[Gfoss] DB topografici in Italia

Piergiorgio Cipriano pg.cipriano a gmail.com
Mer 4 Dic 2013 23:39:25 CET


Ciao Maurizio e Cesare (*)
sono d'accordo totalmente con voi.
Giusto qualche mese fa ne parlavo con un mio collega in Jrc: sta facendo un
dottorato di ricerca sul tema VGI/UGGI [1] e tra i vari obiettivi della sua
tesi c'è anche quello di capire come un possibile flusso OSM (VGI) > dati
authoritative possa contribuire a migliorare la qualità dei secondi.
Le parole di Cesare sono sacrosante: in Italia dovremmo imparare ad avere
molta più "contaminazione" e fare in modo che dati pubblici "ufficiali"
siano arricchiti e migliorati con il contributo di fonti non ufficiali ma a
volte migliori.

Tra gli esempi DbTopo > OSM di cui parlato nella mail di stamattina c'è
sicuramente quella di Regione Emilia-Romagna, con gli edifici del DbTopo
RER (classe EDI):
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Emilia_Romagna_edificato

con dati che, in alcuni casi, arrivano da fonti comunali o provinciali:
http://geoportale.regione.emilia-romagna.it/it/catalogo/dati-cartografici/cartografia-di-base/database-topografico-regionale/immobili/edificato/edificio-dbtr2008-edi_gpg

Btw, RER aveva già iniziato ad "aprirsi" nel 2008 con il mapping party di
Ferrara:
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Ferrara/Mapping_Party#Autorizzazione_Regione_Emilia-Romagna


[1]
UGGC: User-Generated Geographic Content
- publicly available over the Internet,
- reflects a certain amount of creative effort,
- created outside of professional routines and practices (Vickery and
Wunsch-Vincent 2007:9)
- has an implicit (e.g. placenames) or explicit geographic component
(coordinates).
VGI: Volunteered Geographic information
- geographic information
- acquired and made available to others
- through the voluntary activity of individuals or groups
- with the intent of providing information about the geographic world
(Elwood, Goodchild, and Sui 2012:575)


pg


(*) Cesare, tranquillo che prima o poi ci rivedremo anche di persona,
magari a Torino ...



pg

______________________________
Piergiorgio Cipriano
https://twitter.com/PgCipriano



Il giorno 04 dicembre 2013 22:49, Maurizio Trevisani <
maurizio.trevisani a gmail.com> ha scritto:

