[Gfoss] dipendenza da software proprietario

Sandro Santilli strk a keybit.net
Sab 9 Apr 2011 14:31:32 CEST


On Sat, Apr 09, 2011 at 12:48:21PM +0200, G. Allegri wrote:

> Problema: dimostrare il valore della spinta sociale che sottostà il modello
> free e open. I vantaggi reali, misurati sulle necessità quotidiani degli
> utenti. Gli utenti sono estremamente diversificati. A me manca ancora di
> trovare esperienze reali, vantaggiose, in ambito GIS enterprise, soldi alla
> mano...

Non sono sicuro di aver capito la richiesta.
Intendi dire che e' piu' vantaggioso prostituirsi che fare la badante ?

> > Non e' liberta' di sfruttare il lavoro degli altri.
> > Liberta' e' _partecipazione_.
> 
> Vallo a dire a chi deve lavorare con tempi strettissimi e per due lire di
> guadagno.

Certo che glielo dico:

 Lavoratori !
 Non lasciatevi sfruttare dal padrone della ferriera !

E' anche piu' facile che in fabbrica: non c'e' bisogno di occuparla,
perche' altri lavoratori ne hanno gia' create tante altre, e si copiano !

> Ma un'azienda e un professionista per il quale queste motivazioni profonde
> interessano meno del lavoro quotidiano, cosa daresti come motivazione per
> legarsi ad una comunità piuttosto che ad un'azienda proprietaria?

Non vorrei convincerei nessuno a legarsi.
La scelta di _partecipazione_ ad una comunita' e' una scelta
di condivisione di un percorso, ma non ti lega.

Se la comunita' decidesse di prendere strade per te impercorribili
potrai sempre (da solo o in compagnia) fare una copia e continuare
su un'altro percorso (fork). Non e' uno sviluppo cosi' insolito
per un progetto di software libero.

--strk;

  ()   Free GIS & Flash consultant/developer
  /\   http://strk.keybit.net/services.html


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