[Gfoss] Riflessione sul software gfoss.

a.furieri a lqt.it a.furieri a lqt.it
Ven 28 Gen 2011 10:09:34 CET


On Fri, 28 Jan 2011 01:20:28 +0100, Andrea Peri wrote
> Startup: utente che sta usando un software gfoss.
> Causa: scopre che una certa operazione non si puo' fare.
> Reazione: con sconcerto tenderà a rinunciare ipotizzando che sia tutto tempo perso.
>

Andrea,

hai sollevato uno spunto di riflessione
sicuramente stimolante.
io personalmente però terrei in considerazione
anche un altro paio di ulteriori fattori:

a) per loro natura gli esseri umani sono
conservatori (e anche pigri).
una volta che hanno acquisito un determinato
modus operandi tendono a cristallizzarsi,
e quindi vivranno qualsiasi stravolgimento
dello scenario in termini critici e negativi.

b) molti utilizzatori hanno una consapevolezza
assai modesta di cosa sia veramente il sw;
ergo tendono ad applicare approcci meccanici,
stereotipati e ripetitivi.
chiaro che se a questi qua gli sposti un 
semplice bottone poi scoppiano i drammi ...

c) spesso usare "il meglio del meglio"
(ossia la soluzione più costosa) viene
usato come comodo alibi per camuffare
la propria incompetenza ed i propri limiti. 
"non sono io che non sono capace, vuol
proprio dire che col computer non si
può fare assolutamente".

d) infine c'è lo "spirito del branco":
se tutti quanti usano XXXX, perchè mai
io dovrei assumermi il rischio e la fatica
di imparare ad usare qualcosa di diverso ?

insomma, i fattori di resistenza al cambiamento
sono svariati. e non tutti necessariamente
legati all'introduzione del sw libero come
rimpiazzo di quello proprietario.

potrei citarti un sacco di casi in cui
problemi identici sono nati sostituendo un sw 
proprietario con un altro sw proprietario:
si finiva sempre con lo scoprire che "il programma 
vecchio funzionava molto meglio, questo nuovo fa 
proprio schifo".

ciao Sandro 
 
-------------- parte successiva --------------
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