> La produzione di dati geografici è ormai quasi esclusivamente a carico
> delle regioni e degli enti e soggetti pubblici che devono
> governare/gestire il territorio, l'ambiente, i servizi, prevenire
> dissesti, monitorare lo stato dell'aria, dell'acqua, delle risorse
> (sia in termini quantitativi che qualitativi).
> Questi enti e soggetti pubblici devono sempre di più confrontarsi con
> il cittadino, le associazioni, i portatori di interessi, e per
> favorire trasparenza e partecipazione risulta sempre più strategico
> condividere i patrimoni conoscitivi su cui si basano i processi
> decisionali (dati che quindi devono essere certificati e costruiti al
> meglio possibile).
> Diverse sinergie ed economie di scala si perseguono lavorando per
> l'interoperabilità, e le regioni (non i ministeri, non gli organi
> cartografici dello stato, non l'ambito accademico o della ricerca) si
> confrontano e cercano di coordinarsi in ambito interregionale (vedi
> http://www.cisis.it/ e il sito (ancora quello del vecchio Centro
> Interregionale di documentazione per le informazioni territoriali nato
> nei lontani anni '80, fortemente voluto dal responsabile della
> cartografia toscana Piero Spagna)
> http://www.centrointerregionale-gis.it/  -  quello citato dal
> giornalino web segnalato da Paolo).
>
> Ricordo quanto scriveva Sandro Furieri il 15 maggio:
> "perche' se si vuole rendere realmente credibile il processo
> partecipativo ovviamente occorre mettere in piedi una task force che
> valuti le segnalazioni ed i contributi di terze parti, ne valuti in
> qualche modo l'accuratezza e l'attendibilita'/affidabilita', li
> filtri, li integri, e quindi alla fine li incorpori definitivamente
> nella base dati "ufficiale/istituzionale".
> e confermo quanto suggerisce Cesare: "un'opportunità per entrambi
> cercare integrazioni e contaminazioni, pur rispettando le rispettive
> peculiarità e caratteristiche, innescando circoli virtuosi .... sono
> fermamente convinto che sia un'opportunità per entrambi. ".
>
> Valgono poi anche altre riflessioni: non rendono giustizia allo sforzo
> che le regioni portano avanti su diversi fronti (Open Data, lavoro
> comune per l'interoperabilità, attivazione di servizi Inspire,
> surrogazione alle inadempienze di diversi soggetti istituzionali in
> ambito cartografico, geologico, ambientale, ecc.) le giornalate
> polemiche che di tanto in tanto vengono fuori su certi siti web, come,
> se me lo permettete, sarebbe utile che anche le comunità guadagnassero
> sempre di più la consapevolezza di una condivisione di responsabilità
> rispetto alla gestione e manutenzione (secondo certe regole da
> condividere, per garantire la incorporabilità dei loro contributi
> nella base dati "ufficiale/istituzionale") del patrimonio conoscitivo
> (che sempre più deve configurarsi come risorsa condivisa - per mille
> motivi che non sto a ricordare) e anche degli strumenti (standard,
> software, algoritmi, modelli, ecc.) che quel patrimonio consentono di
> elaborare, analizzare, usare, valorizzare.
>
> ciao.
>
> P.S.: la mappa pubblicata sul sito
> http://www.centrointerregionale-gis.it/ e su cui si basano le
> considerazioni del giornalino segnalato da Paolo è sbagliata per
> quanto riguarda la Toscana! Ma semmai se ne parlerà in altre occasioni
> ;-)
>
>
> Il 04/12/13, cesare gerbino<cesaregerbino a gmail.com> ha scritto:
> > Ciao Piergiorgio .... un po strano ma piacevole ritrovarsi qui.
> >
> > Interessante argomento .....
> >
> > Sono in buona misura d'accordo con te ma al tempo stesso, opinione
> > personale e quindi come tale opinabile, il flusso OpenStreetMap > eGov
> > secondo me andrebbe approfondito.
> >
> > Ovviamente non può essere automatico (come per altro nella realtà non lo
> è
> > nemmeno il flusso eGov > OpenStreetMap  ... qualora ci sia ...), ma ci
> sono
> > elementi oggettivi che sono un dato de facto:
> >
> > 1) la P.A ha e avrà sempre meno disponibilità economiche da dedicare
> > all'acquisizione / aggiornamento  / manutenzione dei dati territoriali
> che
> > notoriamente sono attività mediamente costose
> > 2) OSM si sta ampliando in termini di quantitità di dati e, in alcune
> zone,
> > sicuramente anche in termini di qualità / livello di aggiornamento. Credo
> > che in lista ci possa essere chi, meglio di me, possa individuare in
> Italia
> > zone mappate con un gran dettaglio nei suoi elementi e sicuramente più
