[Gfoss] Map Maker (google) sbarca anche in italia

aperi2007 aperi2007 a gmail.com
Mer 21 Ago 2013 14:05:52 CEST


Ciao PG.

ps:
Dataset di toponimi e dataset di civici non equivale ad avere un dataset 
di indirizzi. :)

Grazie per la segnalazione.
purtroppo non posso dedicarmici a studiarlo come servirebbe, ma alcune 
considerazioni di massima posso condividerle.

Mi pare che diano conclusioni o aspettative senza fornire elementi certi 
per valutarne l'attendibilita'.

Leggo infatti che tra gli obiettivi per cui rilascino i dati sono:

 >    Increase the efficiency and the transparency of public 
administrations;
 >    Reduce costs and administrative burdens; and
 >    Facilitate the development of new open-data-driven services and 
products by businesses thus, stimulating economic growth and >development.

Ma manca ogni riferimento a come arrivare a questi risultati.
Certamente non puo' essere solo la condivisione.

Altrimenti siamo sullo stesso piano di chi dice che mette un chischetto 
di bibite fresche e gratuite e conta con questo di risollevare l'economia.

Se non vi è uno studio serio che accompagna dalle premesse al risultato, 
non si capisce perche' le due cose siano conseguenziali.

Poi, la strada prescelta, ovvero la messa a disposizione di quei dataset 
definiti "vocabolari" mi pare che non dia molto aiuto a comprendere come 
si fa' a raggiungere l'obiettivo.

Mi spiego con un paragone:

Uno potrebbe anche dire:

"Mi costruisco una villa e cosi' faccio ripartire l'economia."

Ottimo proposito, ma se la persona non dice dove prende i soldi, se non 
dice quanto intende spendere per la costruzione di questa villa e non 
spiega in che modo la semplice costruzione di una villa fara' ripartire 
l'economia.
Alla fine tale azione avrebbe come unico risultato certo che tale 
persona avra' una villa. :)

Pero' ribadisco, non ho ancora letto il documento in dettaglio e quindi 
queste mie considerazioni sono tutto sommate gratuite.

Forse a questo link, trovato a partire da quello che hai condiviso ci 
potrà essere qualche risposta alle mie domande:
http://uk.fm.dk/publications/2012/good-basic-data-for-everyone/~/media/Publikationer/Imported/2012/Gode%20grunddata%20til%20alle/BasicData_UK_web_2012.10.08.ashx

Anche li' ho dato una rapida scorsa al documento:

alcune affermazioni meriterebbero di essere piu' esplose, ad esempio:

 >Even if basic data is made accessible for
 >everyone, the public authorities will still have
 >to spend resources on producing, maintaining
 >and ensuring the quality of the data.

 >This work will still have to be financed to
 >ensure the continued availability of quality
 >basic data. Therefore the government and
 >Local Government Denmark have agreed to
 >redistribute the costs of basic data, so that
 >public authorities contribute to basic data
 >via their allocation or block grant.

 >Free access to good basic data for everyone
 >is good business; for the public sector and
 >for society in general. Once the initiatives
 >have been fully implemented in 2020,
 >revenues for society are expected to be
 >approx. DKK 800 million annually.

Quindi, ammettono che non basta condividere, ma serve mantenere la 
qualità e per questo occorre spendere.
SUl fronte del lavoro da svolgere ammettono che ancora non è stato 
finanziato niente e
stimano un costo di DKK 800 milioni annuali.

E resta sullo sfondo che non è chiaro come poi questi dati, divulgati e 
mantenuti a queste cifre faranno ripartire l'economia.

Andrea.

On 21/08/2013 13:30, Piergiorgio Cipriano wrote:
>
> Ciao Andrea,
> visto che hai fatto l'esempio degli indirizzi varrebbe la pena leggere 
> cosa hanno fatto paesi come la Danimarca con i key registries di 
> libero accesso:
> https://joinup.ec.europa.eu/community/core_vocabularies/news/dk-will-denmark-open-its-basic-data-using-core-vocabularies 
>
>
> pg
>
> Il giorno 21/ago/2013 12:19, "Andrea Peri" <aperi2007 a gmail.com 
> <mailto:aperi2007 a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Ovviamente si parla di agevolare stando bene attenti a non
>     privilegiare. Ma questo non vuol dire dare tutto a tutti e con
>     massima libertà, perché difatto equivale a privilegiare chi ha una
>     posizione avvantaggiata e dargli un vantaggio competitivo ulteriore.
>
>     Il giorno 21/ago/2013 11:34, "Alessandro Sarretta"
>     <alessandro.sarretta a gmail.com
>     <mailto:alessandro.sarretta a gmail.com>> ha scritto:
>
>         Ciao Andrea,
>
>         On 08/21/2013 11:12 AM, Andrea Peri wrote:
>
>             >1. La toponomastica e il cambio dei numeri civici sono
>             dati che Google
>             > Maps non può sapere prima di una P.A.
>             >
>             >2.   Lo strumento di Map Marker di Google Maps
>             trasferisce la proprietà dei dati inseriti a Google e
>             quindi ne limita il riuso
>
>             Uno degli argomenti di questo periodo è il rilascio si/no
>             dei dati geografici come OpenData e che licenza applicargli.
>
>             Questo sembra un buon caso di studio sul qale applicre i
>             ragionamenti soliti:
>             .
>             Se una PA rilascia i suoi dati (toponimi e civici ad
>             esempio) con una licenza troppo libera,
>             un competitor forte potrebbe prenderli e inserirli in un
>             suo contesto molto attraente e chiuderli rendendoli
>             difatto usabili solo da li' dentro.
>
>             In questa maniera supererebbe la tua prima obiezione (dati
>             non troppo aggiornati) e riuscirebbe ad applicare la
>             seconda obiezione, ovvero li potrebbe chiudere e
>             consentrne l'impiego solo all'interno del suo contenitore.
>
>         perché dici che li chiuderebbe?
>         Chiunque altro potrebbe usare li stessi dati in altri contesti
>         e con altri scopi, ovviamente prendendoli alla fonte e non da
>         Google.
>
>             Parrebbe che la scelta di rilasciare i dati con una
>             licenza di tipo CC-By-SA sia l'ideale in casi d'uso come
>             questo.
>
>             No ?
>
>         Non credo che il problema sia impedire o meno utilizzi
>         commerciali, ma piuttosto agevolare al massimo il riuso.
>         Ale
>
>         -- 
>         Alessandro Sarretta
>
>         e-mail: alessandro.sarretta a gmail.com
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