[Gfoss] Perché continuare a farsi del male?

Antonio Falciano afalciano a yahoo.it
Ven 6 Mar 2009 17:57:53 CET


Stefano Costa ha scritto:
> Il giorno lun, 02/03/2009 alle 15.03 +0100, Stefano Salvador ha scritto:
>> a parte che idee nuove o algoritmi ottimizzati possono saltare fuori
>> anche dai dejavù (del resto per proseguire l'analogia darwiniana noi
>> siamo al 99% uno scimpanzè ...) e comunque in generale ognuno è libero
>> di occupare come gli pare il proprio tempo, può anche capitare che uno
>> non si senta all'altezza di partecipare ad un progetto grosso ma abbia
>> comunque voglia di provare a fare qualcosa ... insomma non limitiamo
>> la libertà creativa degli altri perché a noi non sembra abbastanza
>> "pragmatica".

ok

> Quindi si spiegano così i fenomeni come quello quotato sotto?
> 
> https://gvsig.org/lists/pipermail/gvsig_italian/2009-February/000499.html
> 
>> Spero che entro l'estate si riesca ad implementare i tools per  
>> elaborare correttamente un DEM...così da
>> procedere con la preparazione degli esercizi che mi sono prefisso e  
>> condividerli con voi tutti.
>>
>> Sarebbe un peccato dovere utilizzare altri SW proprietari per  
>> particolari elaborazioni...

Certo! Occorre tenere presente che la migrazione da software
proprietario a software libero non puo' che essere graduale.

> Meglio aspettare che il proprio software libero implementi un certo
> algoritmo, e continuare a usare il proprio software proprietario per
> quell'algoritmo mancante, oppure meglio guardarsi intorno e vedere che
> esistono decine di programmi liberi che includono gli stessi algoritmi?

Bella domanda! La prima affermazione e' un compromesso a volte inevitabile
specie in ambiente di produzione. La seconda e' invece un dato di fatto:
apparentemente cambia la forma ma non la sostanza, tuttavia la pluralita'
di soluzioni presenti, piuttosto che essere un male, e' sinonimo di
liberta' e di ampiezza di vedute. Il mondo e' bello perche e' vario: se
tutti utilizzassimo lo stesso software libero, paradossalmente
potremmo ricadere in qualcosa di analogo all'oligopolio dei software
proprietari attualmente in giro. Il riutilizzo delle stesse librerie
sotto altre forme, invece, fa parte della stessa filosofia del software
libero, aiuta a scovarne i bachi, a creare nuovi strumenti, a sviluppare
nuove idee... insomma, un po' di sana competizione interna puo' spronare
tutti a fare sempre meglio!

ciao
Antonio








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