[Gfoss] R: Scuole Sicure

Massimiliano Mauro mauro.massimiliano a gmail.com
Mer 26 Set 2012 12:08:32 CEST


*INDICE DI RISCHIO*

ottima iniziativa. Come Stefano Campus, anche io suggerirei una maggiore
> attenzione ai termini usati (parlare di vulnerabilita`, pericolosita` o
> rischio e` molto diverso, per un argomento cosi` sensibile se non si e`
> chiarissimi si rischia in genere di creare inutili allarmismi nella
> popolazione).
> So che molti edifici scolastici nella provincia di Potenza (Basilicata)
> sono stati censiti, me ne sono occupata anche io in prima persona durante
> la mia tesi di laurea triennale, che era appunto sulla valutazione della
> vulnerabilita` degli edifici scolastici. A questo proposito ti consiglio di
> contattare il Prof. Angelo Masi dell'Universita` di Basilicata.
> Attenzione poi a mescolare dati di provenienza diversa. Infatti esistono
> diversi metodi per la valutazione della vulnerabilita` e hanno senso solo
> in un contesto "relativo" e non "assoluto", confrontando dati di
> provenienza diversa si rischia di fare una gran confusione.
> Sentiti libero di contattarmi in privato se hai bisogno di ulteriori info.


Stiamo lavorando con i dati che vengono forniti dalle scuole stesse o
istituzioni.
La grande polemica è che spesso sono stati spesi molti soldi, forse troppi,
per la verifica dell'istituto e i risultati non vengono rilasciati. Questo
dubbio ammette tutte i dubbi possibili. Se la verifica è stata realmente
fatta, o se la scuola è a rischio e si preferisce lasciare la notizia in un
cassetto.

Abbiamo omesso perciò la zona, per non generare allarmismi, ma certo,
prossimamente, dovremmo evidenziare come urgenti le scuole che non hanno
verifica e sono in zona 1. Sarà un passaggio delicato, ma essendo una
campagna per la trasparenza dei dati e le scuole sicure bisogna puntare ai
problemi.

L'indice che viene fornito dopo le verifiche è l'indice di rischio, che è
un valore assoluto, cioè tiene in considerazione tutte le variabili, ad
esempio la zona sismica (raggruppate in 4 zone). È appunto per questo
motivo che abbiamo deciso di non inserire la zona sismica nelle
informazioni visualizzate, poiché avrebbe generato confusione. Ci siamo
immaginati genitori di uno studente in cerca di una "scuola sicura". Tra
due istituti con stesso indice di rischio ma su zone diverse di
pericolosità sismica (zona 1, alto rischio, e zona 4, per dire),
probabilmente un genitore avrebbe scelto quella nella zona meno pericolosa,
fraintendendo l'indice di rischio.

Redigerò un glossario così che si possa leggere la mappa con più
consapevolezza.

Anche la palette colori è volutamente scelta per non generare allarmismi o
aspetti troppo emozionali. Abbiamo provato un color prugna per le scuole
senza dati rilasciati e l'intera Italia sembrava malata di peste. Siamo
tornati su toni più alti per non disturbare.
Stiamo cercando in tutti i modi di non generare allarmismi e spero di
essere più cauto possibile.

*GEOCODING*
Stiamo lavorando con http://www.voglioilruolo.it/ per un crowdsourcing, per
ripulire i dati sporchi che abbiamo; speriamo di eliminare tutti i problemi
nel tempo. Il Geocoding è gestito da voglioilruolo.it stesso.





Il giorno 25 settembre 2012 20:47, Paolo Corti <pcorti a gmail.com> ha
scritto:

> 2012/9/25 Vittorio Colombo <vitcol a alice.it>:
> > Mi permetto, per esperienza diretta, di dare un consiglio strettamente
> tecnico riguardo la geocodifica di Google, al di là dei noti limiti di
> licenza.
> > La geocodifica di Google va ovviamente bene in interattivo, quando
> cerchiamo un indirizzo pronti a verificare e correggere il tiro, ma è una
> bestia cattiva poco adatta al batch.
> > Ha infatti il brutto vizio di riconoscere la via "giusta" ma nel Comune
> a fianco, a seconda di dettagli di scrittura che, in una banca dati non
> certificata e non normalizzata, sono poco controllabili.
> > Per intendersi, provate in Google a cercare "Via Giuseppe Verdi,
> Coriano" e poi " Via Verdi, Coriano" e... ecco, avete visto.
> > Quello scherzetto è solo la punta dell'iceberg, succede anche coi
> civici, cose del tipo "via roma 12" è posizionato correttamente ma se cerco
> "via roma 14" casco al Comune vicino: perché quel civico 14 non lo conosce,
> e lui pensa di dare un bell'aiuto. In realtà nel 99% dei casi la ragione è
> una incompletezza dei dati che stanno dietro e l'effetto è appunto
> devastante.
> > Questo per dire, se si vuole un lavoro serio, attenzione che Google
> potrebbe essere inadatto già a priori.
>
> Personalmente ho usato le API per il geocoding di Google e Geonames: a
> me la prima sembra dare risultati sicuramente migliori (al momento),
> però legalmente non è utilizzabile a meno di non visualizzare i
> risultati su con l'API di GoogleMap. Quindi non è una via percorribile
> (ed infatti l'ho abbandonata in un'applicazione in cui uso Leaflet,
> ovviamente per processi in batch c'è lo stesso limite).
> Recitano infatti i TOS: "the Geocoding API may only be used in
> conjunction with a Google map; geocoding results without displaying
> them on a map is prohibited"
>
>
> ciao
> p
>
> --
> Paolo Corti
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> web: http://www.paolocorti.net
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> skype: capooti
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