[Gfoss] disintossicarsi da ECW: un'esperienza

Stefano Costa steko a iosa.it
Dom 12 Giu 2011 22:44:42 CEST


Il giorno Sun, 12/06/2011 alle 22.24 +0200, Stefano Salvador ha scritto:
> 
> L'unico problema in tutto ciò è che chi ha in casa una montagna di
> file ECW deve faticare un po' nel trovare la libreria con cui
> compilare gdal e poi prepararsi un po' di script per la conversione,
> se un'ammistrazione pubblica o una ditta non ha le competenze per
> farlo purtroppo si ritrova a dover pagare un professionista e quindi
> se ne resta con il suo tossico formato proprietario.

Ciao Stefano,
vorrei commentare l'equazione "si paga → non si può fare" ‒ che peraltro
era emersa anche in altri interventi su questo tema.

Mi sembra una considerazione sbagliata. Se c'è un valore nel non dover
più avere a che fare con un formato proprietario, allora ha un senso
anche pagare per farlo. Il problema del ECW SDK non è di essere a
pagamento (se si vuole l'utilizzo server, file oltre 500 MB, etc.), ma
di essere proprietario.

Ciao,
steko

-- 
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology
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