[Gfoss] Archeologia Subacquea e ESRI: il soldo conta

Stefano Costa steko a iosa.it
Lun 13 Feb 2012 16:17:19 CET


Il giorno dom, 12/02/2012 alle 19.06 +0100, Andrea Peri ha scritto:
> 
> Intanto qui si parla di un Dipartimento di una Universita' .
> E probabilmente hanno un punto di vista leggermente differente.
> Una universita' e' incoraggiata a trovarsi i fondi sul mercato. 

Aggiornamento (si fa per dire) sulla vicenda:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/25-gennaio-2012/tesori-sommersi-salentopresto-catalogo-rete-1903005358837.shtml

Solo che sembra un po' diverso:

> Il progetto sarà realizzato dal dipartimento dei Beni Culturali
> dell’università del Salento e dall’Esri Italia (azienda leader nei
> sistemi informativi geografici) ed è stato finanziato al Comune di
> Racale dal Consorzio universitario interprovinciale salentino che
> quest’anno ha destinato 290mila euro a 15 progetti per la promozione
> culturale e turistica di tutto il territorio, da Novoli alla Grecìa.

Che la cifra di 290.000 € sia ripartita sui 15 progetti e non sulla sola
carta archeologica, e che la provenienza non sia di ESRI è confermato
anche da questo altro articolo:
http://www.lecceprima.it/economia/cuis-finanzia-progetti-quindici-comuni-salentini.html

Come dire: è meglio se ritiriamo una buona parte di tutti i discorsi
fatti finora. Rimane valida la domanda iniziale di Luca: come è stata
scelta la partnership con ESRI Italia?

Ciao
steko



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