[Gfoss] Linee guida Agenzia per l'Italia Digitale su Open Data

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Sab 3 Ago 2013 01:26:04 CEST


> OPEN SOURCE
> ... Si realizza attraverso la concessione a terzi del diritto di
> accedere liberamente al codice sorgente, TALVOLTA consentendo la
> possibilità di effettuare modifiche ...
>

a mio modesto avviso pesonale, nella definizione di cui sopra
c'e un contrasto concettuale stridente.

"concessione a terzi del diritto di accedere liberamente al
  codice sorgente"

fin qua va anche bene ... ma poi fa a pugni con il successivo:

"TALVOLTA consentendo la  possibilità di effettuare modifiche"

quel famigerato TALVOLTA dietro all'innocua apparenza di un
banale avverbio innocentissimo, cela in effetti la negazione
totale di qualsiasi concetto free software / open source.

quando si distribuiscono pubblicamente i sorgenti e' esattamente
perche' ci si aspetta che possano essere liberamente modificati da
chiunque intenda farlo, e che tutte le modifiche e/o opere derivate
possano (talvolta debbano, dipende dalla licenza) essere ulteriormente
rilasciate e redistribuite pubblicamente e liberamente.

se questa liberta' (modifica+redistribuzione) viene meno, allora
non esistono piu' i requisiti minimi per rientrare legittimamente
in una qualsiasi definizione di "software libero / open source",
almeno cosi' come viene generalmente intesa nelle sedi internazionali
piu' autorevoli.

purtroppo, paradossalmente, quel malaugurato TALVOLTA invece sembra
proprio che voglia aprirebbe la strada a strane operazioni di marketing
in cui il codice sorgente viene si rilasciato, ma proibendo 
contestualmente
di potervi apportare qualsiasi modifica e/o di poterlo redistribuire
ulteriormente a terzi.

per inciso, non si tratta affatto di questioni di lana caprina
o di vaghe dispute idelogiche su principi giuridici astratti.
e non si tratta neppure di strane ubbie paranoiche ed immotivate.
purtroppo esistono precedenti storici assolutamente ben precisi e
molto concreti.

anche se forse non e' noto a tutti, a partire dal 2001 Microsoft offre
un ricco ventaglio di licenze speciali [1] che consentono di accedere
ai sorgenti di Windows, Office etc (o di loro porzioni specifiche):

- Ms-PL (microsoft public license)
- Ms-RL (microsof reciprocal license)

queste due sono riconosciute valide e legittime sia dalla OSI [1] che
dalla SFS [2]; infatti entrambe consentono sia le modifiche del codice
che la successiva redistribuzione.


- Ms-RSL (microsoft reference source license)
- Ms-LPL (microsoft limited public license)
- Ms-LRL (microsoft limited reciprocal license)

invece queste tre sono state bocciate tanto dalla OSI quanto dalla SFS,
proprio perche' proibiscono le modifiche o la redistribuzione.
oppure perche' impongono che il sw derivato debba necessariamente
continuare a girare solo ed esclusivamente su piattaforme Windows


- Microsoft Enterprise Source Licensing Program
- Microsoft Windows Academic Program
- Microsoft Government Security Program
- Most Valuable Professionals Source Licensing Program
- Microsoft Shared Source Common Language Infrastructure

qua si tratta di accordi speciali che consentono effettivamemte 
l'accesso
al codice sorgente, ma che impongono precisi vincoli di riservatezza,
proibiscomo qualsiasi modifica oppure proibiscono gli usi commerciali.
ergo sono state tutte quante respinte sia dalla OSI che dalla SFS, e
vengono quindi considerate come licenze tipicamente "closed source".
anche se effettivamente prevedono la condivisione dei sorgenti, tutti i
vincoli accessori che vengono imposti la rendono del tutto inefficace,
e quindi di fatto i sorgenti restano "chiusi" a tutti gli effetti 
pratici.

insomma, il tentativo di fare passare il concetto per cui "open source
e' semplicemente quando si apre il codice sorgente, magari anche se poi
si proibisce di modificarlo e/o di utilizzarlo in qualsiasi modo e per
qualsiasi scopo" non e' affatto nuovo.

ma e' anche chiaro in modo cristallino che in tutti questi casi si puo'
forse legittimamente parlare di "shared source" ma non certo di
"open source" e tanto meno di "sw libero".

ciao Sandro


[1] http://en.wikipedia.org/wiki/Shared_source
[2] http://en.wikipedia.org/wiki/Open_Source_Initiative
[3] http://en.wikipedia.org/wiki/Free_Software_Foundation



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