[Gfoss] Perché continuare a farsi del male?

[Andrea Peri]

>> Diego Guidi wrote...
>> C'è gente che fa opensource su .NET semplicemente perchè è splendido
>> programmarci sopra, e se non ci arrivate a capirlo meritate di
>> rimanere ghettizzati dove siete.
>>
>>

>Patti Giuseppe wrote ...
>Mi sembra che ti sia scaldato un po' troppo.............e chi lo dice
>che siamo ghettizzati? Tu? E chi sei?

Non intende essere ghettizzati dalla grande massa di utenti
utilizzatori, ma essere ghettizzati dai programmatori.
sono una minoranza certamente, ma e' peggio. :)

Se non ci fossero stati i programmatori a iniziare lo sviluppo dei progetti,
niente avrebbe avuto origine.

Chiunque contribuisce anche con dei fondi a un progetto OS lo fa' a
fronte di un qualcosa che gia' e' presente e di cui ne e' stato
beneficiario.

Ma se non vi era qualche programmatore che con il proprio lavoro
gratuito (qualcuno lo chiamerebbe rischio di impresa...)
non avesse iniziato lo sviluppo non ci sarebbe stato l'embrione
intorno a cui altri "utilizzatori" si sarebbero raccolti a formare il
consenso sul prodotto.

In questo senso Diego il suo contributo lo ha senz'altro dato .
Visto che ha scritto una libreria di base.

Ovverosia un qualcosa su cui altri potranno un domani poggiare se lo
vorranno il proprio software GIS.

Per spiegarmi meglio:
se non avessero scritto la libreria GeoTools, oggi non ci sarebbe GeoServer ....

E' facile presentarsi con il prodotto finito a glorificarne i meriti.
Il difficile era trovarsi 10 anni fa (leggesi dieci ...) a giudicare
una libreria appena abbozzata e in Java
(intendo il java di 10 anni fa' non quello di oggi, e con i computers
di  10 anni fa' )
senza ritenere che scriverla fosse solamente un esercizio di stile,
una perdita di tempo come qualcuno potrebbe aver pensato.

Perche' in fondo i medesimi concetti che oggi si esprimono per .NET 10
anni fa' erano esprimibili per il Java:
e' lento, che senso ha svilupparci sopra, tempo perso, meglio
concentrarsi su altri lavori, meglio usare il C++ ...
Chi all'epoca ha creduto nello sviluppo di quella libreria ha
investito il proprio tempo e ora altri ne godono i risultati.


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