[Gfoss] Orario dei tram - ex Libro Bianco per il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Gio 26 Apr 2012 20:38:59 CEST


>>* Oppure a un orario prodotto al volo da un sistema che collegandosi al*>>* satellite, riceve via GPS la posizione, sulla base della posizione e*>>* conoscendo la posizione di tutte le altre macchine che circolano,*>>* calcola al volo il tempo necessario a percorrere il tragitto e ti fa'*>>* sapere che tra 7 minuti e 23 secondi arriva, per cui puoi comprare il*>>* gelato oppure bere un caffe. Non puoi mangiare un panino perche' *>>* forse*>>* non ce la farai a terminarlo ?*>>**
>andrea, non e' fantascienza ...
>i cosidetti sistemi AVM fanno proprio questo: a bordo di ciascun mezzo
>c'e' una centralina GPS, che ogni tot secondi rileva le coordinate e
>le trasmette in centrale: spesso inviando un banale SMS
>dopo di che in centrale vengono determinati anticipi e ritardi rispetto
>al pianificato.
>i sistemi piu' sofisticati addirittura sono agganciati in real-time
>ad un modello matematico di simulazione del traffico, che si ricalibra
>in
>continuazione in base ai ritardi rilevati (insomma, e' il bus stesso
>che
>diventa un sensore viaggiante che permette di rilevare ingorghi,
>deviazioni
>impreviste etc)
>
>alcune reti urbane si sono attrezzate gia' da oltre dieci anni: p.es.
>proprio
>Firenze (se non erro, ATAF e' stata la prima azienda in Italia a
>dotarsi
>di un sistema AVM, gia' a partire dalla fine degli anni 90).
si li conoscevo, almeno come utente. Posso arrivare anche a immaginare
come funzionano.

Quello che io dicevo e' che per poter prevedere con esattezza il tempo
di rrivo (fondamentale per decidere cosa puoi o non puoi fare), non
basta sapere
dove si trova il tram che stai aspettando.
Ma occorre sapere cosa gli sta' succedendo intorno a lui.
Se vedi che e' in ritardo di 5 minuti, puoi stimare con regole
statistiche che alla fine arrivera' con un determinato ritardo, ma in
effetti non lo sai, speri che succeda questo.
Per cui devi ogni secondo aggiornare la situazione.

Proprio stamani ero davanti a una colonnina, che mi segnalava che il
mio tram arrivava dopo 6 minuti.
Dopo due minuti i minuti erano diventati 10, poi 12 , poi 4 , poi e'
comparso... Ma in totale ne avro' attesi 20 di muinuti .. :)

Ovvero il sistema ripredice sempre, ma se entra in un ritardo, il
tempo finale non e' predicibile.

E' un po' come quando copi un file su windows, su una chiavetta USB.
Poiche' la USB non è ad altra priorità, e poiche' i suo file-system e'
dispersivo, il sistema di precisione ti dice che ci metterà 10 minuti,
dopo 10 minuti, ti dice che saranno 30 ,
pero' stranamente vedi che nel frattempo (sono passati 10 minuti) e'
arrivato al 50% del risultato, per cui pensi che forse anche se lui
dice che ce ne impieghera' 30 ancora (30+10 gia' trascorsi = 40) dopo
altri 5 il suo sistema di predizione ti dice che
tra 5 minuti avra' finito.

In soldoni diviene preciso solo quando e' al termine.

I valori che ti dice prima sono poco affidabili.

Con il traffico probabilmente succede la medesima cosa (e' sempre
teoria delle code) le prime previsioni sono sempre sbagliate, e se ti
fidi resti fregato.
Poi, quando i tempi sono al liimte, pochi minuti diviene affidabile,
ma solo perche' in effetti e' vicino , è quasi arrivato.

Oppure è affidabile, perche' il traffico e' poco e le strade sono
sostanzialmente libere, senza possibili ostacoli.
Una condizione molto particolare, che in città dove la congestione del
traffico e' la norma diviene una ipotesi molto pesante.
Magari ti puoi fare un modello su misura, per la specifica città, ma
qui si entra in un altro campo e poi farsi un modello per ogni città,
finisce per fare aumentare i costi, senza contare che poi ci sono gli
eventi speciali che in quanto tali scombinerebbero i modello.

Ma ora siamo veramente OT.

>IMHO se mai esiste un esempio evidente di come sia proprio la mancanza
>di dati grezzi a dispozione che impedisce lo sviluppo di iniziative
>(anche economiche, anche su basi commerciali) e' proprio quello della
>mobilita', del traffico e dei trasporti pubblici.
>insomma, la cosiddetta info-mobility
>
>ciao Sandro


Non capisco una cosa:
ti riferisci alla mobilità pubblica o a tutta la mobilita' su strada ?
Ovvero conoscere il traffico dei tram o intendi piuttosto conoscere il
traffico di ogni singola macchina su strada ?

Se ti riferisci a conoscere tutto cio' che sta circolando su strada, temo
che non basterebbe :)
Ti servirebbe anche sapere dove sono diretti. :) La loro posizione
istantanea è certamente utile, ma da sola non ti aiuta,
a meno che non pensi di riscaricare tutto quanto a ogni minuto...

Insomma i costi aumentano, sempre non ce niente da fare.

Il punto e' che per fare business, occorre disporre di dati aggiornati, che
sia cartografia o mobilità, sempre di aggiornamenti si parla, e
l'aggiornamento costa.

Se punti a fare un business devi tenere il dato piu' aggiornato di quanto
serve per gli ipieghi normali per cui e' stato prodotto, e quindi devi
aumentare i costi, chi si sobbarca quell'aumento di costi ?

La semplice condivisione del pregresso non ha un reale valore, il valore si
ottiene solo sull'aggiornamento, e le frequenze di aggiornamento le detta
il tipo di business.

Per questo io penserei che chi vuole fare un business conviene che si metta
in piedi una propria filiera di produzione di dati, magari operando che
altri soggetti che anche essi possono avere interessi comuni, ma come si
puo' pensare di coinvolgere in un business una PA (che non dovrebbe puntare
a fare business per principio), ne' si puo' pensare che la PA complichi
(aumentandone i costi) la sua filiera produttiva per ottemperare al
fabbisogno del privato.

Ole' sono ritornato al medesimo discorso di prima :)

Saluti,

Andrea.

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Andrea Peri
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