[Gfoss] FOSS per metadati applicativi/GeoDB

Luca Mandolesi mandoluca a gmail.com
Sab 4 Giu 2011 09:46:42 CEST


>
> in particolare nelle unita-insediative,
> tramite l'attirbuto "tipologia" si puo' individuare una area di tipo
> unita-insediativa che sia di tipo:
> "area di insediamento archeologico"  (pag 367 secondo allegato) codice "12"
>
> >superficie di terreno nella quale, in seguito
> >a una esplorazione archeologica, si stanno
> >individuando o sono stati riportati alla luce i
> >resti di insediamenti urbani, edifici, templi,
> >opere murarie di varia natura, necròpoli,
> >monumenti ed oggetti relativi ad antiche
> >civiltà
>

Ah, vedi, allora qualcosina c'è...ho dato un occhio troppo veloce per la
mole dei documenti e in più è un terreno a me sconosciuto. Capisco meno
della metà delle cose che credo di capire a metà (cit. LOTR).

Ci sono schede di sito archeologico e di UT (unità topografica) ovvero le
aree di spargimento materiali. Poi ci sono gli scavi veri e propri con
dentro una serie di divisioni.

Per quanto riguarda RT-Omero appeno lo hai segnalato ho provato ad usarlo ma
senza risultati, dal momento che non riesco ad installare pyspatialite (sono
su mac os x) ne via easy_install o da sorgente. Dovrei compilarlo cambiando
un fantomatico file di setup.cfg che nn c'è nella cartella....riproverò
chiedendo un po' di dritte.

Quello che obiettavo a Comune e Soprintendenza è la totale mancanza di un
sistema e un metodo di gestione dei dati archeologici a livello
informatizzato per farli dialogare con dati di tipo urbanistico. Il comune
dice che non è lui che deve insegnare a noi archeologi il metodo, la
Soprintendenza idem....e gli archeologi che non hanno uno straccio di ordine
professionale sanno solo quello che gli dice il prof in aula: voi starete
con un panama e un bastone a ciglio scavo a dirigere gli operai!!! 8 )

Quando abbiamo fatto la carta archeologica ci siamo ritrovati a dover
inventare l'ennesimo modo di schedare i dati archeologi, creando un db ad
hoc, un sistema di layer ad hoc, ecc....

Una gran fatica che alla fine rischiava di non portare a nulla, perchè
nessuno  (Soprintendenza o Comune) ci aveva informato che ci sono codici ben
precisi nei PTR, PTCP e PSC per poter segnalare una geometria e quindi chi
fa il documento di destinazione urbanistica non può usare i dati.

Leggendo poi la definizione che mi hai scritto, mi sembra che sia stata
scritta non da un archeologo oppure da un archeologo abituato a lavorare nel
sud italia e di estrazione classica. Nella gestione urbanistica odierna per
quello che ho potuto vedere dai PTR, PTCT e PSC, non si ha mai la percezione
che l'archeologia parte appena da sotto la nostra suola nella maggior parte
delle aree urbanizzate o rurali. I paesaggi stessi sono "manufatti
archeologici", vedi la centuriazione romana.

Io sto cercando a fatica di fare un modello di gestione dati archeologici
con la provincia di Rimini da inserire in un plugin di Qgis (vedi pyarchinit
per qgis)  per ridistribuirlo e ovviamente se mi accettassero il progetto,
coinvolgere anche direttamente la Gfoss italia.

Cmq se vuoi apro una discussione adhoc e vediamo cosa ne esce. Che ne pensi?
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