[Gfoss] Corretta Interpretazione di un paio di campi della scheda metadati ISO19115

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano a gmail.com
Sab 16 Feb 2013 19:13:05 CET


Ciao Andrea, di seguito le mie considerazioni:

*>Come indicato nella premessa, il Regolamento (CE) relativo ai metadati
contempla, *
*> per quanto riguarda i dati territoriali, solo i livelli di serie e
dataset.*
*[...]*
*> In soldoni ammetterebbe che nelle specifiche nazionali non è prevista
alcuna *
*> relazione tra un dataset e la sua serie.*
*> Al contrario di quanto previsto da ISO19115.*

Non è così:

1) il Regolamento (CE) che citi nella tua ultima mail è quello Inspire,

2) Inspire non prevede nè fileIdentifier nè parentId, e non prevede
relazioni tra metadati di serie e metadati di dataset

3) nel 19115 quei due elementi sono opzionali e servono a identificare il
metadato (non la risorsa descritta)

4) il 19115 oltre a essere uno standard "astratto" lascia ampio margine a
interpretazioni su molti elementi (pensa alla codelist dei "ruoli")

5) ciò detto, l'interpretazione data in Italia (dal gruppo di lavoro del
defunto "Comitato Regole Tecniche ...") ha portato a quel che abbiamo ora,
e cioè ...

6) due elementi per gestire il versionamento del metadato (Nota: non esiste
in 19115 un "versionId" o similare) e ...

7) due elementi per gestire la gerarchia serie-dataset


Possiamo discutere quanto vogliamo sul corretto significato dei 4 elementi
definiti da RNDT, ma non andremmo da alcuna parte.

I quattro elementi, come scrivi tu, devono contenere un prefisso (es.
r_campan) corrispondente al codice IPA, seguito non per forza da ennuple
numeriche: Regione Lombardia, per esempio, utilizza dopo il codice IPA un
UUID; Regione Sardegna, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Trento,
invece, un codice alfanumerico in alcuni casi "parlante".

Per quanto so io, GeoNetwork viene usato in Provincia di Bolzano, Provincia
di Trento, Provincia di Avellino, e da qualche tempo Regione Piemonte.
Sarebbe opportuno verificare come hanno risolto in quei casi la gestione
dei 4 elementi.
Idem per l'accuratezza posizionale.

Una precisazione finale:
a) un metadato RNDT con encoding 19139 è valido sia per RNDT che per Inspire

b) RNDT con encoding 19139, infatti, è un'estensione di quanto previsto da
Inspire, che a sua volta è un'estensione del core 19115


Un suggerimento: perché non organizzare un bel webinar tecnico, con DigitPA
(o come si chiama ora ... Agenzia per l'Italia Digitale) e discuterne in
modo costruttivo a voce?

pg


p.s. ... ma che fine ha fatto Metabeta?  :)


______________________________
Piergiorgio Cipriano



Il giorno 15 febbraio 2013 20:14, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha
scritto:

