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luca menini menini.luca a gmail.com
Sab 23 Giu 2012 16:02:18 CEST


Il 22 giugno 2012 08:22, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha scritto:
> sai indicarmi quali sono i punti deboli e problematici dell'harvesting che
> te lo rendono poco utile ?
> La lentezza di scambio dei dati ?
>

No, no, non ho critiche all'harvesting.
Io parto da un altro punto di vista.
Organizzazione, tecnologia, controllo di processi, non c'entrano con
il mio ragionamento.

Per spiegarmi, racconto un aneddoto che mi e' capitato.

Anno 1989. Non c'era internet. Il "taglia&incolla" si faceva ancora
con "forbice&colla".
Erano gli anni in cui in Italia si cominciava a parlare di "mappe
acustiche" del territorio. Non c'era ancora alcuna legge a riguardo.
Lavoravo con un gruppo di bravi tecnici e cercavamo di fare al meglio
il nostro "mestiere": supportare le pubbliche amministrazioni della
provincia di Venezia per conoscere meglio gli "inquinanti di tipo
fisico".

Vengo a sapere che presso un comune, di cui non faccio il nome,
stavano per approvare una delibera di Giunta per affidare ad un
consulente la mappatura acustica del comune. Io e il mio gruppo
facevamo, tra le altre cose, proprio questo per altre amministrazioni.
Pubblici dipendenti, pagati con soldi pubblici. Nel piano di lavoro di
quell'anno avevamo ancora spazio per altri lavori.
Chiedo appuntamento con l'assessore competente, mi presento e
orgogliosamente propongo la mia struttura "gratis" per fare lo stesso
lavoro per il quale erano in procinto di dare una consulenza.
Noi facevamo proprio quel lavoro, pagati con soldi pubblici, ci pareva
logico proporci e fare risparmiare un'amministrazione.
Dopo il colloquio ho mandato un piccolo progetto che spiegava cosa
avremmo fatto, in che tempi, e cosa avremmo consegnato al termine
dello studio.
In realta' quell'assessore l'ho un po' pressato ...
E alla fine ci ha assegnato il compito di studiare l'inquinamento
acustico sul territorio del comune.
Ero proprio contento. Mi sentivo orgoglioso per aver fatto risparmiare
soldi di consulenza ad un amministratore.
Al termine abbiamo consegnato un "bel malloppo", completo di mappe
colorate riportante la distribuzione dell'inquinamento acustico nel
territorio comunale.
A conclusione dell'incontro in cui abbiamo illustrato all'assessore il
lavoro, ci ha detto: "bel lavoro. Bravi. Pero' un po' troppo tecnico e
difficile da capire. Qui bisogna che dia un incarico esterno per
valutare il corposo lavoro che avete fatto".
Ha aperto un cassetto della scrivania, ha messo dentro il plico che
gli abbiamo consegnato, ha richiuso il cassetto e ci ha salutati.
Mi vedo ancora la scena ...
Sono rimasto di sale. Lui l'incarico l'ha dato lo stesso, e il nostro
lavoro non e' mai uscito da quel cassetto ...

E' stato quel giorno che ho promesso a me stesso che qualsiasi cosa
avrei fatto da li' in avanti, avrei fatto di tutto per rendere
pubblici i dati.

Non sapevo cosa erano gli OpenData, per me "formato aperto" era il
"formato ASCII", non sapevo niente di "licenze d'uso", non sapevo
niente di "free software", parlare di "metadati" la ritenevo una cosa
da blbliotecari e pensavo si riferisse a come si devono tenere i
cataloghi di una biblioteca.

Per me "cosa devo fare" viene prima di "come".
Questo, e solo questo, intendevo dire affermando che non mi interessa
l'harvesting.

Ciao.

luca

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