[Gfoss] Dati congruenti - ex Smart City: al via la consultazione pubblica telematica

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Dom 15 Lug 2012 18:35:26 CEST


On Sun, 15 Jul 2012 15:39:26 +0200, Andrea Peri wrote:
> Se due archivi non sono congruenti tra di loro , diviene molto
> difficile ricondurre uno dei due a essere congruente con l'altro 
> senza
> doverci spendere giorni uomo di un operatore a fare copia/incolla di
> singoli tratti.
>
> Diviene quindi ovvio dire che un nuovo archivio dovrebbe nascere gia'
> congruente con l'archivio di riferimento.
> Questa affermazione sembra ovvia e banale. E invece non lo e' per
> niente (sigh).
>

e questa e' la vera "maledizione" intrinseca nei dati geo-spatial
altamente strutturati.
in pratica ciascun dataset complesso ed articolato deve essere 
totalmente
auto-consistente dalla A fino alla Z; e spesso deve essere consistente
anche con datasets distinti ma strettamente correlati.
se introduci una falla / smagliatura da qualche parte, poi diviene 
quasi
impossibile tornare ad una situazione di perfetta coerenza.
a meno di non impiegare un sacco di "olio di gomito", che ovviamente
costa un sacco di tempo e di soldi.


> Purtroppo l'ìimpiego di determinati strumenti altera inevitabilmente
> il dato originale e di conseguenza si perde la congruenza.
>  Dietro questa frase sibillina si nasconde una realta' complicata.
>

per mia esperienza personale e diretta, direi che forse e' ancora piu'
complicato.
se tutte le modifiche, aggiunte, correzioni etc non vengono apportate
direttamente sul medesimo unico sistema di storage unificato 
(possibilmente
un unico spatial DBMS condiviso da tutti gli attori, e che implementi 
in
modo "forte" tutti i controlli di coerenza e di consistenza) e' 
praticamente
inevitabile arrivare velocemente a modifiche contrastanti che non 
possono
poi essere facilmente ri-acquisite a ritroso senza provocare danni 
gravi
cha invalidano completamente la coerenza globale.

esempio classico: i grafi stradali, dove una assoluta auto-consistenza
e' tassativamente indispensabile.
se molti attori operano indipendentemente (e magari con sistemi 
eterogenei)
per correggere il grafo, alla fine del processo non si ottiene affatto 
un
grafo "migliorato".
si ottiene semplicemente una lunga catena di fork, che portano ad avere
enne versioni distinte del grafo di partenza (una per ciascun attore) 
che
non sono piu' reciprocamente compatibili.
... a meno di non sobbarcarsi di un mostruoso lavoro manuale per
riaggregarle tutte quante in un contesto unitario.

N.B.: questo stato di cose IMHO andrebbe valutato accuratamente quando
si parla di license CC-BY-SA per i dati geo-spatial.
lo "share alike" garantisce si che tutte le modifiche apportate debbano
essere condivise, ma di per se non e' affatto condizione sufficiente 
per
garantire che esse potranno essere facilmente incorporate nel dataset
originario di partenza (almeno, affrontando costi ragionevoli).


> Se te mandi dei dati congruenti a giro per farli editare da altri
> soggetti e questi soggetti impiegano determinati softwares,
>  se non vengono usati con ASSOLUTA COMPETENZA e con una chiara
> percezione di quello che fanno.
> Si ha il risultato che quasi tutti i vertici subisco degli
> impercettibili spostamenti (pochi millimetri), roba di per se'
> risibile, ma che fanno perdere la proprieta' assoluta della
> congruenza.
>
> Per cui a mio parere la congruenza al momento è una bella cosa, ma
> finisce per essere un costo abnorme.
>

a meno di non adottare un approccio come quello supportato p.es. da
Open Street Map: un unico repository / database centralizzato ed
"ufficiale", uso tassativo di pochi strumenti "fatti apposta";
allora si che diventa possibile fare cartografia "cooperativa"

probabilmente un impiego piu' esteso di protocolli come il WFS-T
potrebbe dare una mano utile in questo settore, perche' consentirebbe
effettivamente a molti attori "community" di operare indipendentemente
ed autonomamente, ma pur sempre nei confronti di un unico DBMS
centralizzato.

ciao Sandro

-- 
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