[Gfoss] aiuti (sulle traduzioni)

Alessandro Fanna rospus a gmail.com
Mer 21 Ott 2009 11:53:07 CEST


> Marco Curreli ha scritto:
>> Ciao a tutti,
>>
>> Avevo iniziato la traduzione delle pagine di manuale di GRASS e, come
>
> Marco: concordo su tutto. L'affievolimento di interesse e' un fenomeno molto reale,
> per cui invito nuovamente tutti quelli che usano GFOSS a dare una mano, proprio per
> mantenere vivo l'interesse.
> Saluti.
> --
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E' da un po' di mesi che sono iscritto a questa mailing list senza mai
intervenire. Un po' per carenze "tecniche", molto perché faccio parte
di quella schiera di utenti "leggermente parassiti" (inteso come
"vorrei ma non ho mai tempo...").
Mi chiamo Alessandro e sono il resp. tecnico di una piccola azienda
informatica abruzzese (mi sono trasferito circa 20 anni fa dal
Friuli). Nella mia vita lavorativa ho toccato quasi tutti i campi
dell'informatica: magari solo superficialmente, ma ho una discreta
visione globale e competenze "traversali".
Da un paio di anni mi ostino ad evangelizzare amici, aziende ed Enti
verso l'open source, ma solo quando lo ritengo giustificato da motivi
tecnici (praticamente quasi sempre...). Per cui in realtà sino ad ora
ho contribuito al movimento solo tramite spegazioni a voce,
installazioni e formazione gratuita (OS, suite OO, web, applicativi
vari tra cui diversi GIS e database).

Venendo al punto, e scusandomi per la prolissità, intervengo in questa
discussione dopo aver letto quella precedente che ha inaugurato il
tema.
Per quanto riguarda le traduzioni, concordo con Marco e Paolo (scusate
per il tu ;-) riguardo il fenomeno dell'affievolimento d'interesse: lo
ritengo insito nella natura umana. Quando in passato ho fatto delle
localizzazioni, una anche piuttosto grossa, è sempre stato per una
concomitanza di fattori, tra cui quello prevalente è stato l'interesse
economico più o meno diretto: mi serviva? L'ho tradotto.
La localizzazione è complessa da gestire per la sua articolazione. La
traduzione sic et simpliciter (chissà se l'ho scritta giusta...),
paradossalmente, è il meno. L'organizzazione è la parte pesante.
Proprio quello che ritengo essere l'ostacolo più grosso per chi vuole
contribuire senza troppo impegno. Mi spiego meglio, prendendo spunto
ho visto la procedura per contribuire alla localizzazione di Qgis
animato dai migliori intenti. Dopodiché mi sono "smosciato" quasi
subito (eh, quanto sono volubile...), rimandando di studiarmi il tutto
a quando avrò più tempo a disposizione.
Ma "l'oretta settimanale", parafrasando uno degli interventi, ce la
potrei mettere tranquillamente se qualcuno si occupasse per me della
parte organizzativa: mi arrivasse una mail con su scritto: "Sandro,
scaricati questo allegato, fammi sapere quanto me ne puoi fare e
quando me lo puoi rimandare" io sarei ben contento di contribuire.
Certo, un tale servizio è un sogno, ma rende l'idea...

Altra considerazione. Allo scarso interesse contribuisce anche la
verticalità dell'applicativo, che di solito richiede un operatore
specializzato. Che di solito è una persona di cultura media/superiore.
Che di solito l'inglese lo mastica a sufficienza per accontentarsi
delle guide in Inglese.
Ammetto di essere un po' prevenuto in questo, in quanto personalmente
mi trovo meglio con i testi originali in Inglese che con quelli
tradotti in italiano. Ragion per cui non ho la necessità "aziendale"
di tradurre le cose da molti anni ormai, ed i i miei operatori hanno
acquisito la maturità per preferire un'intefaccia in inglese piuttosto
che una localizzazione spesso velleitaria.

Per il momento mi fermo qui, fermo restando che qualche oretta
settimanale per le raduzioni sarei ben contento di darla, sopratutto
come neo iscritto al Gfoss.
Magari se chi ha il polso migliore su Qgis mi indicasse l'area di
preferenza, mi farebbe una cortesia (chessò, il manuale piuttosto che
la GUI, o degli articoli piuttosto che delle pagine web).

Cordialmente,

Alessandro


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