[Gfoss] ASITA e le associazioni geografiche in Italia

Marco Guiducci marcoguiducci a ymail.com
Gio 15 Nov 2012 10:52:36 CET


> che detto in altro modo: i gis saranno sempre piu' alla portata di tutti

> e gli specialisti, comunque, si potranno distinguere su nuove 
> professionalita'.

certo! per riparare i danni fatti! ;-)
a parte le battute, già in una mia precedente ho scritto che si va ancora all'università per capire come sono fatti e come si fanno i dati geografici.
Una buona parte del mio lavoro nel settore pubblico è risolvere, meglio sarebbe prevenire, o guidare i colleghi architetti, geologi, forestali e via dicendo, che hanno uno strumento tra le mani ma poco bagaglio teorico.
Non si tratta di mettere una traccia su OSM: si tratta di realizzare strati informativi corretti, cioè che contengano dati veri, e realizzati in modo da essere utilizzabili, per poi eseguire calcoli con essi.
Esempio stupido: se domani i kit per l'analisi del sangue si svendono su internet (magari ci sono già....) tra qualche hanno ci faremo le analisi da soli in casa?
L'informazione geografica come un'auto che tutti hanno e tutti sanno guidare?

Quindi credo ancora nella differenziazione professionale: il tecnico ambientale fa prelievi e campionamenti delle acque e sa lui come si fanno. Poi li porta al tecnico gis che sa lui come memorizzarli e come farli interagire con altri strati informativi.
Si assiste da una parte a una specializzazione spinta all'estremo, dall'altra, nel nostro settore, al contrario. Il solo fatto che gli strumenti gis siano diventati "semplici" e disponibili non rende automaticamente tutti "esperti".
Insomma per chiudere, sotto il cofano di un XGis, c'è tanto sapere e tanti cavalli da spremere con cognizione di causa.

saluti
marco



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