[Gfoss] Fwd: In esercizio il Portale del Repertorio nazionale dei dati territoriali
a.furieri a lqt.it
a.furieri a lqt.it
Mer 11 Apr 2012 11:52:54 CEST
On Wed, 11 Apr 2012 01:53:51 -0700 (PDT), rndt wrote:
> Buongiorno!
>
Ciao Antonio, forse ti ricordi di me: ci siamo incontrati al recente
convegno su INSPIRE organizzato a Roma da ISPRA
> 1) Non si tratta di essere in grado o meno di fare un modulo online
> (potremmo dimostrare a Cavallini che siamo capaci ma non ravvisiamo
> la
> necessità di doverlo fare)
>
ovviamente nessuno intende certo sindacare scelte tecnologiche di
merito;
e penso che nessuno abbia mai avuto dubbi sul fatto che DigitPA sia in
grado di sviluppare un form html qualora lo ritenga utile :-D
> 2) Quanto al formato proprietario (che, ripeto, è comunque editabile
> con
> software open)
>
vero, verissimo: tutte le versioni recenti di OpenOffice / LibreOffice
consentono ormai da alcuni anni di leggere e scrivere i formati MS
Office.
cosi' come e' inoppugnabilmente vero che ormai non e' piu' corretto
descrivere questi formati come "chiusi e blindati", visto che lo stesso
produttore ha provveduto a documentare abbondantemente le specifiche
tecniche relative (anche se restano in vigore brevetti e copyrigt).
spesso scattano riflessi condizionati sviluppatisi nel corso di lunghi
decenni, ed oggi non piu' del tutto veri alla luce dei piu' recenti
sviluppi.
n.b.: afffermo tutto questo in base a mie esperienze concrete di prima
mano,
visto che ho personalmente sviluppato e rilasciato una libreria open
source
che legge i fogli di calcolo in formato XLS:
https://www.gaia-gis.it/fossil/freexl/index
resta comunque il fatto che in termini rigorosi non esiste un "formato
Word" oppure un "formato Excel"; esiste piuttosto una variegata
famiglia
di versioni successive, con implementazioni fortemente divergenti e con
grossi problemi di interoperabilita'.
addirittura i formati piu' recenti sono basati su XML, e non hanno
assolutamente
nulla in comune con i precedenti formati binari.
anche dal punto di vista spicciolo/pratico non sempre
OpenOffice/LibreOffice
riescono a riprodurre correttamente tutte le opzioni di formattazione;
e
viceversa documenti generati con sw open possono venire visualizzati in
modo difforme quando li si legge con sw proprietario.
insomma, adottare questi formati come standard interoperabile lascia
sicuramente molto a desiderare: esiste sicuramente di meglio.
> aggiungeremo anche il formato open per evitare l'onere di dover far
> crackare
> software proprietari.
>
non e' solo questo il punto: alcuni utenti p.es. usano Linux sui propri
desktop. e su Linux questi sw proprietari non ci girano proprio.
quindi il problema non e' solo "dovere crackare", ma diventa "imporre
l'uso di un determinato sistema operativo" :-P
BTW forse non e' un caso se diversi Stati (sia negli USA che in Europa)
hanno legalmente "messo fuori legge" i formati proprietari di cui
sopra,
richiedendo formalmente che tutti i documenti prodotti o sottoposti
alla Pubblica Amministrazione siano nel formato Open Document Format.
E parrebbe proprio che anche la Commissione Europea sia indirizzata
in questa direzione per il futuro:
http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument
> Sarà curioso verificare quante pubbliche amministrazioni lo
> utilizzeranno.
>
qua ovviamente entriamo nel campo dei ragionamenti circolari: chiaro
che
fino a quando verra' imposto dall'esterno l'uso di determinati sw
proprietari
questo diventa un forte incentivo per acquistare *quel* sistema
operativo
e *quel* sw di videoscrittura, no ? insomma, il cane si morde la coda
...
N.B.: anche se in Italia e' praticamente un perfetto sconosciuto,
esiste
un apposito plug-in che consente a MS Office di leggere e scrivere i
formati
Open Document Format; insomma, adottare ODF come standard non penalizza
proprio nessuno ... ed e' una scelta tecnicamente molto piu' sensata.
> Sarebbe utile (anche per il futuro), però, che, oltre a sterili
> discussioni
> inter vos (ovviamente legittime), venissero utilizzati gli strumenti
> di
> comunicazione (es. mail) per fare segnalazioni che possano far uscire
> la
> discussione dal "chiuso" della vostra community e contribuire al
> miglioramento
> di quanto criticato perchè tutta la comunità italiana, destinataria
> di quel
> servizio, ne tragga beneficio.
>
Sante parole, che non posso che fare mie al 100% :-D
> Saluti e scusate l'intrusione,
>
non c'e' proprio nulla da scusare, cosi' come non c'e' nessuna
intrusione;
anzi, casomai c'e' da tessere ampie lodi per un onesto e correttissimo
tentativo di stabilire un'interlocuzione sensata, motivata e
sicuramente
utile e costruttiva per tutti quanti ;-)
Antonio: sarai sempre il benvenuto tra di noi tutte le volte che
riterrai
di portare un tuo contributo o chiarimento sul RNDT (o su qualsiasi
altro
argomento che ti ispiri qualche riflessione)
grazie,
Sandro Furieri
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