[Gfoss] OT: Carte tra arte e potere

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Mer 29 Feb 2012 21:43:19 CET


>>* Non e' tanto il web mapping che cambia la storia della cultura geografica,*>>* a mio parere, quanto piu' semplicemente la diffusione dell'informazione*>>* attraverso gli strumenti informatici che cambia le modalita' della*>>* conoscenza, piu' in generale. Ma questa è una cosa essenzialmente tecnica*>>* e contingente; i paradigmi della conoscenza, ossia i modelli, i*>>* meccanismi, le codifiche con le quali l'uomo cerca di comprendere o*>>* descrivere la realta' rimangono comunque su un altro livello.*>
>Appunto qui sarebbe interessante capire meglio. La questione tecnica (però una
>modalità di comunicazione e di condivisione di informazioni non è poi solo una
>questione tecnica)  sta avendo un impatto sulla descrizione, su modelli e
>codifiche? Io non ho una risposta certa, ma la domanda mi intriga molto.


Mi permetto di aggiungere a questa interessante discussione alcuni spunti
piu' tecnici anche se piu' da romanzo di fantascienza che da discussione
filosofica.

Un elemento innovativo che si e' affacciato con l'avvento di internet e'
quella che si potrebbe chiamare "informazione personalizzata".
Di per sè è una possibilità interessante e certamente positiva se ben
utilizzata, ma, come si diceva in questa discussione, buono o cattivo
dipende da come si usa.

Quello che a me ha sempre colpito e' la differenza potenzialmente elevata
tra l'approccio televisivo/radiofonico e quello di internet.
La televisione e la radio sono dei sistema tendenzialmente "broadcasting".
Dico tendenzialmente perche' la TV via cavo o via satellite va nella
direzione internettiana di una televisione ad personam, ma ancora siamo
lontani da quello che potenzialmente già oggi permette Internet.

Broadcasting: significa che trasmetti un qualcosa che tutti ascoltano o
vedono. Quello che dici o mostri puo' essere vero o falso, ma lo saranno in
egual misura per tutti quelli che sono in ascolto.
Se dici bianco hai detto bianco per tutti, se dici nero dici nero e tutti
sanno che lo hai detto, mostri un numero e possono contesatre che e' troppo
basso o troppo alto, o interpretato male.

Con la televisione e la radio lo spettatore conta come elemento aggregato,
e' il numero che conta, le informazioni statistiche che consentono di
profilare l'utente sono basate su grandi numeri di persone.
NOn interessa conoscere chi sia realmente il singolo utente, interessa
conoscererli dal punto di vista medio statistico.

Con la comparsa di internet , all'inizio si è pensato di replicare il
paradigma televisivo, grandi numeri di utenti che accedono alla medesima
informazione. Questo approccio che ebbe un successo all'inizio, si e'
presto stabilizzato e alla lunga si va affievolendo, io ritengo che questo
accada perche' su piano del messaggio broadcasting televisione e radio sono
piu' efficaci, riescono meglio  a raggiungere tutti con il loro messaggio.

In seguito pero' si e' cominciato ad affacciare un nuovo modo di fare
informazione su Internet, un modo nuovo e non possibile , ne' immaginabile
prima.
Il messaggio "ad personam".

Interessante per i pubblicitari, che se riescono a sapere i gusti del
signor Mario Rossi riescono a proporgli la pubblicita' su misura e quindi
con una percentuale di successo ben superiore a quella offerta da studi
statistici aggregati come quelli offerti dalla televisione. Ma a pensarci
bene, non piu' di tanto, perche' anche se la percentuale di penetrazione
del messaggio pubblicitario ad personam e' maggiore, il numero e' comunque
inferiore, proprio perche' centri una persona, mentre il broadcasting ne
centra qualche decina di migliaia , e se riesci a portare un gruppo di
utenti omogenei su un canale broadcasting hai maggiori percentuali di resa
in termini pubblicitari.

Ma con internet ci si puo' spingere ben piu' in la'.
Infatti se in termini pubblicitari la resa e' fino a un certo punto, in
altri contesti anche riuscire a raggiungere una persona e' gia' un successo.
L'aspetto che mi preme sottolineare, pero' non e' il tipo di messaggio, ma
come esso viene veicolato.
Viene veicolato direttamente E SOLAMENTE al singolo individuo.
"Solamente" è questo l'aspetto piu' rilevante a mio parere.

Immaginiamo ad esempio un sito A che riuscendo a riconoscere un certo
utente, grazie a profilazioni che lo hanno ben tracciato, in questo tipo di
attività ci sono dei soggetti ben capaci di profilare.
Un motore di ricerca con la sua capacita' attrattiva e con il suo ruolo di
punto di partenza di ogni utilizzo di internet, riesce meglio di chiunque
altro a percepire gusti e umori di chi lo impiega.
Grazie a questa profilazione dell'utente MArio Rossi, sito A potra' spedire
o far vedere al signor Mario Rossi un messaggio, ma nel nostro caso  UNA
MAPPA TEMATICA come si ritiene che ossa far colpo al signor Mario Rossi.
Invece al signor Bianchi, il medesimo sito potrebbe far vedere una Mappa
Tematica diversa per meglio colpire l'immaginazione del signor Bianchi.

E l'aspetto piu' importante e' che la mappa che vede il signor Rossi
nessun'altro la vede, nessun altro la potra' giudicare o valutare o
criticare o contestare.
Proprio perche' mostrata solo al signor Rossi.

Ecco la grande differenza tra televisione/radio e internet. Il messaggio
"ad personam".

Riconoscere l'utente e preparare un messaggio solo per lui e per nessun
altro.

Ma manca un passaggio essenziale per capire la portata di questa tecnologia,
non stiamo parlando del classico collegamento al propri home-banking dove
il colloquio "ad personam" e' istanziato volutamente, cioe' l'utente e'
consapevole che sta' vedendo un qualcosa che riguarda solo lui. Parlo di
situazioni in cui l'utente si presenta convintissimo di leggere una
informazione su un sito qualsiasi , un giornale, un sito di pubblicita' ,
un blog, un qualcosa di normale, ma che a sua insaputa gli sta' veicolando
delle informazioni modificate apposta per lui.

e anche se lo sapesse non saprebbe fino a che punto sono modificate.

Uno scenario fantascientifico ?
Ritengo di sì, o quanto meno ad oggi ancora non percorribile, anche se
certamente qualcuno potrebbe cominciare a farci un pensierino.
La tecnologia e i mezzi ci sarebbero.

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Andrea Peri
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qwerty àèìòù
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