[Gfoss] Libro Bianco per il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico

Andrea Peri aperi2007 a gmail.com
Gio 26 Apr 2012 19:24:53 CEST


>personalmente pero' io mi porrei il problema in termini differenti:
>se alcuni specifici datasets sono altamente appetibili per alcuni
>operatori economici, perche' non provare a coinvolgerli direttamente
>nei processi di aggiornamento delle informazioni ?
>
>dopo tutto, il senso di adottare una licenza "virale" come la CC-BY-SA
>dovrebbe essere esattamente questo: "ti regalo gratis il dataset
>iniziale,
>ma ti vincolo legalmente a condividere e pubblicare tutte le
>rielaborazioni,
>migliorie etc che apporterai a quel dataset"


Perche' te sei pronto a credere che lo farebbe ? :)

Certamente sarebbe auspicabile, ma temo che il presupposto di partenza non
consenta questo ottimismo.
Chi dispone di fondi per aggiornare i dati, probabilmente eè gia' in questo
business, che sia nel campo metereologico, nel campo dei navigatori o
chissà che altro.

Chi chiede i dati della PA per poter partire e' perche' non dispone di
fondi per partire. Per cui non è in grado di investire in proprio, ma
piuttosto si illude (sottolineo "illude" ) di poter mettere su
un business contando sui soli dati che riesce a trovare in giro.
In queste condizioni pensare che poi contribuirà con aggiornamenti "seri"
temo che sia illusorio.

Ma anche volendo ammettere che ci sia qualcuno disposto a farlo.

Ovviamente io parlo di un aggiornamento valido per un prodotto cartografico.
Ovviamente se mi fai un aggiornamento a livello di grafo stradale, che ha
una minore esigenza di precisione , puo' costare meno.
Ma certo non sarebbe paragonabile.
La PA mette in campo un prodotto di qualita' aerofotogrammetrica e il
privato che aggiorna non puo' certo contribuire con un aggiornamento di
qualita' inferiroe, il prodotto finale sarebbe peggiore.
Ovvero nel tempo vedresti un decadimento della qualita' del tuo dato,
creando nocumento ai processi della PA.

Pensa che situazione se la PA dopo che il privato gli ha "ridotto" la
qualità del dato, fosse costretta a spendere di nuovo per riportarlo ad
essere qualitativamente accettabile.

E' quindi ovvio che un tale processo andrebe governato.
Questo governo, non e' che è gratis, finirebbe per costare e costare tanto.

Qui pero' si entra nel dettaglio dei processi.
Il punto chiave e' che il processo di restituzione aerofotogrammetrica è
altamente specializzaqto e ottimizzato per ridurre al massimo i tempi di
produzione.
Nel fare questo pero' ci sono degli assunti essenziali, se questi assunti
vengono meno il costo di aggiornamento andrebbe ben al di la' dei 50 euro
all'ettaro.

Se vuoi provare a capire, prova a prenderti un ettaro di terreno su una
ortofoto e a battere ogni singolo spigolino, ogni alberello che vedi,
tracciamndogli i contorni e per ogni singolo oggett e linea che tracci
annota, se a che quotà è, se è una linea di un qualcosa o di un
qualcos'altro.
Alla fine vedi quanto tempo hai impiegato per fare un ettaro di terreno e
guarda se ci rientri con 50 euro.

I processi attuali di fotorestituzione , come dicevo , sono altamente
specializzati e industrializzati, e' quasi una catena di montaggio
robottizzata (passami il termine, non e' dispregiativo, anzi).

Pensar edi rivoluzionarlo per ammettere un nuovo sistema di governo che
apra agli aggiornamenti di privati, su specifiche componenti,
significherebbe rompere questo processo e quindi alzare molto i costi.

finirebbe che il privato piuttosto che aggiornare, preferirebbe dare i
fondi alla PA e finanziare cosi' una porzione (quota parte di territori).
Perch'e si renderebbe conto che cosi' risparmia.

Pero' a questo punto se ci pensi bene , e' la medesima situazione in cui la
PA dice a chi chiede la cartografia, pagami una parte del suo costo, cosi'
io la prossima volta potro' aggiornarlapiu' facilmente.

Magari si potrebbe dire che tutti i soldi che la PA ricava dalla vendita
della cartografia devono essere ri-investiti nel suo aggiornamento.
Questo si' che potrebbe essere un sistema per fare un risparmio e avere un
dato aggiornato.
Altre soluzione alzano i costi e finiscono per produrre risultati
inferirori come qualità.


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Andrea Peri
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qwerty àèìòù
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