[Gfoss] Futuro dell'associazione

Stefano Iacovella stefano.iacovella a gmail.com
Lun 22 Apr 2013 08:05:38 CEST


Ciao



In attesa che ci si possa vedere per una assemblea o un altra forma
"organizzata" per discutere di cosa vuole e può essere l'associazione provo
a scrivere qui qualche riflessione personale che potrebbe essere spunto per
discuterne anche qui.



Il modello di associazione che piacerebbe a me, e che credo possa
funzionare al meglio, è molto leggero e fluido.

Un associazione con uno statuto forte, che delinei nettamente quali sono i
principi inderogabili e le linee guida che devono essere presenti in ogni
attività che possa considerarsi come attività dell'associazione.

Una associazione con pochissime cariche e con molte attività da parte dei
soci, una sorta di non-associazione :-)

Mi spiego meglio. Mi pare che molte persone, sia soci dell'associazione che
orbitanti intorno, svolgano attività a favore del software geografico Open
Source, o siano interessati a farlo.

 Il modo migliore perchè questa attività vengano realizzate è
l'organizzazione spontanea, dal basso. Il ruolo di GFOSS dovrebbe essere
quello di collante, di aggregatore di iniziative, che possa dare risonanza
e "ufficialità" alle attività dei singoli.

 In questo modello io vedo un comitato ristretto, ovviamente eletto dai
soci, di 3-5 persone il cui ruolo principale sia la "custodia" dello
statuto e la garanzia che le attività svolte col bollino GFOSS non
contrastino palesemente con i principi irrinunciabili dichiarati nello
statuto. Fatto salvo questo massima libertà di azione a chiunque, perchè la
pluralità di azioni e di diverse visioni può solo essere fonte di ricchezza
e di crescita per tutta l'associazione.

Chiunque voglia svolgere un attività e fregiarla del bollino GFOSS dovrebbe
semplicemente dichiararlo al comitato raccontando brevemente di cosa si
tratta e dare "prova" che non contrasta con lo statuto. Ed il comitato
dovrebbe "autorizzare" e dare risonanza.

 Ovviamente il comitato deve essere una struttura estremamente agile e
veloce, che possa dare risposte certe e rapide, deve quindi essere composto
da persone che oltre alla competenza siano anche disponibili a dedicare una
piccola (?) quota del loro tempo.

 Ad esempio più di una volta ho letto qui in lista di azioni che qualcuno
ha proposto all'associazione verso aziende/enti pubblici italiani ma a cui
poi mi pare non vi sia stato seguito.

 Se il socio invece diventa la parte attiva, e scrive di proprio pugno la
comunicazione, il ruolo dell'associazione diventa soltanto quella di canale
trasmissivo.



Ovviamente le mie considerazioni sono da esterno. Anche se sono utente di
software Open Source, non solo geografici, da molti anni mi sono avvicinato
all'associazione ma solo nell'ultimo anno seguo  con più attenzione
l'associazione.



Buona giornata



Stefano
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