[Gfoss] Sardegna: come si fa ad ammazzare l'Open Source
Niccolo Rigacci
niccolo a rigacci.org
Gio 12 Mar 2009 15:53:08 CET
Mi permetto di fare alcune osservazioni, da artigiano che campa
lavorando solo con software libero.
On Thu, Mar 12, 2009 at 12:46:38PM +0100, Luca Mandolesi wrote:
> usa OS) e i tempi in una PA sono più serrati da rispettare è meglio
> affidarsi a un pacchetto (ESRI per esempio) che se da casini ha un referente
> responsabile.
Se vuoi, puoi avere un referente responsabile anche per il
software libero, basta che lo paghi. Così diventa chiaro che
"commerciale" lo è anche QGIS, con la differenza che QGIS rimane
libero.
Ad esempio puoi affidare il lavoro di georeferenziazione ad un
professionista che prima di accettare l'incarico si assicura di
avere una versione di Qgis che non crasha su quella funzione.
> io lavoro in proprio e se spatacco tre mesi per fare le
> prove su un lavoro non ci perdo nulla,
Ma lavori o lo fai per hobby? No perché se io per tre mesi non
fatturo o ritardo una consegna la segno come perdita, non come
pareggio! Direi piuttosto che si fanno investimenti, nel mio caso
forse il 60% del tempo lo investo in "ricerca".
> penali da 10 euro al giorno per il ritardo e usando gli
> open tra crash e problemini da risolvere ho rischiato di sforare... mi pare
> che stia venendo sempre più fuori che ci sia divario tra modalità di
> lavorare OS e strutture delle PA il grande scoglio...
Ma cosa dici? Che la modalità di lavoro OS è quella di vagare per
tre mesi dietro a un bug di un programma?
A mio avviso questo significa addossare al cliente i costi/tempi
di ricerca e (auto)formazione, senza averlo avvisato. Mi pare un
modello discutibile, ma non c'entra nulla l'Open Source!
Potrei ottenere un incarico simile e poi cazzeggiare tre mesi
perché devo imparare ad usare ArcGIS, il risultato netto è
identico, ma - ripeto - non c'entra nulla l'OS!
--
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy
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