> > aggiornate di molte mappe "authoritative" anche nei livelli "dbTopo". Se
> > poi usciamo dai confini nazionali (Germania e dintorni ...), allora in
> > alcuni casi il livello è "impressionante"
> >
> > Ha quindi senso che i due mondi proseguano paralleli con pochi o nulli
> > punti di contatto ufficiali e formali?  Non sarebbe quindi un'opportunità
> > per entrambi cercare integrazioni e contaminazioni, pur rispettando le
> > rispettive peculiarità e caratteristiche, innescando circoli virtuosi ora
> > che anche a livello normativo (l'open data di default ....), esiste un
> > supporto legislativo? Secondo me si, è sono fermamente convinto che sia
> > un'opportunità per entrambi.
> >
> > Che poi non sia facile sono il primo a dirlo ma questo non può essere un
> > motivo / alibi non non provarci.
> >
> > Che io sappia non abbiamo in Italia esperienze significative consistenti
> in
> > tal senso (se me ne sono sfuggite chiedo scusa, ma indicatemene per
> > cortesia ....), e sarebbe interessante sapere se ci sono esperienze
> > analoghe che si sono concretizzate in giro per il mondo. Sarebbe quindi
> > bello che qualche P.A si muovesse o stesse per muoversi in tal senso (in
> > campo aziende c'è stato un timido tentativo con ENEL Open Data -
> > http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Enel_Open_Data ). L'unica iniziativa
> che
> > conosco che è andata in questa direzione (in realtà più eGov >
> > OpenStreetMap ma almeno ha provato a stabilire in contatto tra i due
> mondi
> > ....), è stato  l’OpenDataDay Venezia 2013 del 23/02/13 - rif.
> > http://opendataday.it/venezia/.
> >
> > My 2 cents ....
> >
> >
> >
> > Cesare Gerbino
> >
> > http://cesaregerbino.wordpress.com/
> > http://www.facebook.com/cesare.gerbino
> >
> http://www.facebook.com/pages/Cesare-Gerbino-GIS-Blog/246234455498174?ref=hl
> > https://twitter.com/CesareGerbino
> > http://www.linkedin.com/pub/cesare-gerbino/56/494/77b
> >
> >
> >
> > Il giorno 04 dicembre 2013 11:15, Piergiorgio Cipriano <
> > pg.cipriano a gmail.com> ha scritto:
> >
> >> Interessante lettura, grazie Paolo.
> >> Una sola domanda (che copierò anche su geoforus): esistono alternative,
> >> reali, alle specifiche dbTopo?
> >>
> >> I dbTopo costituiscono, piaccia o no, una fonte di tipo "authoritative",
> >> OpenStreetMap è VGI, crowd o come la vogliamo definire, ... bella da
> >> morire, ma non authoritative.
> >> Non è solo un problema (!) di modello dati o di barbette, ma anche di
> >> "ufficialità" del dato.
> >>
> >> Credo che molti colleghi di Regioni che leggono in lista possano fare
> >> esempi di problemi di "contenziosi" su limiti amminiatrativi, edifici,
> >> scarpate, etc.
> >>
> >> Per me il modello da seguire, perfezionabile, é quello già in atto in
> >> alcune Regioni citate: il dbTopo viene alimentato da dati locali
> (Comuni,
> >> Province), e questi vengono aperti e finiscono (anche) in OSM.
> >>
> >> Il flusso è eGov > OpenStreetMap, il contrario non è possibile.
> >> E per essere davvero usabili, i dati open di fonte authoritative
> >> dovrebbero prima essere "armonizzati".
> >>
> >> Detto questo, però, dico anche che Comuni, Province e Regioni dovrebbero
> >> iniziare a considerare seriamente OSM come fonte dati per verificare la
> >> qualità temporale e tematica dei propri dati: spesso in OSM ci sono info
> >> più aggiornate che non in db o cartografie authoritative.
> >>
> >> pg
> >> Il giorno 04/dic/2013 09:26, "Paolo Cavallini" <cavallini a faunalia.it>
> ha
> >> scritto:
> >>
> >>> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> >>> Hash: SHA1
> >>>
> >>> Situazione non sorprendente, ma comunque sconfortante, pare:
> >>>
> >>>
> http://www.geoforus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2981&Itemid=11
> >>> Immagino che in lista ci sia chi ha dati molto piu' approfonditi, e
> >>> visioni magari piu' ottimistiche.
> >>> Saluti.
> >>> - --
> >>> Paolo Cavallini - www.faunalia.eu
> >>> QGIS & PostGIS courses: http://www.faunalia.eu/training.html
> >>> -----BEGIN PGP SIGNATURE-----
> >>> Version: GnuPG v1.4.15 (GNU/Linux)
> >>> Comment: Using GnuPG with Icedove - http://www.enigmail.net/
> >>>
> >>> iEYEARECAAYFAlKe5x0ACgkQ/NedwLUzIr7n/gCglUKKYMJKW4uPC/qNRUU3g/oD
> >>> wQEAoLYBXP3kLhPc+POaacz3svQiEaIf
> >>> =2eCz
> >>> -----END PGP SIGNATURE-----
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