[Gfoss] SW GIS Linux only?

Giuseppe Sucameli sucameli a faunalia.it
Mer 9 Nov 2011 03:27:31 CET


Salve a tutti,

mi scuso subito per la lungaggine (uomo avvisato mezzo salvato).

IMHO per capire il problema, dare una risposta alla domanda in
oggetto, ma soprattutto per estrapolare una strategia valida a far
emergere le nostre motivazioni, i messaggi dei non-sviluppatori sono
certamente i più utili, senza che per questo motivo i miei colleghi
devs ci rimangano male :)

2011/11/9 Alessandro Gentili <alessandrogentili_7 a hotmail.com>:
> 1. Software di livello superiore su Linux
[[CUT]]
> per il 90% delle persone, anche tanti giovani, il pc è Windows
> e quello figo è MAC.
[[CUT]]
> Ma ad oggi progettare SW solo per Linux è un progetto ambizioso quanto
> azzardato secondo me

Basandomi sulla mia breve esperienza (ancora so' giovine!) di sviluppo
di software multi-piattaforma, sono in risonanza con il presidente (Furieri)
quando afferma che i principali problemi nascono quando si vogliono
sviluppare applicazioni grafiche.

Per quel che ci riguarda come associazione, io mi focalizzerei sulla
compilazione che come ci faceva notare spesso si basa su strumenti
non liberi (es. MSVC) e questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che
forse occorrerebbe uno sforzo maggiore anche da parte nostra per
mettere in _forte_ evidenza tale discrepanza tra le motivazioni del
software open e quei, per fortuna pochi, strumenti closed usati,

Tornando invece alla domanda originale, a mio parere il software
Linux only si scontra con la fetta di mercato (clientela) che al momento
riesce a raggiungere, avendo da un lato il sistema Windows che basa
la sua competitivita' sulla radicata diffusione,
dall'altro il sistema MacOS (il figo degli OS) che di fatto ha preso piede
negli ultimi tempi poiche' fino a non molti anni fa era usato solo dai
grafici e da chi aveva soldi da buttare (es. negli ultimi 4 anni quasi
un 30% dei miei colleghi di corso all'universita' e' passato a Mac).

Ovviamente realizzare software multi-piattaforma aiuta nel passaggio
a sistemi liberi come alcuni utenti hanno fatto notare, ma a mio
parere tale flusso comprende solo coloro che effettivamente
hanno voglia/tempo di imparare ad usare il nuovo sistema operativo.

Premesso infatti che per l'utente il numero perfetto di sistemi
operativi da utilizzare e' sempre inferiore a 2,
l'utente che ad es. ha una qualche distro di linux in dual boot (o
virtualizzata) per far girare un qualche programma linux only, ha
un'alta probabilita' di avere gia' una qualche cultura di base di software
libero e quindi e' probabile che prima o poi si decida a completare il
passaggio al nuovo sistema.

Quello che si dovrebbe invece considerare a mio parere (forse però
potrei sbagliarmi sulle modalita') e' trovare un modo per convincere
un utente _qualunque_ a passare ad un sistema operativo libero
o almeno a provarlo!
A quel punto va da se che se si trovano aspetti per cui il sistema
libero e' migliore di quello closed (e ce ne sono parecchi), l'utente
sara' facilmente invogliato a cambiare.

Si potrebbe immaginare di dare all'utente per così dire una "spintarella",
che parafrasando Lucrezio (non sono impazzito, non temete)

"[...] i medici, per far sorbire una medicina amara ai bambini,
cospargono gli orli dei bicchieri di dolce miele, in modo che i bambini
con un piccolo inganno ottengano un grande beneficio [...]"

si potrebbe tradurre in

realizzando alcune funzionalita' particolarmente complesse solo per
sistemi liberi (quindi a costo/tempo 0 per porting e debugging)
o rilasciare gli aggiornamenti per gli altri sistemi con un certo ritardo.

Certo un tale ragionamento potrebbe essere usato quasi esclusivamente
per convincere un utente Windows, ahime' i Mac users sono piu' duri.

Chissa' che funzioni...

Saluti.

-- 
Giuseppe Sucameli


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