[Gfoss] [julien.malik a c-s.fr: [otb-developers] Announcing the OrfeoToolbox QGis plugin]

G. Allegri giohappy a gmail.com
Ven 28 Ott 2011 13:14:14 CEST


+1 Francesco, condivido pienamente la tua analisi!
OTB è un progetto piuttosto dinosaurico, e non so quanto sarà facile far
passare questo approccio... ma ne va sicuramente del suo potenziale impiego
in altri progetti, come Qgis.

giovanni

Il giorno 28 ottobre 2011 12:48, Francesco P. Lovergine
<frankie a debian.org>ha scritto:

> On Fri, Oct 28, 2011 at 11:26:23AM +0200, Sandro Santilli wrote:
> > Se non sbaglio qualcuno ha tirato fuori OTB durante la presentazione
> > che ho fatto ieri al JRC (doveva essere sulla topologia in PostGIS ma
> > come sempre succede quando presento io e' andata a parare in generale
> > sul software libero :)
> >
> > In particolare qualcuno ha citato OTB in risposta ad un'intervento che
> > sosteneva ci fossero casi in cui il software proprietario e'
> > "piu' avanti" rispetto a quello libero su certi specifici algoritmi.
> > Potrei sbagliarmi, prego Paolo Corti di correggermi in questo caso.
> >
> > Insomma, pare valga la pena investire in questo OTB.
> > Qualcuno ha notificato il problema upstream ?
> > C'e' un ticket per affrontarli ?  http://bugs.orfeo-toolbox.org
> >
>
> Ossim e OTB sono difatto tra i pochi prodotti remote sensing FOSS,
> ed ha effettivamente alcuni algoritmi di notevole spessore implementati.
> La notifica l'ho già fatta da tempo via canale irc e ML ed è un problema
> noto, ma che non si risolve in due minuti.
> Peraltro è un problema comune legato al modus operandi di progetti
> che hanno necessità di 'stare sul problema' e tendono ad essere
> autarchici nella gestione delle dipenze (javari malefici in testa :-P).
>
> Sfortunatamente IMHO questo approccio - che è una eredità del mondo
> proprietario -
> cozza alla grande con lo stile di sviluppo FOSS. In altri contesti (leggi
> kernel ad esempio) si è capito da un pezzo che il tracking delle dipendenze
> e un puntuale e continuo feedback da e verso i progetti upstream è l'unico
> modo per fare il proprio sviluppo senza dover anche mantenere il fork
> di source tree altrui ad libitum. In altre parole è un approccio che alla
> lunga non scala.
>
> Dal punto di vista di chi poi integra le soluzioni - come i distibution
> developer -
> il tutto è poi un non-sense e contrario a qualsiasi buona pratica.
>
> --
> Francesco P. Lovergine
> _______________________________________________
> Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione
> Gfoss a lists.gfoss.it
> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
> Non inviate messaggi commerciali.
> I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente
> le posizioni dell'Associazione GFOSS.it.
> 527 iscritti al 7.7.2011
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML ? stato rimosso...
URL: <http://lists.gfoss.it/pipermail/gfoss/attachments/20111028/5d248722/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Gfoss