> >Non so cosa intendesse chi ha scritto lo il 19115 quasi 15 anni fa (visto
> >che iniziarono a fine '98).
> >Sta di fatto che per l'Italia si applicano le specifiche RNDT.
> >Che sono conformi a quanto chiesto in INSPIRE.
> >
> >pg
>
> Ciao PG,
>
> su questo punto non ci piove assolutamente.
> Che in Italia si debba applicare le specifiche RNDT per conferire i dati a
> RNDT.
>
> Sottolineo per conferire i dati a RNDT.
>
> NOn avevo notato pero' questo particolare che te sembri sottolineare,
> che la normativa vigente dice che è fatto obbligo in italia di
> riferirsi assolutamente alle specifiche RNDT quando si copila una
> scheda di metainformazione.
> Io pensavo che fosse richiesto che il conferimento a RNDT fosseo
> conforme a RNDT.
> Se ad esempio un ente espone su internet il proprio catalogo, non
> penserei che esso debba essere necessariamente coforme a RNDT.
> Basta che quando egli conferisce le schede a RNDT le confeisca con il
> formato richiesto
>
> Sbaglio ?
>
> Se questa è la situazione, il discorso diventa come di genera questa
> scheda conforme a RNDT.
>
> Anche io avevo sempre letto da qualche parte (non ricordo dove) che
> RNDT era conforme a Inspire e quindi quando ho visto che Geonetwork
> era anche lui conforme a Insspire, salti di gioia.
> http://trac.osgeo.org/geonetwork/wiki/InspireReadyGeoNetwork
>
> Poi pero' la sorpresa.
>
> Infatti io, come penso altri, contavo su GN per gestire i metadati da
> poter conferire a RNDT.
>
> Pero' le prime prove hanno fatto emergere alcuni problemi, ovvero
> quelli che ho gia' elencato.
> Come ad esempio il fatto che GN non valorizza il parentID sulla serie
> ne' tanto meno lo valorizza con il medesimo valore del FileIdentifier
> della medesima scheda (se stessa).
>
> Dalla lettura delle specifiche come dicevo io riterrei sia piu' logica
> l'interpretazione che ne da' GN.
> Anche perche' in ultima analisi cio' che comanda è la specifica ISO19115.
>
> Ma detto questo , mi piaceva avere ritorni di altri che si erano
> confrontati con questa problematica,
> anche perche' ritengo che la scheda di metadata non sia solo un
> documento formale e burocratico, ma bensi' una parte integrale e
> importante di un archivio geografico.
>
> Ovviamente la situazione perfetta sarebbe se qualcuno che ha gia'
> avuto modo di provare possa testimoniare che una scheda di GeoNetwork
> , (preso come tale senza alcuna modifca al suo cidce sorgente tanto
> per intendersi) , intendo una scheda complessa, dotata di una parte
> "serie" e svariate parti "figlie" di tipo dataset.
> Entra senza alcun problema su RNDT.
>
> Al che mi posso tranquillizzare e pensare a cio' che realmente conta,
> ovvero ai contenuti della scheda di metainformazione.
>
> Colgo l'occasione di questo contatto .
> Per avere uno spunto anche su un punto che riguarda l'informazione da
> inserire nelle schede di RNDT.
>
> In RNDT è stato reso obbligaroio un campo che in ISO19115 ( e in
> Inspire) era facoltativo.
> Si tratta della qualità dell'archivio espressa in metri e denominata
> "absolute-external-position-accuracy".
>
> In determinati tipologie di archivi non è dato sapere questo valore.
> Tante' che ISO19115, molto saggiamente , aveva previsto in alternativa
> (sottolineo alternativa) a tale tipo di indicazione di qualita',
> un altro tipo di indicazione di precisione che viene chiamata
> "Lineage" o "Genealogia".
> In cui si esprime la qualit'a dell'archivio descrivendono il processo
> produttivo o di acquisizione.
>
> In determinate tipologie di archivi, come ad esempio la geologia o gli
> archivi di pianificazione, non è per niente facile e scontato che si
> possa conoscere la qualita' dell'archivio espressa da un numero in
> metri. Mentre invece è sempre possibile esprimerne il processo
> produttivo.
>
> Per cui mentre una scheda di metadato ISO19115 e Inpire compliant è
> compilabile.
> Una scheda RNDT compliant proprio per la difficolta' di sapere e
> GARANTIRE tale valore non è facilmente compilabile.
> Almeno su determiate tipologie di archivi.
>
> Per la tua esperienza, è sempre possibile (piu' o meno difficilmente)
> esprimere tale valore ?
> Oppure ci si rifa' a valori standard o a stime di massima o che altro ?
>
> Mi rendo conto che sono domande affatto banali specie queste sui
> contenuti della scheda.
>
> Anche per questo mi piacerebbe diradarmi i dubbi almeno sulla parte
> infrastrutturale visto che gia' riempe abbastanza la giornata i
> problemi sui contenuti della scheda.
>
> Grazie,
>
>
> >
> --
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