[Gfoss] Georeferenziare ... come e con cosa?
Alessandro Bezzi
alessandro.bezzi a arc-team.com
Mar 20 Lug 2010 14:38:35 CEST
Ciao Luca,
noi realizziamo i nostri fotomosaici di scavo con il metodo "Aramus",
totalmente FLOSS, forse un po' macchinosa all'inizio, ma che da un
risultato ottimo sia in termini di precisione che di equalizzazione dei
colori delle singole fotografie. Utilizziamo i software GRASS, E-FOTO e
GIMP.
il procedimento è totalmente descritto nella pagina:
http://wiki.uibk.ac.at/confluence/display/excavationtutor/creazione_fotomosaici
Il sito presenta una serie di tutorial scritti per studenti (con un
linguaggio a volte esageratamente semplice). presto verrà migrato al
seguente indirizzo: http://vai.uibk.ac.at/dadp/
il concetto è il seguente: con grass viene creato il modello contenente
le marche di raddrizzamento prese con la stazione totale, con e-foto si
raddrizzano le singole immagini sopra il modello e con GIMP si fa il
collaggio dei dati prodotti in e-foto e si effettua la correzione dei
colori. il risultato è un fotomosaico unico con il suo file di
georeferenziazione. I test che abbiamo eseguito hanno dato risultati
migliori rispetto a software proprietari come monobild o a soluzioni
libere ma non FLOSS come RDF.
riguardo agli errori dipende molto da come sono prese le fotografie e
dalle differenze altimetriche della superficie da documentare: in linea
generale per ogni cambio di pendenza bisogna scattare una fotografiea
con le sue quattro marche, altrimenti gli oggetti più vicini alla camera
risultano più grossi del naturale. Per esempio una superficie muraria
rasata andrà fotografata con le marche sulla superficie stessa, mentre
gli strati sottostanti dovranno avere altre marche. riduce di molto
l'errore l'altezza del punto di scatto.
spero ti possa essere utile.
ciao
alessandro
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