[Gfoss] Re. dipendenza da software proprietario

Vito Meuli vitomeuli a libero.it
Lun 11 Apr 2011 00:17:07 CEST


Il 10 aprile 2011 21:33, Andrea Peri <aperi2007 a gmail.com> ha scritto:
...
> Mi pare invece di capire dal tuo intervento che GeoServer come capacita'
> grafica e' inferiore a entrambi.
>

Non intendevo dire questo.

Volevo dire che il bagaglio culturale e la libreria di simboli che ci
siamo costruiti a manina in 6 anni di esperienza (visto che per
Mapserver non ne abbiamo trovate) erano difficili da rimpiazzare
usando una tecnologia diversa (gli SLD) probabilmente anche superiore,
ma a noi sconosciuta.
E i vantaggi  (altri) di Geoserver non erano tali da spingerci ad
accelerare in quella direzione più di tanto.

> Cosa centra tutto questo con la dipendenza dal software proprietario ?
>
> Centra nella misura in cui per riprodurre una tale grafia si deve
> abbandonare il GIS propriamente detto e rivolgersi al mondo CAD.

non so se esisterà mai un webCAD :-)

> Fino ad ora pensavo che questa esigenza di graficismo spinto fosse una
> esigenza specifica dei cartografi.
> Quindi una nicchia di persone .
> Invece mi pare di capire dal tuo e da interventi precedenti che anche i
> geologi hanno questa esigenza di riprodurre carte con segni e regole di
> tracciatura molto rigorose,
> dove li spessori e le regole di tratteggio imperano e la fanno da padrona.

Il webGIS è necessariamente semplificato rispetto alla stampa, ma non
per questo banalmente a tinte piene: dove i retini si devono
sovrapporre ed essere tutti contemporaneamente leggibili, bisogna
curare l'aspetto estetico, perché veicola parte dell'informazione.
E se di questo prodotto cartografico esistono contemporaneamente la
versione a stampa e la versione webGIS, la coerenza grafica tra le due
è d'obbligo. Questo mi sembra un punto importante.

Chi ha progettato la vestizione grafiche decenni prima di me ha avuto
i suoi buoni motivi per scegliere quelle campiture, e io devo
rispettare le sue scelte.

>
> Questo mi spinge a pensare che come i cartografi, anche i geologi per
> riprodurre una carta corretta secondo certe regole grafiche,
> dovrebbero fare ricorso a mezzi CAD.
> A meno di non fare cose approssimate e probabilmente sempre contestabili .
>
> Ma non ho mai visto un geologo lavorare con un sistema Cad (commerciale o
> no).
>
> E allora come sta' la faccenda ?

La faccenda secondo me sta così: una persona non può pretendere di
conoscere il mondo solo perché lo osserva tutti i giorni fuori della
sua finestra; ci sono posti lontani e completamente diversi; e pure
dopo che ha viaggiato tutta una vita, prima di dire "questa cosa non
esiste" ci deve pensare bene.

Gli strumenti GIS hanno utilizzi molteplici, gli utilizzatori non sono
tutti nè geologi, nè archeologi, nè topografi, nè urbanisti nè
giocatori del Risiko.

il 98% degli utilizzatori magari degli spessori non ne ha bisogno,
però qualcun altro si. Lo si vuole supportare? Si lavora e lo si
supporta.
La democrazia di molte comunità opensource è fantastica su questo punto.

Mapserver lo conosco bene, e fa tutto quello che il mio collega
cartografo mi ha mai potuto chiedere.
Cose che fior di SW GIS innominabili si possono sognare (a detta sua,
che usa i più noti e costosi).

Sono convinto che SLD sia capace di esprimere le vestizioni
altrettanto bene, ma non lo so, non sono arrivato a studiarlo a fondo.
Il formato deputato a diventare lo standard della vestizione mi
aspetto che sia molto completo.

E spero che Geoserver supporti tutto l'SLD, anche le cose più esotiche.
Anche questo non lo so. Se qualcuno lo sa ci può illuminare, o dovrai
chiedere su altre liste più specifiche.

I miei due cent.

Ciaociao
Vito


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