[Gfoss] Fwd: In esercizio il Portale del Repertorio nazionale dei dati territoriali

Sandro Santilli strk a keybit.net
Mer 11 Apr 2012 12:25:14 CEST


Grazie Antonio per l'intervento

On Wed, Apr 11, 2012 at 01:53:51AM -0700, rndt wrote:

> 1) Non si tratta di essere in grado o meno di fare un modulo online
> (potremmo dimostrare a Cavallini che siamo capaci ma non ravvisiamo la
> necessità di doverlo fare); si tratta invece di dover garantire la validità
> delle trasmissioni tra Pubbliche Amministrazioni come prescritto dal CAD.

Spesso la burocrazia porta a fare cose assurde.

Ad esempio, mi capita sempre piu' spesso di interoquire con la pubblica
amministrazione mandando una mail e ricevendo la risposta come PDF allegato
ad una mail che non solo non ha il Reply-To a contestualizzare la risposta
ma nemmeno un mittente valido cui rivolgere ulteriori quesiti...

Ci auguriamo tutti che le procedure codificate si adeguino ai tempi, e che
le persone tenute a rispettare tali procedure abbiano un ruolo attivo
nell'individuare i limiti di tali procedure e magari anche proporre,
perche' no, procedure migliori.

> Pertanto, nelle more dell'inserimento del RNDT nelle infrastrutture
> condivise di SPC, si è adotatta la soluzione del modulo per ricadere nelle
> prescrizioni dell'art. 47 del CAD medesimo.

Cosa sono RNDT, SPC e CAD ?

> 2) Quanto al formato proprietario (che, ripeto, è comunque editabile con
> software open),

Attenzione che a volte la possibilita' di lettura e modifica di un determinato
formato non-libero con software open e' dovuta esclusivamente al duro lavoro di
programmatori che provano ad indovinare il significato di oscure sequenze di
bit senza avere accesso ad un documento di specifica formale.

In questo caso e' molto probabile che basti utilizzare una funzionalita' non
comune perche' il software di lettura/modifica non sia piu' in grado di fare
il suo lavoro. E spesso i software proprietari aggiungono intenzionalmente
delle modifiche al formato tra una versione all'altra per rendere il lavoro di
indivini ancora piu' difficile.

Questo per dire che il fatto che un formato dia editabile con software open
non vuol dire che lo rimarra' sempre.

> aggiungeremo anche il formato open per evitare l'onere di
> dover far crackare software proprietari.

O di dover comprare una licenza d'uso per il lettore/editor (una per CPU).
Non mi aspetto che le PA crackino i software.

> Sarà curioso verificare quante
> pubbliche amministrazioni lo utilizzeranno.

Sarebbe un'informazione interessante. Basta che non sia un'alibi per
rimuovere il supporto libero. Sarebbe come re-introdurre barriere
architettoniche in un'ufficio pubblico perche' non ci sono ancora utenti
in carrozzella...

> Sarebbe utile (anche per il
> futuro), però, che, oltre a sterili discussioni inter vos (ovviamente
> legittime), venissero utilizzati gli strumenti di comunicazione (es. mail)
> per fare segnalazioni che possano far uscire la discussione dal "chiuso"
> della vostra community e contribuire al miglioramento di quanto criticato
> perchè tutta la comunità italiana, destinataria di quel servizio, ne tragga
> beneficio.

Sono perfettamente d'accordo. Cerco spesso un link "contattaci" o
"segnala un problema" sui siti delle pubbliche amministrazioni. 
Non e' affatto scontato che se ne trovi uno, e a volte la comunicazione diventa
quella per PDF allegati, ma resto convinto che ne valga la pena.

> In altre parole, se non mi fossi imbattutto per caso nella vostra
> discussione, non sarebbe cambiato niente perchè non ci sarebbe stata nessuna
> segnalazione da parte vostra; sarebbe stata solo una discussione tra due
> persone in un blog.
> Saluti e scusate l'intrusione,
> Antonio Rotundo

Di nuovo grazie ancora per l'attenzione.

--strk;

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