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a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Sab 5 Maggio 2012 12:21:30 CEST


On Sat, 05 May 2012 11:25:25 +0200, Massimo Zotti wrote:
> Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa
> essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il 
> confronto
> su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo -
> finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto 
> che
> a marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi
> decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e
> repertorio appunto [1]).
>
> Massimo
>
>
> [1] per approfondire suggerisco questo articolo
> 
> http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html
>

Massimo,

grazie per il link veramente molto utile: in particolare, razzolando 
tra
i numerosi riferimenti, io mi sono andato a leggere questo:
http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/allegati_tec/Linee%20guida%20ortoimmagini_10k%20&%20dtm.pdf

giusto alcune osservazioni a botta calda:

- finalmente vengono definite in un documento formale una serie di
   valutazioni tecniche chiare, ben fatte e molto ben documentate
   (veramente ottimo ...)

- altrettanto positivo il fatto che finalmente i vari dati satellitari
   (SRTM, Aster, OrbView3, Ikonos etc) vengano ufficialmente citati in 
un
   documento della Repubblica Italiana.
   casomai suscita qualche perplessita' il fatto che Landsat non sia
   neppure mai citato di striscio ... veramente strano ... e' ben
   vero che Landsat ha una risoluzione spaziale poco spinta, ma
   rimane pur sempre una delle risorse di base fondamentali, o sbaglio ?

- noto comunque che (in linea di massima) il concetto di "licenza" e'
   affrontato in modo abbastanza disinvolto e con ben poca chiarezza.
   p.es. nel caso di SRTM di dice (correttamente) che i dati SRTM 
"finished"
   sono pubblicamente scaricabili dai siti USGS / NASA (verissimo)
   poi subito dopo si cita la versione SRTM CGIAR-CSI dicendo vagamante
   che anche questi sono pubblici ma richiedono l'obbligo della 
citazione
   della fonte: ma come ben sappiamo le cose non stanno affatto cosi',
   dato che le condizioni di licenza imposte dal CGIAR dicono 
chiaramente:
   "Users are  prohibited from  any commercial,  non-free resale,  or
    redistribution without explicit written permission from CIAT."
   Insomma, nel caso SRTM USGS/NASA abbiamo a che fare con genuini Open
   Data, nel caso CGIAR-CSI assolutamente no.
   Forse questo andava spiegato un po' meglio nel documento ... ;-)

- per quanto riguarda i formati si consiglia di usare ASCII GRID per
   tutti i vari DEM / DSM / DTM etc: e questo mi pare ottimo, visto che
   a tutti gli effetti e' un formato "aperto"

- poi pero' quando si parla di ortofoto e dintorni si mettono assieme
   indistintamente in un unico calderone GeoTIFF, TIFF e/o JPEG (con 
relativi
   WorldFile .TFW / .JGW), ECW e Jpeg2000
   evidentemente qua si fa molta confusione: GeoTIFF, TIFF+TFW e 
JPEG+JGW
   sono "formati aperti" genuini a tutti gli effetti.
   viceversa ECW e' un formato chiusissimo e supportato da un un unico
   produttore (btw, giusto per rimanere in ambito proprietario, MrSID 
dove e'
   sparito ? non viene neppure citato di striscio, alla faccia della par 
conditio).
   Jpeg2000 ... who knows ? certo che e' afflitto da un sacco di 
brevetti;
   e per inciso, per quanto mi risulta non esiste nessuna 
implementazione
   free/open che lo supporti decentemente :-P
   visto che il documento e' molto ben fatto e ricco di informazioni
   dettagliate sui pro e sui contro dei vari formati, forse una piccola
   riflessione anche sugli aspetti "formato aperto/ formato chiuso" era
   sicuramente opportuna.
   invece, purtroppo, non c'e' neppure una riga su questi aspetti, pur
   critici: se non altro per il botto di soldi che constano alcune 
licenze.
   in tempi di crisi economica, forse le P.A. dovrebbero tenere conto 
anche
   di questi aspetti quando esprime una valutazione tecnica cosi' 
articolata
   e riccamente dettagliata, no ?

ciao Sandro




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