conforme ad INSPIRE (cosa richiesta dalle norme
in materia) non è solo una dichiarazione dell'Ente responsabile, ma è
confermato dai test in corso sui servizi CSW che saranno resi disponibili a
breve.
Saluti,
Antonio  Rotundo



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