[Gfoss] Articolo del New York Times sulle "fughe" da Google Maps

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Ven 23 Mar 2012 11:04:36 CET


On Fri, 23 Mar 2012 10:13:57 +0100, Francesco P. Lovergine wrote:
> L'uso fair e partecipativo è un bene per software e dati. Quindi la 
> risposta
> ovvia è sì. Questo non impedisce a una company di essere unfair 
> restando
> perfettamente nella legalità della licenza. E questo vale per
> software e dati.
> Quindi?
>

Occhio, i dati non sono esattamente identici al sw.
esistono non poche differenze, sia concettuali che pratiche.
riparto dalle quattro liberta' fondamentali GNU per parallelismo:

#0: liberta' di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
---------
applicato ai dati significa "liberta' di utilizzare
il dato per qualsiasi scopo"; fin qua torna abbastanza.


#1:  liberta' di studiare il programma e modificarlo
---------
qua cambia tutto: per i dati e' implicita la possibilita' di
studiarli ed analizzarli nel momento stesso in cui si rendono
disponibili.
quindi casomai diventa "liberta' di accedere al dato grezzo".

ancora tutto diverso e' il caso delle modifiche: che sarebbe comunque
piu' corretto definire "opere derivate".

a volte e' bene scoraggiarle assolutamente: p.es. se la Repubblica
Italiana distribuisse una scansione ad alta risoluzione del proprio
emblema di Stato, qualsiasi modifica rischierebbe di diventare un 
falso,
oppure uno sfregio oltraggioso.
che si intenda cautelarsi contro eventualita' di questo genere pare
lecito (e addirittura opportuno), ma ovviamente dipende dal caso
concreto, e' l'eccezione e non puo' essere la regola generale.

inoltre bisogna anche capire bene cosa significa il concetto di
"modica" applicato ai dati:
un conto e' limitarsi ad una banale conversione di formato senza
soppressione di informazioni, tutt'altra cosa e' la rielaborazione.
p.es. tornando all'ipotetico stemma di Stato: potrei ricavare da un
SVG un PNG, e non introdurrei nessuna variazione sostanziale.
oppure potrei divertirmi a cambiare i colori a casaccio, con effetto
del tutto diverso e potenzialmente pernicioso.
insomma, qua non possiamo certo fare un mapping 1:1 tra dati e codice,
sono ambiti diversi, servono sicuramente regole diverse.


#2: liberta' di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare
     il prossimo
---------
idem sui due fronti: chiaro che se la possibilita' di ridistribuire
liberamente i dati a terzi e' esclusa non possiamo certo parlare di
Open Data.


#3: Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente
     i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga 
beneficio
---------
anche qua, dipende ovviamente dai casi quando parliamo di dati.
occhio che per i dati "miglioramento" potrebbe anche paradossalmente
significare "falsificazione" ;-)
p.es. potrei pubblicare una versione "migliorata" di un libro di storia
della seconda guerra mondiale in cui si dimostra che si verifico' del
tutto spontaneamente un gran numero di suicidi spontanei tra gli ebrei.
oppure potrei "migliorare" una mappa urbanistica in modo tale da
dimostrare "oggettivamente" che non ho costruito casa mia in zona
tutelata da vincolo geologico, archeologico e paesaggistico.

piu' realisticamente, possiamo parlare di "rielaborazione"; potrei
p.es. rielaborare una foto satellitare applicando una 
georeferenziazione
piu' rigorosa di quella disponibile all'origine.
chiaro che redistribuire la versione rielaborata e' di grande interesse
per la community: ma e' anche chiaro che e' un concetto tutto diverso
dal "miglioramento del codice" che abbiamo per il sw, visto che sto
producendo a tutti gli effetti un'opera derivata sostanzialmente
diversa dell'originale, e che non lo sostituisce affatto ma lo 
affianca.

oppure torniamo a bomba ad OSM: chiaro che se qualcuno migliora la
mappa della viabilita' pugliese *deve* preoccuparsi di far si che
le sue modifiche finiscano nel DB generale.
ma in questo caso stiamo parlando di un work-in-progress che si 
alimenta
proprio in base a tanti successi interveti incrementali da parte di
un largo numero di contributors, insomma di un processo partecipativo.

torniamo invece alle foto satellitari: qua funziona tutto diverso.
l'unico materiale originale e' quello rilevato dal sensore, stop.
posso si rielaborarlo, ma non posso certo "migliorarlo" in nessun modo.

----
insomma, quando andiamo a mettere tutto quanto assieme non possiamo
che concludere che dati e sw sono due cose ben diverse, e che e'
quindi opportuno che seguano canali distinti e che utilizzino licenze
concettualmente e giuridicamente diverse.

la famiglia delle Creative Commons per fortuna e' abbastanza flessibile
da adattarsi ad un gradissimo numero di casi disparati, a seconda delle
esigenze specifiche pou' disparate.

CC-O (public domain): sicuramente utili quando si tratta di un "dato
morto" ed abbastanza triviale, non suscettibile di miglioramenti di 
sorta.

CC-BY: piu' o meno come sopra, ma voglio che sia chiara l'origine

CC-ND: e' un dato "delicato e sensibile", ti impedisco di modificarlo,
    te lo tieni esattamente come te l'ho pubblicato

CC-NC: la piu' pelosa e meno consigliabile di tutte

CC-BY-SA: voglio mettere in piedi un processo partecipativo dinamico,
    e voglio costringerti (amorevolmente) a ritornare indietro tutte le
    modifiche, integrazioni ed ulteriori rilievi che farai per tuo conto

quale e' giusta e quale e' sbagliata ?
ovviamente, sono tutte piu' o meno valide, dipende tutto dalla natura
del dato. e soprattutto dipende tutto dal modello organizzativo che
ho in mente, e dai processi partecipativi che intendo attivare.
... ma qua entriamo di peso su problemi di governance, non di licenza

ciao Sandro

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