[Gfoss] Smart City: al via la consultazione pubblica telematica

G. Allegri giohappy a gmail.com
Lun 16 Lug 2012 10:03:23 CEST


Anch'io seguo l'evolversi delle Smart cities & communities da diversi
tempo. Diciamo da quando è partito a livello mondiale e alcuni big, in
testa Siemens, hanno cominciato a smuovere mari e monti per dare il via a
questo gigante anche a livello europeo e poi nazionale.
Inizialmente, se non ricordo male, non si parlava nemmeno di communities...

Non ho mai vista di buon occhio tutto questo movimento di truppe
commerciali, perché ho ritenuto che si stesse impacchettando un bel cavallo
di Troia, dal nome altisonante e attraente, nel quale celare degli
interesse industriali da capogiro.
Credo che tutt'oggi, per quanto si stia cercando di dare una ragione morale
e civile alle smart cities, il propellente stia nel bel giro di soldi che
si sta generando (per pochi).

Concordo con molti di voi, avrei preferito si fosse semplicemente parlato
di "infrastrutture intelligenti". Sarebbe veramente ridicolo delegare
l'attribuzione di "smartness" di una città alle sue infrastrutture, proprio
perché ciò che qualifica una città è un prodotto di fattori che vanno ben
al di là delle reti, dei protocolli e dei modelli di dati! Forse è anche
per questo che ad un certo punto è spuntato il termine "communities", ma
per ora non ho percepito proposte davvero interessanti di nuovi approcci di
governance. E comunque prima di parlare di e-gov, parliamo di gov :)

Il punto è che questo processo è stato avviato. Il bando c'è, i milioni di
euro verranno spesi. Penso che a questo punto sia opportuno stare nel
gioco, essere presenti e attivi (per quanto sarà possibile) per promuovere
e proporre idee e soluzioni, e monitorare lo sviluppo dei progetti che
partiranno.

Sono convinto che le risorse per sostenere processi che favoriscano la
convivenza e la coesione sociale, l'inclusione, l'integrazione, il sostegno
alle fasce deboli, ecc., ci siano già. Il problema è riuscire ad usarle e a
dargli gambe economiche. Facciamo in modo che queste centinaia di milioni
che stanno per piovere vadano in questa direzione, piuttosto che in
macchinoni iperingegnerizzati da campagna elettoriale...

giovanni


Il giorno 16 luglio 2012 07:54, Geodrinx <geodrinx a gmail.com> ha scritto:

> La prima "opzione" per fare realmente "smart" le nostre "city" dovrebbe
> essere quella di ... abolire i termini "smart city", che diventeranno lo
> slogan dei politici nei prossimi mesi.
> Facciamoci venire idee utili.
> Che non e' detto che non siano gia' esistenti, ma magari semplicemente non
> sono conosciute.
> Forse, per fare diventare intelligenti le nostre citta' ( e le campagne? )
> basta organizzare e informare (e magari migliorare) sull'esistenza dei
> servizi web che ottimizzano le risorse.
>
> Temo quando si istituiscono commissioni e si stanziano soldi :(
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