[Gfoss] Intellectual Property Rights delle basi dati geografiche

Stefano Salvador stefano.salvador a gmail.com
Mer 30 Giu 2010 15:07:09 CEST


> Una PA presente al seminario ha fatto specifico riferimento a
> OpenStreetMap..dicendo che il tipo di licenza di OSM non permette a
> loro di avere riconoscimenti circa la cessione dei dati e non gli
> permette di ricevere eventuali aggiornamenti che verrebbero dalla
> community.

Questo è vero solo in parte: il ricoscimento sul fornitore del dato è
specificatamente presente frai i tag di OSM e spesso viene anche
mantenuto un riferimento univoco al dato originale in modo da
consentire successivi aggiornamenti del dato. Il problema credo che
sia in parte tecnico  e in parte burocratico, infatti il DB di OSM è
qualcosa di "strano" per un GISsista tradizionale e non esistono tanti
tool friendly per passare da un mondo all'altro e inoltre le PA hanno
delle esigenze di certificazione (che è una cosa diversa dalla
qualità) che OSM non può dare.

> Se non ricordo male una Regione Italiana (Friuli????) aveva ceduto dei
> dati da usare come base per digitalizzazione. COme è stata gestita lì
> la cosa?

Diverse regioni hanno messo a disposizione i loro dati, io mi sono
occupato del Friuli Venezia Giulia e posso parlarti di questa
situazione. I dati in regione sono disponibile con una licenza in
qualche modo simile a una CC-BY-NC (non mi spingo nei dettagli legali
ma la sostanza è circa questa) e sono stati concessi per l'uso in OSM
tramite una lettera di autorizzazione (su iniziativa di Simone
Cortesi), questo è stato necessario perché OSM consente anche l'uso
commerciale e cambiare la licenza regionale sarebbe stato lungo e
tedioso.

Il contributo regionale è stato riconosciuto nei vari commit dei dati
e da diverse esaustive pagine nel wiki di OSM. Personalmente ho fatto
parecchia pubblicità alla cosa e ormai credo che pochi tra gli adetti
ai lavori non sappiano il ruolo che la regione ha avuto. Il canale
inverso è ovviamente più difficoltoso in quanto le iniziative della PA
devo essere inserite nel contesto del suo ruolo istituzionale, ma
qualcosa si sta comunque muovendo.

Il risultato del lavoro è stato significativo sia tecnicamente sia
culturalmente infatti adesso la Regione sta valutando seriamente di
creare nuovi dati con licenze libere e si sta valutando se affrontare
l'iter per cambiare la licenza d'uso dei dati esistenti (ma non
aspettatevi novità in tempi brevi ...)

In sostanza ci sono state tante persone sia nella comunità OSM sia in
Regione che si sono rimboccate le maniche e hanno cercato di costruire
una collaborazione amichevole. Infatti nella mia personale esperienza
la parte più difficile non è liberare i dati ma costruire un canale di
comunicazione e un vocabolario comune. Devo dire che, purtroppo,
troppi sostenitori della libertà dei dati geografici hanno un
approccio un po' troppo "bellicoso" che allontana i possibili
interlocutori (leggevo poco tempo fa un illuminante articolo riguardo
al "Party of Gno").


Ciao,

Stefano


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